Giù gli spirits italiani in USA

di redazione

Il contenzioso commerciale tra Europa e Stati Uniti ha quasi dimezzato le esportazioni di liquori e cordiali italiani verso lo storico partner commerciale.

Mentre il vino italiano festeggia l’ennesimo scampato pericolo altrettanto non possono fare gli spirits italiani, che continuano a subire l’extra tassazione del 25% legata alla disputa Airbus-Boeing, confermata nei giorni scorsi dall’USTR. “Le perdite del nostro settore, già messo a durissima prova dalla situazione pandemica, sono ingenti e rischiano di indebolire in via definitiva le aziende italiane in un mercato prioritario – dichiara Micaela Pallini presidente del Gruppo Spiriti di Federvini – Secondo i dati delle Dogane USA, l’export dei nostri prodotti ha subito nel 2020 una discesa a picco registrando una flessione del 40%, pari a circa 65 milioni di euro. I problemi degli scambi commerciali, inclusi dazi e Brexit, devono essere posti al centro dell’agenda politica del nuovo Governo – continua Pallini -. Centinaia di imprese e decine di migliaia di occupati di questo importante comparto dell’agroalimentare italiano rischiano di pagare un prezzo altissimo per i passati immobilismi che stano amplificando i già enormi danni subiti a causa della pandemia”.