La crisi attuale non arresta il desiderio di rilancio del tessuto economico nazionale, pronto a rilanciare le assunzioni nell’immediato futuro.
L’economia italiana guarda al futuro con fiducia, anche se l’attuale corso degli eventi continua a pesare su una fetta importante delle imprese agricole italiane. Il combinato di due distinte rilevazioni a firma Uecoop e Coldiretti rivela, infatti, un quadro di luci e ombre sul tessuto produttivo italiano, con particolare riferimento a quello del settore primario.
Se da un lato il 15% delle imprese italiane è pronta ad assumere nuovo personale nell’arco del 2021 per approfittare di un possibile rimbalzo dell’economia con una ripresa degli ordini e del fatturato dopo il brusco calo dovuto all’emergenza Covid, quasi un’azienda agricola su cinque (18) sente il peso della riduzione della domanda, causata dalla crisi del turismo e del canale Horeca.
“La pandemia – sottolinea Uecoop in una nota – sta mettendo a dura prova tutti i settori, dai servizi al commercio, dalla logistica alla manifattura, dall’agroalimentare al turismo. A fronte di una situazione di sofferenza generalizzata è necessario attivare prima possibile le risorse del Recovery Plan mentre l’avanzata della campagna vaccinale viene considerata strategica dalle imprese perché la sua riuscita è la condizione di base per la ripartenza del Paese e la competitività del sistema economico nazionale. Secondo l’80% delle imprese – conclude – ci vorranno da 6 a 12 mesi perchè l’economia italiana esca dall’emergenza Covid e da una situazione di sofferenza sociale ed economica che colpisce tutte le fasce sociali e produttive mettendo a rischio l’intero sistema produttivo nazionale”.
“Nonostante le difficoltà durante la pandemia – precisa la Coldiretti – più di quattro aziende agricole su dieci (40,8%) non hanno ricevuto secondo l’Istat alcun tipo di sostegno economico statale, europeo o altre forme di aiuto. Le aziende agricole italiane non hanno comunque mai smesso di lavorare per garantire la continuità delle forniture alimentari sugli scaffali di negozi e supermercati e consentire quindi alle famiglie di fare la spesa. Un ruolo – conclude – ricoperto con responsabilità e dedizione da quasi 740 mila imprese agricole impegnate per la tutela del paesaggio, lo sviluppo economico del Paese, la sicurezza e la salute delle persone attraverso la produzione di cibo”.