Un’estate all’insegna del turismo outdoor

di Carlo Spagnolo

Quasi 50 milioni di turisti sceglieranno una struttura all’aria aperta per le prossime vacanze in Italia.

Camping, villaggi turistici, rifugi montani e agriturismi: il turismo outdoor dimostra la sua resilienza alla pandemia e si candida ad essere il protagonista della prossima estate. Secondo le previsioni dell’Osservatorio del Turismo Outdoor, a firma Human Company in collaborazione con Thrends, saranno tra i 45 e i 49 milioni (per il 55% italiani) i turisti che, nel corso delle loro vacanze in Italia, opteranno per delle strutture all’aria aperta. Secondo i due scenari delineati dal report sul possibile andamento della domanda per l’estate 2021 dell’outdoor, inteso nel suo perimetro più ampio, il calo dei volumi nazionali del segmento si attesterà fra il 14% e il 22% rispetto ai dati pre-Covid.

Questo il commento di Bruna Gallo, responsabile Human Company “si tratta di una previsione che conferma nuovamente un calo rispetto al triennio 2017-2019, anche se, a dispetto del grave impatto subito dall’industria del turismo a livello mondiale, dimostra la resilienza del comparto dell’outdoor in Italia”.

La prevalenza di un mercato internazionale di prossimità (rappresentato da Germania, Austria, Svizzera, Francia, Belgio) – aggiunge Giorgio Ribaudo, direttore Thrends – rende il segmento outdoor particolarmente pronto a reagire a uno choc di domanda come quello attuale. La quasi assenza di intermediazione, l’accessibilità in auto e le formule molto flessibili di alloggio, inoltre, garantiscono al segmento la possibilità di un’impennata nelle prenotazioni, che riteniamo si concretizzi soprattutto a cavallo fra il 15/05 e il 15/06. In ogni caso, l’attuale incertezza graverà di certo sulle performance di giugno”.

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