La fondazione rinnova il suo comitato scientifico e si prepara ad accompagnare le Dop e Igp italiane verso la grande sfida della transizione ecologica.
Dopo venti anni dall’inizio del progetto, la Fondazione Qualivita evolve per supportare la crescita culturale e scientifica delle Dop e Igp italiane verso i nuovi obiettivi della transizione ecologica. La nuova mission della Fondazione, in cui rimangono essenziali la valorizzazione e la tutela delle produzioni Dop e Igp, mette al centro le tematiche emergenti dal settore stesso, dai consumatori e dal mondo della ricerca, quali la nutrizione, la sostenibilità e l’innovazione, la certificazione e la tracciabilità evoluta, materie queste che fanno parte delle strategie Green Deal promosse dall’Unione Europea e che coinvolgono imprese e Consorzi di tutela del sistema agroalimentare.
“Davanti a questi cambiamenti – afferma Cesare Mazzetti, presidente della Fondazione Qualivita – abbiamo avviato da qualche mese, insieme a tutti i soci, una riflessione interna per dare ancora maggiore incisività ai nuovi temi e alle priorità che interessano le IG. Siamo onorati della scelta del Poligrafico e Zecca dello Stato di affiancare Qualivita come nuovo socio fondatore perché ci consente di dare più profondità, nella discussione scientifica, agli argomenti relativi a contraffazione, blockchain e tracciabilità evoluta. Siamo convinti della necessità che il made in Italy debba far quadrato e coesione, mettendo insieme le espressioni più importanti del Paese per difendere i nostri prodotti e per delineare una nuova evoluzione culturale che possa connotare la nostra produzione. Proprio per questo abbiamo deciso con Paolo De Castro di allargare il Comitato scientifico dotandolo di nuove competenze”.
Il nuovo comitato scientifico, a guida Paolo de Castro, è composto da diciassette personalità di comprovata esperienza e professionalità, nei vari ambiti della ricerca e della cultura delle IG, tra le quali figurano Luca Giavi, in rappresentanza dei consorzi di tutela del vino italiani e Gabriele Gorelli, il primo MW italiano.
“Sono onorato di continuare a esercitare il mio impegno al servizio della Fondazione Qualivita, tanto più in un momento delicato e importante come questo per i prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica, in Italia e in Europa – ha dichiarato Paolo De Castro, già Ministro delle Politiche agricole e membro effettivo della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, in occasione della sua riconferma alla presidenza del Comitato scientifico – I nuovi bisogni della società e di tutti noi cittadini e consumatori impongono una riflessione sui sistemi agroalimentari per orientarli alla sostenibilità, come indicato dal New Green Deal europeo e le sue strategie ‘Farm to Fork’ e ‘Biodiversity’ che troveranno un seguito nel quadro della prossima Politica agricola comune. In questo disegno, la Fondazione Qualivita rimane uno strumento culturale e scientifico strategico per riunire competenze e realizzare progetti a supporto del settore delle DOP, IGP e dei Consorzi di tutela delle nostre eccellenze agroalimentari”.