Doc Maremma Toscana: Francesco Mazzei confermato presidente

di redazione

Crescita del valore della filiera e cooperazione con gli altri soggetti territoriali le linee guida del prossimo mandato.

In un triennio dove la pandemia ha ostacolato le attività, si sono comunque ottenuti risultati incoraggianti riguardo la notorietà e l’apprezzamento della Denominazione. Questo conferma il potenziale della Doc Maremma Toscana; è auspicabile agire in continuità con gli obiettivi del programma di sviluppo messo in campo nel 2018”. Queste le prime parole che Francesco Mazzei ha pronunciato in occasione della sua riconferma a presidente del Consorzio vini Maremma Toscana. Fiorentino, classe 1959, CEO della Marchesi Mazzei, Mazzei ricopre attualmente anche la carica di presidente AVITO.

Tanti e ambiziosi i risultati che Mazzei si prefigge nel corso del suo secondo mandato, tutti improntati alla creazione di valore per l’intera filiera maremmana: ampliare la base sociale, stimolare la crescita qualitativa; raggiungere almeno i dieci milioni di bottiglie; proseguire sulla strada delle sinergie con altri Consorzi che operano sul territorio; dare vigore all’enoturismo; incentivare pratiche di agricoltura sostenibile e di precisione.

Tra i punti di forza da cui ripartire ci sono certamente il miglioramento del valore del brand Doc Maremma Toscana, in buona parte raggiunto con il Vermentino e che perseguiremo anche per le altre tipologie di vino previste dal disciplinare – spiega Mazzei, per il quale si tratta di un risultato raggiungibile grazie alle campagne promozionali e agli eventi e fiere realizzati dal Consorzio in Italia e all’estero, anche assieme agli altri Consorzi, per potenziare sinergicamente l’attività di valorizzazione del territorio e dei suoi vini”.

La Doc Maremma Toscana è giovane ma si trova già al settimo posto per l’imbottigliato tra le Dop toscane. L’incremento dell’imbottigliato del 19% nel primo semestre del 2021, dopo il rallentamento del 2020 dovuto alla pandemia, fa ben sperare per l’obiettivo dei 10 milioni di bottiglie nel medio periodo, massa critica indispensabile per avere visibilità sui mercati”, conclude Mazzei.

Importante anche il lavoro di mappatura del territorio di produzione per individuare le zone, le biodiversità e le varietà da valorizzare, oltre che di indirizzo e sostegno alla viticoltura sostenibile finalizzata a preservare la Maremma.

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