Cocktail Baladin, i twist on classic in lattina

di Giambattista Marchetto

L’istrionico Teo Musso ha voluto lanciare una linea di mixology easy-to-drink che utilizza materia prima del birrificio e guarda a un pubblico giovane con note dolci e bassa gradazione.

È sempre più riduttivo associare Baladin al mondo birra. Sì, perché l’inarrestabile spinta innovativa di Teo Musso sta portando la multinazionale tascabile di Cuneo a gravitare sempre più nell’universo mixology. Dopo aver lanciato in step successivi prodotti intriganti come il Beermouth – che riadatta la tradizione del vermouth alla materia prima brassicola – e un set di toniche capaci di stupire (assolutamente da provare quella al fumo), ora sono usciti sul mercato i Cocktail Baladin.
L’idea è di proporre una serie di drink firmati Baladin e per farlo non abbiamo lasciato nulla al caso”, racconta Musso, che ha dedicato al progetto tempo ed energia durante i lockdown, focalizzandosi su ricette dei cocktail e filiera degli ingredienti, fino all’utilizzo di un packaging ecologico che propone un approccio nuovo al consumo informale.

LE RICETTE DAI LOCALI BALADIN

I 6 cocktail Baladin ripropongono dei classici della miscelazione, reinterpretando la ricetta con ingredienti riconducibili alla filiera produttiva di Baladin. Dei “twist on classic” a basso contenuto alcolico – con spiccata tendenza al dolce forse per avvicinare un pubblico più giovane – che utilizzano liquoristica originale creata con alcol distillato dalla birra di casa. “L’idea è nata per dare nuova vita alla birra in stock che non si è potuta consumare a causa del lockdown – aggiunge il fondatore di Baladin – Facendo per l’80% horeca, ci siamo trovati con una perdita di fatturato del 40% e soprattutto con scorte invendute che non volevamo buttare. In realtà questo ha stimolato un approccio ancora più accurato nel voler creare una filiera quanto più possibile corta e controllata”.

Alcuni dei cocktail sono stati testati lavoro nei locali Baladin che servono cocktail rivisti utilizzando birra e bibite del gruppo e ora, dopo quasi un anno di lavoro e quasi 800 rivisitazioni delle ricette, vengono proposti con un approccio easy-to-drink al pub oppure sul divano di casa. Le lattine in alluminio con apertura completa (una esclusiva firmata Crown) permettono di trasformarle in bicchieri per un comodo consumo, oltre ad essere un contenitore green.

I TWIST A BASE BIRRA

Tre sono Beer Cocktail, perché utilizzano principalmente birra (ovviamente Baladin 100% italiana) e tutti sono stati studiati per essere consumati dalla lattina oppure con ghiaccio se serviti in bicchiere. In un percorso ideale si parte dalle dolcezze quasi da soft drink del Beer Hugo (6,3% alcol) con birra Isaac, fiori di sambuco e menta, fresco e agrumato, e del Sidro Spritz (5,3% alcol) con bitter e Sidro Baladin di mele italiane, nel quale il lato speziato è sovrastato da note agrumate e di mela.
Più intrigante il Moscow Beer (6,5% alcol) con birra Sud e Ginger Beer Baladin, nel quale le note speziate dello zenzero giocano con il luppolo per un finale piccante, mentre il Beermouth & Tonic (6% alcol) gioca con il vermouth di birra e la tonica al fieno di Baladin.

I due classici sono il Beer Americano (7% alcol) con birra Baladin 4.8 e il bitter Nuvolari prodotto da Affini Torino, nel quale il gusto aromatico si tiene più vicino a spezie e agrumi che all’amarotico dell’artemisia, giocando tra il luppolo e un diffuso sentore vinoso, e il Gin & Tonic (6,7% alcol) con gin prodotto dalla Distilleria Quaglia a partire dalla birra (che non verrà commercializzato) e la bella tonica Baladin, una sintesi – spinta verso note dolci e floreali – di ginepro e bergamotto valorizzati dal mix con i sentori di fieno.