Continua la piantumazione ai piedi di Montepulciano di un ettaro e mezzo di bosco composto da varietà autoctone. ‘Gek’ Galenda e Tinto testimonial d’eccezione dell’iniziativa.
Nei giorni scorsi personaggi famosi e bambini delle scuole primarie di Montepulciano hanno messo a dimora 400 piante nell’ambito del progetto “Alberi, non parole”, lanciato dal Consorzio del Nobile nel 2019 per contrastare l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Obiettivo finale è realizzare entro il 2022 uno spazio verde di 15.000 mq composto da 1.200 piante negli spazi antistanti l’ingresso degli Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese di Montepulciano.
In occasione della presentazione della targa che, oltre al titolo del parco, riporta i soggetti che fin dall’inizio hanno partecipato a questa iniziativa, Andrea Rossi, presidente del Consorzio Nobile di Montepulciano ha precisato che “Dare un segnale di rispetto per l’ambiente in cui viviamo, a partire dai più piccoli, è la volontà dei produttori del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, da sempre sensibili a queste tematiche, che con questa iniziativa hanno fin da subito voluto dimostrare che insieme, creando un sistema di partner del e per il territorio, è più facile raggiungere l’obiettivo di mitigare il cambiamento climatico e la deforestazione globale; un progetto che rientra tra l’altro nel più ampio obiettivo della certificazione di sostenibilità, secondo lo standard della norma Equalitas – Vino Sostenibile, che il distretto vitivinicolo del Vino Nobile di Montepulciano, primo in Italia, sta raggiungendo”.
Alla messa a dimora delle piante, tutte rigorosamente autoctone, hanno preso parte, oltre alle istituzioni, alcuni testimonial d’eccezione come Giacomo “Gek” Galanda, giocatore di basket oggi ambasciatore della Fondazione Giorgio Tesi Onlus, e Nicola Prudente, al secolo Tinto, conduttore televisivo e radiofonico. Per rimarcare il rispetto per il paesaggio saranno utilizzati solo alberi che appartengono alla tradizione toscana: leccio, orniello, ontano, sorbo, gelso, roverella e acero campestre.