Al via nelle Marche un progetto da 15,7 milioni di euro su sostenibilità e competitività

di redazione

La cooperativa Moncaro capofila di un’iniziativa finanziata dal ministero dello sviluppo economico e dalla regione Marche, che dovrebbe generare oltre 400 posti di lavoro.

La cooperativa Terre Cortesi di Moncaro sarà la capofila di un progetto del valore complessivo di 15,7 milioni di euro volto a sviluppare un’innovativa linea pilota per la produzione vitivinicola. Nel ricercare un miglioramento della sostenibilità e della competitività internazionale delle aziende coinvolte, l’iniziativa punta a introdurre un registro digitatale (blockchain) per la tracciabilità dei prodotti e una maggiore protezione da frodi, nonché su tecnologie 4.0 per la riduzione degli scarti e il riutilizzo delle materie prime, in un’ottica di economia circolare.

Denominato “Nuove tecnologie per il Food &Wine del Made in Italy”, il progetto sarà finanziato dal Ministero dello sviluppo economico e dalla Regione Marche rispettivamente con 5,3 milioni e con 473 mila euro. Stando alle stime fornite dai proponenti, esso dovrebbe garantire 56 nuovi occupati, di cui 26 laureati, in un triennio e altri 410 nell’indotto.

Verranno introdotte nuove soluzioni tecnologiche nel settore dell’agricoltura di precisione e sviluppati sistemi avanzati di produzione – commenta Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura regionale –. Parliamo di processi che ricadono nell’ottica di Industria 4.0 e che prevedono l’utilizzo di tecnologie ad alta intensità di conoscenza. La strategia su cui stiamo lavorando, per l’agricoltura marchigiana, è la capacità di strutturare le aziende, sia dal punto di vista produttivo che finanziario, al fine di renderle forti e penetranti sui mercati. Il principio vale anche nel Biologico, dove rappresentiamo la prima regione d’Europa: occorre essere uniti per diventare forti; per questo motivo – conclude Carloni – perseguiamo con tenacia la creazione del Distretto Unico del Biologico“.

La sostenibilità è un tema che, “più che essere enunciato, va perseguito con azioni concrete applicate quotidianamente in tutta la filiera produttiva, dal vigneto alla produzione e al consumo – commenta Doriano Marchetti, presidente di Moncaro – I consumatori devono avere certezza su cosa mettono a tavola. Moncaro da sempre ha cercato di migliorare sia il prodotto che il processo produttivo, attraverso una costante ricerca e sperimentazione finalizzata al rispetto dell’ambiente e di chi vi lavora. Con questo progetto intendiamo esaltare le eccellenze dei nostri territori meravigliosi, caratterizzando ancora di più i nostri vini con un’impronta green”.