Fantini group chiude il 2020 a 84 milioni (+8%) e apre il 2021 con acquisizione in Spagna

di Giambattista Marchetto

Il gruppo abruzzese archivia un anno difficile, ma con margini comunque positivi. E inizia l’anno mettendo in portafoglio Finca Fella, un mosaico di 1300-1400 ettari in Castiglia.

Chiude in positivo il 2020 di Fantini Group. La società abruzzese (già Farnese Vini) che dagli inizi nel 1994, partendo da Ortona, è diventata leader nell’export di vino dal centro- sud Italia con quasi 25 milioni di bottiglie, ha infatti concluso l’anno del Covid oltre gli 84 milioni di fatturato (+8% sul 2019). E la comunicazione sui dati viene a pochi giorni da un altro annuncio importante: a inizio 2021, infatti, Fantini ha perfezionato l’acquisizione della spagnola Finca Fella, una realtà da 1300-1400 ettari in Castiglia.

VIRATA DALL’HORECA ALL’OFF-TRADE

L’annus horribilis 2020 si chiude con un bilancio che consola. Certo: le aspettative erano persino migliori, prima che il Covid-19 s’abbattesse sul pianeta”, fanno sapere dall’azienda.

Qualche mese fa il fondatore e amministratore delegato Valentino Sciotti confidava comunque in una crescita di fatturato, tra il 4 e il 6%, ma è andata meglio. “Sfioriamo il +8% e anche il margine operativo lordo è ok, così come il prezzo medio – conferma – Siamo stati davvero bravi (e veloci) nel reinventarci”. Con la ristorazione ferma, il team commerciale ha rapidamente virato la propria attenzione sull’off-trade (grande distribuzione e retail), nonché sull’e-commerce. Se a fine 2019 l’off-trade rappresentava circa il 30% del fatturato (un dato già in forte crescita rispetto agli anni precedenti), nel 2020 si attesta sul 55-60%, insomma “alla fine un anno difficilissimo si è rivelato ricco di opportunità, che abbiamo saputo cogliere, anche con un po’ di fortuna”, spiegano Valentino e Giulia Sciotti.

Un risultato dal quale ripartire. “La partita del 2020 sarà giocata anche nel 2021 – dicono – Non si torna indietro, abbiamo acquisito nuove fasce di mercato, continueremo su questo percorso. Impossibile capire cosa accadrà, perché ci sono troppe incognite, ma bisogna rimanere reattivi”.

Il gruppo abruzzese archivia un anno difficile, ma con margini comunque positivi. E inizia l’anno mettendo in portafoglio Finca Fella, un mosaico di 1300-1400 ettari in Castiglia.

IN CASTIGLIA VITI CENTENARIE E GRANDI UVE

Fantini Group è atterrata in Castiglia. Con l’inizio del 2021, infatti, si è perfezionata l’acquisizione di Finca Fella, realtà vitivinicola iberica in Castilla-La Mancha. In particolare, l’azienda è nella zona di Alpera, la più alta della regione Almansa
È un piccolo paradiso per le uve: offre vigneti vecchissimi con impianti ad alberello di oltre 100 anni che crescono in un altopiano a 900 metri sul livello del mare. “Vera e propria viticoltura eroica – commenta Valentino Sciotti – Le viti devono sopravvivere quasi in assenza di acqua. Così rimangono basse, praticamente al livello del terreno, la vendemmia diventa qualcosa di unico. La densità è ridottissima, tre metri per tre; le rese per ettaro davvero minime; la qualità, però, strepitosa”.

Fantini non compra i terreni, ma li lascia nelle mani dei contadini. Finca Fella è un mosaico di 1300-1400 ettari complessivi, tutti affidati ai loro proprietari, piccoli viticoltori che saranno affiancati dagli enologi del gruppo. Le caratteristiche che hanno attratto l’attenzione di Fantini sono le rese bassissime, i vigneti secolari, il lavoro di contadini esperti e appassionati, ma anche il clima continentale, con estati brevi, calde ma molto secche e un rapido abbassamento della temperatura in prossimità dei mesi autunnali.

Finca Fella potrà proporre sia rossi che bianchi. Tra i primi, le etichette di maggior prestigio sono El Maso, un 100% Garnacha Tintorera (da vigneti ultracentenari a 1200mt di altezza) e Altado Monastrell, un 100% Monastrell; tra i bianchi spicca invece l’Altado Verdejo, 100% da uve Verdejo. Fantini Group, grazie alle etichette spagnole, renderà internazionale il proprio catalogo e proporrà bottiglie nello stile del gruppo: “fascia di qualità alta – conclude l’ad – non sarà la Spagna del prime price, vogliamo garantire come sempre il miglior rapporto qualità/prezzo”.