2021, continua la crisi del Wine&Spirits

di redazione

Secondo TradeLab nell’anno in corso saranno ancora forti le riduzioni nelle vendite fuori casa di Vini (-37%) e Spiriti (-41%).

Nonostante il progressivo allentamento delle restrizioni imposte dal Coronavirus lasci presagire una progressiva crescita del canale Horeca, c’è chi, come TradeLab, conferma il proprio scetticismo sui futuri risultati del settore. In una sua analisi, commissionata da Federvini, la società di analisi stima un calo nei consumi fuori casa rispetto al periodo pre-Covid, rispettivamente del 37% per i vini e del 41% per gli spirits.

Tenendo in considerazione il numero di locali con posti all’esterno, la diversa capacità produttiva interna verso esterna e i probabili giorni di maltempo, TradeLab descrive per i mesi primaverili una situazione molto severa, che migliorerà soltanto con l’avanzata dell’estate, quando si attende un buon risultato, allineato o superiore a quello dello scorso anno, grazie anche al progressivo ritorno dei turisti stranieri. In miglioramento anche l’ultimo trimestre dell’anno, grazie alla presunta (e auspicata) assenza di restrizioni al consumo serale dovuto al buon andamento della campagna vaccinale.

A livello regionale, il calo maggiore nei consumi di vino fuori casa ricadrà, a causa soprattutto della variabile climatica, sulle spalle del Trentino-Alto Adige (-46,8%). Difficile anche la situazione in Umbria (-41,9%), Valle d’Aosta (-41,2%), Toscana (-40,5%), Veneto (-39,4%), Lombardia (-38,3%) e Piemonte (-38,2%). Migliori, ma sempre con segno negativo, le performance di Liguria (-37,5%), Friuli-Venezia Giulia (-36,5%), Marche (-36,5%), Sicilia (-35,5%), Lazio (-34,3%), Abruzzo (-34%), Campania (-30,1%), Calabria (-29%) e Sardegna (-27,3%). Guidano questa particolare classifica Molise (-26%), Basilicata (-21%) e Puglia (-19,1%).