Presentato il programma di Valpolicella Annual Conference

di redazione

Appuntamento a fine mese con il grande evento di presentazione virtuale dedicato ad Amarone e vini della Valpolicella.

Cento professionisti di settore, 1.200 campioni di vino, 25 paesi target. Sono questi i dati di sintesi della Valpolicella annual conference, il nuovo evento digitale firmato dal Consorzio di tutela e in programma il 26 e 27 febbraio.

Ad aprire i lavori del venerdì (11.00-12.15), il meeting ‘Gdo, horeca, e-commerce: il futuro commerciale del vino è multicanale’, con gli interventi di Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor, Francesco Scarcelli, responsabile alcolici Coop Italia, Paolo Zanetti, fondatore Callmewine, Alessandro Boga, specialist Wilson Daniels portfolio Italia, Luca Pizzighella, brand manager Signorvino, e Roberto Burro, docente di psicologia Università di Verona. Sempre nella giornata di venerdì si terranno tre sessioni di digital tasting in lingua inglese dedicate all’Amarone, al Ripasso e al Valpolicella e finalizzate a confrontare i vini di metodo e quelli di territorio in relazione al cambiamento climatico e all’evoluzione dei consumi.

Apertura istituzionale per la seconda giornata con il convegno sulle ‘nuove politiche a sostegno del mercato del vino italiano’ (10.00-10.50), al quale parteciperanno Federico Caner, assessore Agricoltura Regione Veneto, Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, membri della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere, Paolo Castelletti, segretario generale Unione italiana vini e Christian Marchesini, presidente Consorzio vini Valpolicella. A seguire (11.00- 11.40) la presentazione della ricerca sul ‘posizionamento dei vini della Valpolicella sui principali mercati target’ a cura di Denis Pantini e la relazione sul ‘cambiamento climatico: le influenze in Valpolicella’ di Diego Tomasi, ricercatore Crea-Vit.

Un format tanto smart quanto efficace – sottolinea il presidente del Consorzio, Christian Marchesini – che vede la denominazione veronese fare da apripista a un concept innovativo, multicanale e di servizio in grado di collegare contemporaneamente tutti i decisori del settore: produttori, buyer e operatori esteri e stampa nazionale e internazionale. Tra i punti di forza del progetto – aggiunge il presidente – non solo i contenuti di filiera che saranno oggetto di confronto anche istituzionale, ma soprattutto i digital tasting rigorosamente live dei tre principali vini espressione del territorio e dell’elevata qualità raggiunta dalle cantine della Valpolicella”.

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