L’azienda di Breganze, specializzata nelle soluzioni di chiusura per il mondo vino e spirits, spinge sulla sostenibilità grazie alla partnership con la startup Mixcycling.
Scarti di vinaccia, bambù, lolla di riso e jeans. Sono questi gli “ingredienti”, in parte inattesi, che assieme al sughero andranno a comporre i tappi a vite della linea Gipy monolith de Labrenta. L’azienda di Breganze, specializzata nelle soluzioni di chiusura per il mondo vino e spirits, ha infatti in programma la definizione di due linee a base bio.
La prima – Gipy monolith appunto – è realizzata con la mescola prodotta al 100% da Mixcycling, start-up nata nel 2019 e impegnata nella ricerca e sviluppo per la produzione di nuovi materiali sostenibili e nella fabbricazione di tappi innovativi a ridotta impronta ambientale.
La seconda novità di prodotto riguarda invece la collezione T-shape per il settore distillati. I tappi saranno realizzati in Sughera, un materiale rivoluzionario brevettato da Labrenta composto da granina di sughero naturale e polimeri plastici, senza l’uso di colla e con l’introduzione nel processo di scarti organici.
“Nel corso del 2021 abbiamo sostituito il 18% dei materiali plastici utilizzati con prodotti a basso impatto realizzati da Mixcycling – evidenzia l’ad Gianni Tagliapietra – Questo ci ha permesso di utilizzare 38.550 kg di plastica in meno e di abbattere le emissioni di oltre il 10%. Risultati concreti e oggettivi che abbiamo certificato tramite un calcolo LCA (Life Cycle Assessment). E la tabella di marcia prevede una collaborazione sempre più affiatata tra Labrenta e la start-up: Siamo convinti che con Mixcycling saremo tra le aziende protagoniste nella transizione per la decarbonizzazione materica da qui al 2050”.