Pienza e Montepulciano diventano un Paesaggio Rurale Storico

di Carlo Spagnolo

Riconosciuta dal Mipaaf il valore culturale e paesaggistico delle colline dove cresce il vino Nobile. Attesi finanziamenti nella prossima Pac.

Il “Paesaggio Collinare Policolturale di Pienza e Montepulciano” è stato riconosciuto Paesaggio Rurale Storico, che apre ulteriori opportunità di valorizzazione per le colline circostanti i centri storici di Pienza, Monticchiello e Montepulciano, caratterizzate da colture storiche, quali il vino Nobile, che hanno disegnato un mosaico paesaggistico di riconosciuta bellezza. A sostenere questo sviluppo, secondo il ministro Stefano Patuanelli, appositi finanziamenti che la prossima Pac dedicherà alla conservazione e valorizzazione degli assetti paesaggistici tradizionali.

A motivare il riconoscimento il fatto che le aree collinari su cui sorgono i tre borghi storici sono caratterizzate da un’alternanza di vigneti e oliveti, permanenze dell’antica promiscuità colturale dei secoli passati. Se le vigne, specie nel caso di Montepulciano, hanno mantenuto un’importanza economica primaria grazie alla crescente popolarità del Vino Nobile di Montepulciano, anche l’olivicoltura tradizionale di grande importanza storica, culturale e paesaggistica caratterizza il paesaggio. Nel corso dei secoli le attività economiche prevalenti sono rimaste l’agricoltura e la trasformazione dei prodotti agricoli, il turismo rurale ha assunto un valore crescente grazie al mantenimento della qualità del paesaggio.

Tale risultato è giunto al termine di un lavoro svolto dai referenti scientifici Stefano Biagiotti – Università Telematica Pegaso, Andrea Iacomoni – Università La Sapienza e Filippo Masina – Università di Siena. Promossa in forma autonoma dai Comuni di Montepulciano e Pienza, la domanda è poi confluita in un unico documento, trovando il plauso dello stesso Ministero, che ha lodato la capacità di unire le forze su un progetto così importante.

Un riconoscimento che ci rende orgogliosi e rende onore ai nostri agricoltori e ai nostri amministratori – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – che negli anni hanno saputo mantenere l’ integrità e valorizzare i caratteri identitari tipici di questi territori che presentano solo sporadici fenomeni di abbandono e evidenziano invece il mantenimento delle caratteristiche peculiari di un paesaggio policolturale che svolge anche una funzione di valore aggiunto non riproducibile dalla concorrenza per lo sviluppo del territorio rurale. Bene, dunque, hanno lavorato i custodi di questo nostro patrimonio che con questo riconoscimento conferma, anzi rafforza, il suo valore”.

“I paesaggi rurali storici contengono la complessa storia di un luogo o di una regione – queste le parole di Mauro Agnoletti coordinatore della segreteria scientifica dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale – che ancora si può leggere dalla sua composizione e struttura, si distinguono infatti per una lunga storia e per la loro riconoscibile struttura in cui gli elementi biotici, abiotici e culturali sono in armonia tra di loro. Nel paesaggio iscritto si evidenzia per esempio l’alto valore della policoltura mezzadrile che è stato mantenuto e tutelato, caratterizzando l’unicità del territorio”.

“Oltre a essere un motivo di orgoglio è per noi anche il segnale che tutto quello che stiamo facendo anche come Consorzio vada nella direzione giusta, cioè quella di evidenziare quanto il nostro territorio sia fondamentale non solo per la riuscita di ottimi vini e prodotti alimentari in genere, ma anche un valore aggiunto per il turismo – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – non a caso abbiamo deciso di realizzare un terzo tipo di Vino Nobile di Montepulciano, “Pievi”, proprio ripercorrendo gli stessi valori storici e agronomici che ci hanno permesso di essere iscritti in questo prestigioso registro”.

“Il progetto – concordano Michele Angiolini e Manolo Garosi, rispettivamente sindaco di Montepulciano e di Pienza – giunge alla sua conclusione dopo un lungo iter iniziato durante il precedente mandato, che ha visto la piena collaborazione tra le amministrazioni comunali di Montepulciano e Pienza. Siamo pienamente soddisfatti di questo risultato, che aggiunge valore ad un paesaggio che caratterizza in maniera molto particolare il nostro territorio, rendendolo famoso in tutto il mondo”.

Il “Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali” è stato istituito con il Decreto n. 17070 del 19 novembre 2012 relativo all’istituzione dell’ONPR – Osservatorio Nazionale del Paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali. Il suo compito è quello di raccogliere le candidature provenienti dagli Enti interessati su tutto il territorio nazionale, che soddisfino i requisiti di ammissibilità approvati dalla Conferenza permanente Stato-Regioni.

Ciascun dossier di candidatura deve essere redatto secondo le stringenti linee guida dell’Osservatorio e contenere un ampio studio storico, economico, sociale ed urbanistico, che mette in luce il legame tra paesaggio, cultura, società e produzione concentrandosi in particolare sull’integrità del paesaggio, ovvero sul mantenimento delle sue caratteristiche fondamentali, secondo criteri scientifici. Il dossier rimarrà inoltre uno strumento di conoscenza del territorio, utile sia per analisi tecniche che per finalità divulgative.

Compito del Ministero è identificare e catalogare nel Registro “i paesaggi rurali tradizionali o di interesse storico, le pratiche e le conoscenze tradizionali correlate”, definendo la loro significatività, integrità e vulnerabilità, tenendo conto sia di valutazioni scientifiche, sia dei valori che sono loro attribuiti dalle comunità, dai soggetti e dalle popolazioni interessate. A seguito dell’iter di verifica dei requisiti di ammissibilità espletato dall’ONPR, con decreto a firma del Ministro, contenente la menzione che esplicita i motivi del riconoscimento, sono iscritti nel Registro i paesaggi rurali le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali.

L’iscrizione nel Registro consentirà in futuro ai due Comuni proponenti, nonché alle stesse aziende del territorio, di fregiarsi di un apposito marchio di Paesaggio Rurale Storico attualmente in fase di predisposizione, strumento di attrattiva per i visitatori e ulteriore leva commerciale per i prodotti locali.

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