La UE presenta il suo Piano d’azione per l’agricoltura biologica

di Carlo Spagnolo

Impulso ai consumi, aumento della produzione e miglioramento della sostenibilità per raggiungere il 25% di superficie Bio in Europa entro il 2030.

Nel contesto delle strategie Farm to Fork e Biodiversità, la Commissione ha presentato un piano d’azione per lo sviluppo della produzione biologica, il cui obiettivo generale è incentivare produzione e consumo di prodotti bio al fine di destinare al bio il 25% dei terreni coltivati entro il 2030.

Nella consapevolezza dei benefici indotti dalle produzioni biologiche, quali maggiore biodiversità, benessere animale, migliore remunerazione della filiera e tutela dei consumatori, il piano d’azione della Commissione propone 23 azioni strutturate attorno a 3 assi: impulso ai consumi, aumento della produzione e ulteriore miglioramento della la sostenibilità del settore. Spetta adesso agli Stati elaborare piani d’azione nazionali finalizzati ad aumentare la loro quota, dove permangono tuttora differenze significative tra i vari membri. Tali piani integreranno i piani strategici nazionali della PAC, istituendo misure che vadano oltre l’ambito dell’agricoltura e l’offerta da essa garantita.

Riguardo al primo dei tre assi individuati la Commissione ritiene che l’aumento del consumo di prodotti biologici sia fondamentale per convincere gli agricoltori a convertirsi a tale agricoltura biologica. Perciò il piano propone diverse azioni concrete, tra le quali comunicare più efficacemente la produzione biologica, promuovere il consumo di prodotti biologici, stimolare un maggiore utilizzo dei prodotti biologici, specialmente nelle mense pubbliche, prevenire le frodi, aumentare la fiducia dei consumatori e migliorare la tracciabilità.

A fronte dell’8,5% di superficie coltivata bio e di proiezioni che, nei prossimi 10 anni, stimano un aumento fino al 15-18%, si capisce come il piano comunitario implichi un’accelerazione sostanziale del processo di conversione, grazie a una cospicua dotazione finanziaria. Partendo dai 7,5% miliardi (pari al 1,8% dei fondi PAC) attualmente destinati, la dotazione per il periodo 2023-2027 a favore regimi ecologici sarà ricompresa tra i 38-58 miliardi. Accanto a ciò, troveranno spazio eventi informativi e reti per la condivisione delle migliori pratiche, certificazioni per gruppi di agricoltori, la tecnologia blockchain.  È, inoltre, prevista l’istituzione di una “Giornata della produzione biologica” nell’UE nonché dei riconoscimenti volti a premiare l’eccellenza in tutte le fasi di tale catena. La Commissione incoraggerà infine lo sviluppo di reti di turismo biologico attraverso la creazione di biodistretti, cioè zone in cui in cui agricoltori, istituzioni, operatori economici e semplici cittadini collaborano per una gestione sostenibile delle risorse locali basata su principi e pratiche biologici.

Il piano punta, infine, a migliorare ulteriormente la sostenibilità dell’agricoltura. A tal fine le azioni dispiegate punteranno a migliorare il benessere degli animali, garantire la disponibilità di sementi biologiche, ridurre l’impronta di carbonio del settore e minimizzare l’uso di plastica, acqua ed energia.  A ciò si lega l’incremento dei fondi impiegati nella Research and Innovation, con almeno il 30 % del bilancio alle azioni di ricerca e innovazione destinato ai settori dell’agricoltura, della silvicoltura e delle zone rurali a tematiche specifiche o rilevanti per il settore biologico.