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CASTELLO DI MONSANTO CARBON NET +
Castello di Monsanto, fattoria nel Chianti Classico dal 1962, annuncia il varo del progetto Carbon Net +.
Il progetto prevede di raggiungere la neutralità positiva verso il carbonio e sarà condotto con l’approccio della mitigation hierarchy: nei prossimi 12-18 mesi sarà misurata l’impronta di carbonio attuale e saranno ottimizzati i consumi, le risorse e le emissioni della produzione fino alla compensazione degli impatti residui e inevitabili. Contemporaneamente sarà avviata la gestione del patrimonio forestale mirato alla conservazione ed incremento dello stock di carbonio e che culminerà con la certificazione internazionale del bosco.

Il progetto prevede non solo la gestione del capitale naturale e l’ottimizzazione della produzione con riferimento all’impronta di carbonio, ma anche la valorizzazione del capitale umano, culminando col raggiungimento della certificazione internazionale di sostenibilità.
Il Social and Human Capital Protocol consentirà di mettere in luce il know-how, l’approccio artigianale, l’attenzione verso le persone e il legame che esiste tra l’azienda e la comunità in cui opera definendo quindi in modo preciso quale sia il valore che Castello di Monsanto attribuisce al patrimonio umano e culturale con cui interagisce. L’applicazione di questo protocollo è complementare alla valutazione del capitale naturale e ne integra i risultati evidenziando l’equilibrio che esiste tra comunità e territorio e la particolare attenzione riservata dall’azienda in tal senso. Castello di Monsanto comunicherà attraverso comunicati stampa e video, il progressivo raggiungimento degli obbiettivi.
L’avv. S. Saccardi, Vice Pres. della Regione Toscana e Ass. per l’agro-alimentare, ha commentato: “Plaudo al progetto che sosterremo, perché virtuoso e perché si inserisce perfettamente nella strategia regionale ed europea a difesa e valorizzazione dell’ambiente, come da Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. La Toscana è ricchissima di bosco e questa è una risorsa sempre più importante, strategica, per tutti. Investire nella gestione del bosco è fare il bene della Comunità“.

Laura Bianchi, owner & CEO: “E’ un passaggio importante della nostra storia. Con questo progetto Castello di Monsanto risponde alla domanda di sensibilità che il mercato dei vini di pregio sta richiedendo alle aziende, ovvero una dimensione etica della produzione. La questione è così importante che si va verso uno standard internazionale, anche perchè alcuni Paesi già oggi richiedono certificazioni di sostenibilità per poter aprire il loro mercato ai prodotti dall’estero. Entro 3-5 anni non aver indirizzato la questione comporterà limitazioni di accesso anche ai fondi nazionali ed europei e di conseguenza allo sviluppo e alla crescita. Abbiamo incaricato Dario Pettinelli di coordinare il progetto“.

Dario Pettinelli si avvarrà degli esperti Benedetto Rugani e Marco Allocco (CV in calce), SEAcoop e Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino.
I risultati del progetto saranno condivisi col Nucleo Nazionale di Monitoraggio del Carbonio Forestale. La definizione e applicazione dei “Capital Protocols” ai cicli produttivi dell’azienda amplierà il suo riconoscimento quale stakeholder credibile a livello internazionale nella community della Capital Coalition.
Castello di Monsanto, UGA San Donato in Poggio, first mover nel Chianti Classico, con questo progetto valorizza prodotti e marchio.
L’azienda, il cui nucleo originario risale al 1740, nacque da un’intuizione che subito si sviluppò in pensiero e quindi in visione. Quella visione che ancora oggi ne ispira l’evoluzione, sempre coraggiosa, ambiziosa, rivoluzionaria; sempre sospesa fra il rispetto della tradizione e la vocazione a riscriverla.
La famiglia Bianchi è il nucleo intorno al quale Castello di Monsanto è nata, è cresciuta e ha attraversato più di mezzo secolo tracciando un solco profondo nella storia del Chianti Classico al punto da segnarne la strada. Se Castello di Monsanto è da lungo tempo un punto di riferimento, uno dei grandi classici di questa regione ricca di tradizione e ammirata in tutto il mondo, è perché le fondamenta di questa azienda poggiano materialmente sulla roccia e spiritualmente su un patrimonio di valori non meno solidi di questa.
Info > www.castellodimonsanto.it
Contact > Dario Pettinelli dpettinelli@castellodimonsanto.it

GLI ESPERTI
Dario Pettinelli, giornalista professionista, già Consulente per la Comunicazione, prima del Ministro per gli Italiani nel Mondo e poi del Presidente della Regione Lazio. Per 5 anni Responsabile delle Relazioni Istituzionali di San Leon Energy Exploration&Production, Oil&Gas Company AIM listed. Direttore responsabile di Italia TV; per 6 anni al Gambero Rosso. Già consulente dal 2018 per comunicazione e sostenibilità di Argiano 1580 – Montalcino.
Benedetto Rugani, dottore ricercatore presso il Luxembourg Institute of Science and Technology. Da oltre tredici anni si occupa di analisi di sostenibilità ambientale e del ciclo di vita dei prodotti e dei servizi (life cycle assessment – LCA), con speciale attenzione al settore vitivinicolo. Responsabile di alcuni progetti di ricerca e innovazione di respiro europeo legati allo studio della sostenibilità in ambiente urbano, dei servizi ecosistemici e della valorizzazione di capitale naturale. Autore o co-autore di quasi cento pubblicazioni scientifiche, la gran parte delle quali in riviste interdisciplinari di rilevanza internazionale nel campo dell’ambiente, con particolare riferimento alla modellistica ecologica e dell’interazione uomo-natura.
Marco Allocco, dottore forestale professionista, socio di SEAcoop STP dal 1998. Si occupa di progettazione ambientale, pianificazione forestale e filiere legno, esperto di gestione del capitale naturale e di servizi ecosistemici, ha seguito la pianificazione di oltre 45.000 ettari di foresta. Coautore del “Codice Forestale del Carbonio: Requisiti per progetti volontari di sequestro del carbonio in Regione Piemonte” approvato con DGR regionale. Gestisce la banca dei servizi ecosistemici compensativi “pantaies” valorizzando il ruolo dei gestori di capitale naturale, agricoltori e operatori forestale.