Giunge a conclusione una trattativa decennale, che garantirà una tutela più certa a 14 vini italiani a Indicazione Geografica nel sempre più importante mercato cinese.
Lo scorso primo marzo è entrata in vigore ufficialmente l’intesa tra Unione Europea e Repubblica Popolare Cinese in materia di tutela delle Indicazioni geografiche agroalimentari. L’accordo impegnerà le parti alla difesa dei prodotti indicati negli appositi allegati da falsi e contraffazioni nei rispettivi territori. Inizialmente contenente 100 prodotti per ognuna delle due parti contraenti, la lista si amplierà dopo quattro anni dall’entrata in vigore, arrivando a includerne 175. Giunge così al termine un percorso iniziato nel 2010 e sviluppatosi parallelamente alla crescita dei rapporti commerciali tra i due mercati, tanto che oggi la Cina è il terzo mercato (8%) per le esportazioni Ue, con un controvalore pari a 14,5 miliardi di euro.
Le Ig italiane inserite nell’accordo sono complessivamente 26, tra cui Gorgonzola, Parmigiano reggiano, Prosciutto San Daniele, Grappa e Aceto balsamico di Modena. Per quanto riguarda i vini, essi sono: Asti, Barbaresco, Bardolino Superiore, Barolo, Brachetto d’Acqui, Brunello di Montalcino, Chianti, Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Dolcetto d’Alba, Franciacorta, Montepulciano d’Abruzzo, Soave, Toscano/Toscana, Vino Nobile di Montepulciano.