Castello di Meleto presenta ‘Progetto Cru’

di redazione

Tre etichette di forte identità territoriale, per una proposta incentrata sui Sangiovese e Malvasia Nera del Chianti, storico vitigno della viticoltura locale.

Abbiamo 142 volte un ettaro” con queste parole che Michele Contartese, direttore generale di Castello di Meleto, sintetizza al meglio l’importanza della valutazione delle diversità delle singole aree della tenuta e spiega la nascita del Progetto Cru, atto a selezionare i terreni più vocati, divisi in cinque zone diverse per clima, pendenze, esposizione, composizione dei suoli e altimetria. Il risultato sarà una sorta di ‘viticoltura al dettaglio’, dalla quale prenderanno forma le tre etichette Vigna Casi Chianti Classico Gran Selezione Docg 2017, Vigna Poggiarso Chianti Classico Gran Selezione Docg 2017 e Camboi Igt Toscana Rosso 2018.

Nel dettagli Vigna Casi rappresenta il cru di Castello di Meleto, posto sotto il borgo medievale di Vertine. I vigneti, a circa 450 m sul livello del mare, si distinguono in Casi Sopra, coltivato ad alberello, e Casi Sotto, coltivato a Guyot.
Vigna Poggiarso, come il nome stesso suggerisce, è il più caldo dei vigneti aziendali, esposto a sud e con una grande quantità di scheletro nel terreno, che in passato costrinsero ad utilizzare addirittura la dinamite per gli scassi. Camboi, infine, è un vigneto che l’azienda reputa ‘speciale’, in quanto dedicato alla Malvasia Nera del Chianti, varietà storicamente usata nel blend del Chianti Classico ma raramente usata in purezza; una varietà che rischiava di essere abbandonata perché difficile da coltivare e che Castello di Meleto ha voluto recuperare.

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