Vendemmia 2021, maturazione regolare per il Gavi

di Federica Borasio

Il secondo campionamento di uve Cortese fissa l’inizio della vendemmia ai piedi del forte per la seconda metà del mese. Buoni, intanto, i riscontri di mercato.

Il secondo campionamento delle uve del Gavi Docg per verificare le curve di maturazione dei grappoli conferma una maturazione lenta dei grappoli di cortese, con conseguente inizio della vendemmia stimato tra il 15 e il 20 settembre. “Dopo una primavera segnata dall’anticipo vegetativo e un germogliamento precoce della vite, le temperature piuttosto basse di maggio hanno rallentato lo sviluppo delle piante, riallineando le fasi fenologiche con la media storica del cortese – commenta Davide Ferrarese, agrotecnico del Consorzio – Nonostante i mesi di giugno, luglio e agosto siano stati caratterizzati da una prolungata siccità̀, i vigneti in generale non stanno mostrando segni di stress e i grappoli appaiono belli, freschi e ancora turgidi. Al momento le condizioni sanitarie dell’uva sono molto buone, naturalmente sarà decisivo l’andamento meteo delle prossime 2 settimane e il monitoraggio della maturazione con l’ultimo campionamento previsto l’8 settembre, ma si preannuncia una ottima annata”.

Prospettive positive, che si vanno a unire ai dati sugli imbottigliamenti relativi ai primi otto mesi dell’anno, quando sono stati richiesti oltre 1.912.000 contrassegni di stato in più rispetto allo stesso periodo del 2020, che equivalgono a un aumento percentuale del 22% e del 16% rispettivamente al 2020 e al 2019.

Se questo aumento dovesse essere confermato anche nei prossimi mesi ci porterebbe a raggiungere risultati da record – dice il presidente del Consorzio Maurizio MontobbioNonostante le contrazioni del settore e il mercato altalenante, la denominazione del Gavi Docg si è comportata molto bene, trainata fortemente dalle vendite all’estero, che è e rimane lo sbocco principale del nostro vino, assorbendo l’85% delle bottiglie prodotte di Gavi Docg, soprattutto in Inghilterra, USA, Germania e Russia. Non dobbiamo quindi perdere di vista la domanda e dobbiamo proseguire con una offerta calibrata e strategie mirate, come fatto finora: siamo stati, infatti, in grado di sbloccare con tempismo le riserve vendemmiali, in due fasi, proprio per rispondere alla ripresa delle attività e dei consumi, ed è così che dobbiamo continuare”.

Importanti anche le modifiche al disciplinare approvate lo scorso 23 agosto, grazie alle quali sarà possibile apporre in etichetta, accanto alla dicitura Gavi Docg, il nome di uno degli undici comuni che costituiscono la denominazione, nonché di sette frazioni. “Identificare la provenienza con un così preciso dettaglio è sicuramente un valore aggiunto per la crescita della nostra denominazione” conclude il Presidente Maurizio Montobbio.

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