Oltre duecento professionisti statunitensi hanno apprezzato l’ampia offerta enologica proposta dalla Denominazione toscana.
Si è tenuto nei giorni scorsi un ciclo di eventi dedicato ai vini di Maremma rivolto ai professionisti statunitensi che ha visto protagoniste ventuno aziende della Denominazione e quattro città americane: Miami, Houston, New York e Chicago. Con l’ormai rodata formula della masterclass e del relativo banco d’assaggio, oltre 200 operatori e giornalisti hanno così potuto avvicinarsi ai vini di ventuno aziende consorziate, esprimendo un giudizio complessivamente positivo su una denominazione in costante ascesa.
“Anche se abbiamo ovviamente potuto partecipare solo virtualmente agli eventi negli Stati Uniti, è stato importante vedere con quanta curiosità ed interesse gli operatori del settore si siano approcciati ai vini della Maremma e al territorio da cui provengono – racconta il presidente del Consorzio Francesco Mazzei che, assieme al direttore Luca Pollini, ha guidato gli ospiti durante le degustazioni presentate da professionisti quali Laura De Pasquale, Jeremy Parzen, Shawn Dore e Regina Rousseau -. È stata una scommessa vinta quella di voler ripartire in questo complicato 2021 da un Paese dove abbiamo ancora molto da fare e siamo solo all’inizio, la volontà è di aumentare la notorietà dei nostri vini e migliorarne il posizionamento, e l’entusiasmo da parte del pubblico coinvolto in queste quattro tappe – sommelier, ristoratori, importatori, buyer e giornalisti – ci fa intendere di aver intrapreso una giusta strada, su di un mercato in crescita continua”, continua Mazzei.
“Sono piaciuti molto gli approfondimenti sui Bianchi, Rossi/Rosati Autoctoni e anche sui Rossi e Bianchi Internazionali oppure ancora sui Rossi ottenuti da Blend – racconta il direttore Luca Pollini, spiegando che – il pubblico è rimasto colpito dalla varietà della proposta enologica che resta sicuramente un plus della Denominazione. Abbiamo presentato un ventaglio di tipologie diverse di vini, che anche quando hanno la stessa base ampelografica si propongono con espressioni molto differenti tra loro, grazie alla variabilità delle condizioni pedoclimatiche della zona di produzione. Questo è ciò che rende unica la Maremma e che affascina chi la scopre, riuscendo ad abbracciare un pubblico molto ampio di estimatori”.