Tra attività di promozione e maggiori volumi imbottigliati, il presidente del Consorzio punta ai mercati internazionali per l’affermazione della Doc triveneta.
La Doc delle Venezie si appresta a chiudere in crescita il 2021, confermando una tendenza al rialzo che ormai dura da quattro anni per la grande denominazione a base Pinot grigio che si sviluppa su circa 27 mila ettari nel nord est del paese. Nel periodo gennaio-novembre 2021 sono stati, infatti, imbottigliati 1.728.517 hl, con una crescita su base annua del 6%, pari a +97.322.
Continua nel frattempo l’attività promozionale del Consorzio, che nei giorni scorsi ha visto chiudersi un tour in Nord Europa, USA e UK, primi partner commerciali della Denominazione, che assorbono insieme oltre il 70% dell’intera produzione. “Gli Stati Uniti – dichiara Albino Armani, presidente del Consorzio – sono il nostro mercato di riferimento con una quota che supera il 40% sul totale dell’export della nostra Doc. Qui troviamo certamente un consumatore attento ed esigente, con una discreta consapevolezza del prodotto enologico e, quindi, una certa predisposizione a cogliere tutte le implicazioni e le specifiche contenute nel concetto di Denominazione d’Origine. I consumatori americani si dimostrano sensibili ai valori della Doc e questo, nel caso specifico del Pinot grigio delle Venezie, rappresenta per noi uno stimolo per un’ulteriore crescita nell’immediato futuro, per rendere sempre più familiare agli acquirenti americani il concetto di certificazione, di sicurezza, di controllo e di elevata qualità del nostro prodotto”.