Vino italiano: l’impresa eccezionale è essere (nuovamente) normali / NORD

di redazione

Torna l’outlook curato dalla redazione di VinoNews24 tra le cantine italiane. Archiviato il tempo del disorientamento da Covid, il 2021 chiude in netta ripresa e per il 2022 le attese sono in generale molto positive, pur con un sentiment di incertezza.

Il vino italiano si lascia il Covid alle spalle. O almeno archivia la crisi legata alla tempesta pandemica, perché un 2021 ancora afflitto da ondate e parziali lockdown ha dimostrato che il mercato enoico tiene. Certo, le incertezze sono ancora molte e le aziende interpellate – un panel piuttosto ampio – confermano qualche timore, ma l’outlook sul 2022 indica in una “nuova normalità” come l’orizzonte più auspicabile.

In generale, il 2021 si è chiuso in crescita sostanzialmente per tutti i produttori e gli imbottigliatori, in molti casi arrivando a riallinearsi sul dato del 2019 quando non a superarlo. E per il 2022 le cantine (con le dita incrociate) vedono rosa, più preoccupate degli incrementi esponenziali dei costi per energia, materie prime e trasporti, che per la tenuta della pandemia.

Ecco le risposte a VinoNews24 delle aziende del Nord Italia. [nei prossimi giorni le riposte delle aziende del Centro e del Sud]

Maison Anselmet – VAL D’AOSTA
Risponde Giorgio Anselmet

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 si è chiuso bene rispetto al 2020. In crescita. In estate c’è stato un vero e proprio boom di vendite. Moltissimi turisti. Era proprio tanta la voglia di viaggiare e quindi anche la nostra zona è stata sempre molto gettonata”.
Quali sono le attese per il 2022? “Le attese per il 2022 sono abbastanza incerte. Per ora negative. Non si riescono a fare previsioni di cosa potrà accadere nell’immediato visto l’andamento dell’emergenze sanitaria”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Un nuovo vino: un rosé ispirato alla produzione francese”.

Abrigo Giovanni – PIEMONTE
Rispondono Giulio e Sergio Abrigo

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 nel confronto con il 2020 vede una decrescita -8% a valore, con 10.000 bottiglie vendute in meno. Calo dell’export verso Usa, Tailandia, Messico, Brasile, ma anche della ristorazione in Italia. Invece nel 2021 sono cresciute le presenze in cantina: +25% di turisti e ospiti“.
Quali sono le attese per il 2022? “Attese positive: ripresa export USA, aumento export Canada ed Europa, ripresa trasferte internazionali per consolidare la presenza sui mercati”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Continuare nella direzione delle pratiche sostenibili in vigneto e cantina, già iniziate nel 2019 con il recupero dell’acqua piovana e quella di drenaggio del sottosuolo in vigneto, con la realizzazione di nuovo packaging completamente riciclabile, con il passaggio all’uso di biomassa per il riscaldamento dei luoghi di lavoro e delle abitazioni e con modifiche ai macchinari per la migliore gestione green dei vigneti”.

Balbiano – PIEMONTE
Risponde Luca Balbiano

Come si è chiuso il 2021? “Anche per la nostra azienda il 2021 è stato un anno molto complicato. La continua situazione di emergenza ci ha costretti a rivedere alcune dinamiche e a implementare nuove modalità di marketing, comunicazione e vendita. Alla fine siamo riusciti a tenere la barra dritta, confermando lo stesso fatturato degli anni precedenti. Per sopperire alla crisi del mondo della ristorazione abbiamo puntato moltissimo sull’e-commerce che ci ha dato grandi soddisfazioni. Dovendo limitare di molto le attività in presenza ci siamo inventati nuovi modi per essere vicini ai nostri clienti e comunicare loro il nostro mondo, ampliando la nostra presenza sui social e studiando attività di comunicazione e marketing più dirette e coinvolgenti anche se ‘a distanza’. A darci una grande mano è stata la natura che anche in fase di pandemia ha fatto il suo corso offrendoci i suoi frutti migliori”.
Quali sono le attese per il 2022? “Il rischio di assistere a una copia del 2021 è al momento molto forte. Tuttavia sono ottimista e mi piace pensare che le cose andranno a migliorare. L’outlook positivo è per me quello di poter tornare a fare attività in presenza, perché le persone devono venire a vedere, scoprire, ascoltare, toccare, annusare e gustare i nostri prodotti e la nostra realtà contadina e imprenditoriale. Siamo stati tra i pionieri dell’enoturismo nel nostro territorio, perché riteniamo sia uno strumento fondamentale per farci conoscere e per far vivere ai clienti una vera e propria esperienza a 360 gradi. Per questo mi auguro che, con le dovute accortezze, sia possibile presto riproporre progetti di questo tipo e brindare insieme a una nuova definitiva ripartenza”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Tra i numerosi progetti che abbiamo in cantiere, o meglio in ‘cantina’, uno di quelli a cui tengo di più è l’Urban Vineyards Association, la rete delle Vigne Urbane. Nel 2021 sono entrate in rete due nuove vigne, l’Etna Urban Winery di Catania e Rooftop Reds di New York. Quest’ultima ci ha permesso di essere ancora più internazionali e di affacciarci oltre oceano. Nel 2022, se tutto va bene, accoglieremo nuovi soci tra cui anche il vigneto urbano di Tokyo andando così alla conquista di un nuovo affascinante continente. Con UVA ci sono tanti progetti in fase di sviluppo: pandemia permettendo a marzo saremo a Dubai, per rappresentare il Piemonte all’Expo, mentre a fine anno stiamo studiando di organizzare il nostro meeting annuale tra i grattacieli di New York. E poi, naturalmente, tanti progetti enoturistici che stiamo ideando tutti insieme”.

Boroli – PIEMONTE
Risponde Achille Boroli

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 si è chiuso con un incremento del 35% rispetto all’anno 2020. Un risultato che ci ha gratificato oltre che in termini economici anche a livello d’ immagine e di notorietà del brand”.
Quali sono le attese per il 2022? “L’augurio e le attese sono di rispettare, se non superare, la percentuale di crescita del 2021”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Il progetto per il nuovo anno è quello di investire su persone motivate e giovani che abbiano la passione di consolidare o approcciare questo mondo con tanta determinazione, voglia di conoscere e di scoprire tutti i vari aspetti del mondo vino“.

Cantina Pertinace – PIEMONTE
Risponde Cesare Barbero

Come si è chiuso il 2021? “Il fatturato 2021 è in linea con quello del 2020, anzi in leggero miglioramento, con un +5% rispetto al 2020”.
Quali sono le attese per il 2022? “Abbiamo buoni propositi per il 2022 che, a nostro avviso, sarà un anno di ripartenza. Il nostro obiettivo è l’apertura di nuovi mercati con particolare attenzione al mercato cinese”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “È proprio l’apertura del mercato cinese il progetto che per noi sarà game-changing in questo nuovo anno”.

 

Cantine Toso – PIEMONTE
Risponde Gianfranco Toso

Come si è chiuso il 2021? “La presenza dei nostri prodotti sul canale moderno e tradizionale, ci ha permesso di mantenere un andamento costante nelle vendite. Rispetto all’anno precedente, il 2021 si è chiuso con una crescita del 4%, consolidando i 40 mln di euro di fatturato. Risultato molto incoraggiante, se pensiamo che nei primi sei mesi eravamo indietro rispetto al semestre precedente di almeno il 25%”.
Quali sono le attese per il 2022? “Siamo sempre positivi, pensiamo che a parte l’incognita della pandemia, l’anno prossimo possa darci ottimi risultati. Vediamo crescita sia in Italia che sul mercato estero, che per noi si conferma essere parte consistente del business (pesa circa il 75% sul totale). Notiamo che i nostri prodotti sono sempre più conosciuti ed apprezzati, pensiamo quindi che quest’anno si possano raggiungere traguardi importanti”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Nel 2022 pensiamo di rinnovare le linee degli spumanti, la tendenza dei consumatori è la ricerca di prodotti strutturati con periodi di invecchiamento e/o maturazione più lunghi. Prosecco ed altri spumanti, che definirei leggeri, sono ormai diventati un ingrediente per i cocktail, è quindi necessario proporre al pubblico qualcosa di consono al nuovo gusto del consumatore e alle nuove occasioni di consumo”.

Cantine Volpi – PIEMONTE
Rispondono Carlo e Marco Volpi

Come si è chiuso il 2021 in termini dì risultati? “Fatturato in linea con quello dell’anno scorso. La crescita c’è stata soprattutto su quei prodotti più rappresentativi per l’azienda, come il timorasso Derthona e il Barbera Superiore dei vigneti della Cascina La Zerba di Volpedo e sugli spumanti, novità degli ultimi anni”.
Quali sono le attese per il 2022? “L’incertezza è ancora molto alta e i trend degli ultimi mesi non aiutano ad immaginare un 2022 roseo. Prezzi delle materie prime e dell’energia in continuo forte rialzo, consumi altalenanti con lockdown ad intermittenza ancora presenti in molti stati del mondo. Sarà di sicuro un altro anno complicato”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Sicuramente ottenere la certificazione di sostenibilità EQUALITAS sarà per noi un obiettivo importante per il 2022. Questo andrà a certificare il nostro impegno verso una produzione sostenibile, a partire dai nostri vigneti – già certificati biologici – ed andrà a creare anche nuove opportunità di mercato”.

Domenico Clerico – PIEMONTE
Risponde Oscar Arrivabene

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 si è concluso con un +6%, un segnale positivo considerando il periodo ancora incerto”.
Quali sono le attese per il 2022? “Per quest’anno prevediamo un trend di crescita stabile”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Il 2022 rappresenta il nostro secondo anno nella conversione delle vigne al biologico e sarà l’anno del lancio di un progetto commemorativo a scopo benefico dedicato a Domenico Clerico”.

Elvio Cogno – PIEMONTE
Risponde Valter Fissore

Come si è chiuso il 2021? “Crescita del 3% rispetto al 2020. Tra il 2019 e il 2020 c’era stata una crescita del 20% e, durante l’anno passato, siamo riusciti a consolidare questo incremento”.
Quali sono le attese per il 2022? “Il 2021, apertosi all’insegna dell’incertezza causata dalla pandemia, si è chiuso con risultati positivi che ci permettono di guardare con ottimismo al 2022 e di avere aspettative favorevoli per il nuovo anno”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Durante il 2022 proseguiremo con il lavoro avviato nel 2021 con l’obiettivo di far crescere il brand Elvio Cogno in termini di visibilità e reputazione, concentrandoci sulla comunicazione di quelli che sono i valori aziendali”.

Enrico Serafino – PIEMONTE
Risponde Nico Conta

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 per Enrico Serafino è stato un anno molto positivo. Da un lato abbiamo avuto il vantaggio dell’effetto ‘belle epoque’ ovvero dello scampato pericolo dal Covid19 che ha spinto i consumatori ad affrettare i consumi e ad aumentarli soprattutto in termini qualitativi. Dall’altro la nostra cantina raccoglie i frutti di una serie di progetti che ci hanno impegnato gli ultimi tre anni. Il combinato di queste situazioni ci ha consegnato un +40% rispetto alle vendite del 2019”.
Quali sono le attese per il 2022? “Le nostre aspettative sono ancora positive, con un ottimismo diffuso sia per il mercato interno che per quello estero”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Il 2022 sarà l’anno in cui completeremo l’offerta dei nostri vini da mga. Questi vini dimostreranno ancor di più l’impegno al dettaglio che caratterizza la Enrico Serafino. Per quanto riguarda l’Alta Langa abbiamo già preparato i terreni per la messa a dimora di 4 nuove parcelle che andranno a unirsi alle 56 già controllate dall’azienda. Due di queste verranno piantate in un comune in cui nessuno prima d’ora aveva piantato Alta Langa. Speriamo che questo sia di buon auspicio per noi e per la denominazione tutta”.

Hic et Nunc – PIEMONTE
Risponde Massimo Rosolen

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 di Hic et Nunc è stato caratterizzato da un + 30% in termini di bottiglie vendute, per un totale che supera le 40.000 unità: siamo un’azienda giovane, al netto del profondo impatto del Covid questo risultato ci rende soddisfatti ed orgogliosi”.
Quali sono le attese per il 2022? “Le attese sono positive e abbiamo previsto un +50% in termini di volume di vendite, con l’ipotesi che non ci siano chiusure o misure drastiche di contenimento causa covid”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Stiamo progressivamente implementando le vendite sul canale Ho.Re.Ca. italiano ed estero. Il 2022 sarà un anno importante anche per sviluppare la ricettività in cantina nella nostra struttura Ca’ dell’Ebbro, wine resort in cui vivere un’esperienza di soggiorno unica, tra le vigne del Monferrato”.

Monchiero – PIEMONTE
Risponde Vittorio Monchiero

Come si è chiuso il 2021? “Nonostante le incertezze dovute al Covid e i continui cambi di colore delle regioni, abbiamo registrato un incremento del 30% rispetto al 2019 (Pre-Covid). Sono aumentate molto anche le visite in azienda e gli acquisti da privati. Per quanto riguarda l’Export siamo tornati ai livelli pre-pandemia e abbiamo registrato dati simili al 2019”.
Quali sono le attese per il 2022? “Siamo positivi di poter tornare a viaggiare e incontrare i nostri importatori, visto che manchiamo fisicamente da molto tempo. Dal lato negativo sicuramente dovremo essere pronti ad affrontare e convivere ancora con crisi climatica e pandemica”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Abbiamo diversi progetti che cercheremo di portare avanti nel corso di questo anno, nessuno per ora può essere considerato come la chiave di svolta per la nostra azienda, ma sicuramente ognuno di questi progetti porterà benefici vari”.

Montalbera – PIEMONTE
Risponde Franco Morando

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 è stato un anno particolare, ancora influenzato dalla pandemia. Ciò nonostante, è stato molto “profittevole” sia a valore che a volume, noi abbiamo chiuso con un +15% a valore. La visione di Montalbera è stata quella di fidelizzare sempre più il consumatore al nostro brand, ciò è stato possibile anche grazie alla crescita dei vini autoctoni sui mercati nazionali e internazionali. Veicolare le eccellenze qualitative da noi prodotte su nuovi mercati e segmenti della distribuzione sono stati i valori aggiunti della crescita”.
Quali sono le attese per il 2022? “Il 2022 sarà a mio avviso un ‘anno stellare’, in primis dettato da un’eccellente e unica qualità d’annata dei vini del Monferrato. Continueremo a cercare nuovi sbocchi commerciali e ampliare la nostra distribuzione con “actions” specifiche sul segmento ho.re.ca / super ho.re.ca. Innovazione, studio, ricerca e il lancio di due nuove etichette faranno sicuramente la differenza. La valorizzazione del vitigno autoctono Ruchè di cui siamo leader produttivi sarà sempre trainante per Montalbera con il brand Laccento”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Nessun ‘cambio di gioco’, pandemia permettendo. Conosciamo il mondo perché lo giriamo costantemente con i suoi mercati e le sue dinamiche per questo la nostra filosofia commerciale rimane dettata da pochi skills, ma essenziali: partner eccellenti, distribuzione studiata e mirata con forte selezione, posizionamento consigliato in sell out e tanta presenza sul territorio associata ad una passione infinita”.

Pio Cesare – PIEMONTE
Risponde Federica Boffa Pio

Come si è chiuso il 2021 in termini dì risultati? “Il 2021 è stato un anno molto turbolento, in particolare dopo la prematura scomparsa di mio papà, Pio Boffa. Inoltre, essendo la Pio Cesare un marchio presente principalmente nel mondo dell’alta ristorazione ed esportando in più di 40 paesi, a causa delle numerose chiusure in particolar modo nei mercati asiatici, da sempre molto importanti per noi, le previsioni ad inizio anno non erano le più rosee. Nonostante questo, i clienti si sono dimostrati fedeli, permettendoci di chiudere il 2021 in positivo: + 25% in volumi e +22% in fatturato sul 2020 . Rispetto all’anno record 2019, abbiamo avuto +8 % in volume e fatturato. Quindi di fatto l’aumento dei volumi e del fatturato nel 2021 rispetto al 2020 non ha fatto altro che coprire in realtà le perdite del 2020 rispetto al 2019”.
Quali sono le attese per il 2022? “Purtroppo il futuro non sembra molto roseo, nonostante la chiusura molto positiva del 2021. Il futuro è incerto, non si sa se ci saranno nuove chiusure. Inoltre la maggior parte degli eventi che dovevano svolgersi tra gennaio e marzo sono stati quasi tutti cancellati e ora le maggiori fiere di settore sembrano anche loro annullate. Speriamo che una grande annata in uscita non sia penalizzata un’altra volta (come successe alla favolosa 2016) dal virus”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Nel 2022 dovremo mettere a punto la ricetta per la produzione del nostro nuovo vino bianco, il timorasso, e capire che frutti ha dato il nostro investimento in Alta Langa, sperimentando con il Nebbiolo piantato ad “alte” quote. Inoltre stiamo portando avanti la ristrutturazione della Cascina nel comune di Monforte, in cima alla Vigna Mosconi, dove abbiamo recentemente acquistato 10 ettari. Si tratta del nostro nuovo “sbocco” a livello turistico”.

Villa Sparina – PIEMONTE
Risponde Stefano Moccagatta

Come si è chiuso il 2021? “Abbiamo avuto incremento di +25% di fatturato come azienda agricola, probabilmente grazie anche alla flessibilità del cambio di distribuzione nei mercati esteri, risultato del quale ci riteniamo molto soddisfatti considerata la situazione pandemica che stiamo attraversando”.
Quali sono le attese per il 2022? “Per il 2022 prevediamo un outlook positivo anche considerando il recente premio di European Winery of the Year ricevuto ai Wine Star Awards della prestigiosa rivista americana Wine Enthusiast”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Crediamo fermamente nel concetto “il vino come principio creativo”, motivo per il quale investiremo in progetti all’interno di Villa Sparina Resort per promuovere così l’esperienzialità e far vivere ai nostri clienti tutti gli aspetti di questo affascinante settore”.

Cantine Giorgi – PIEMONTE
Risponde Fabiano Giorgi

Come si è chiuso il 2021? “I risultati del 2021 sono stati assolutamente soddisfacenti, abbiamo chiuso l’anno registrando più del 18% di incremento del fatturato”.
Quali sono le attese per il 2022? “Considerando l’andamento del 2021, prevediamo un outlook positivo anche per l’anno in corso, puntando sempre di più sulla produzione, commercializzazione e immagine del Pinot Nero Metodo Classico, passando dalle attuali 160.000 bottiglie prodotte a 190.000”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Sono sicuramente molti i progetti e gli obiettivi per il 2022, a partire da un’ulteriore conferma del livello qualitativo aziendale e la continua evoluzione e crescita dell’immagine del nostro marchio. Altro grande obiettivo di quest’anno sarà quello di raggiungere una capillarità maggiore sul territorio nazionale, implementando ulteriormente il numero della forza vendite, già forte di 160 unità e la presenza dei nostri vini nelle carte dei locali di eccellenza italiani”.

Italian Wine Brands – LOMBARDIA
Risponde Alessandro Mutinelli

Come si è chiuso il 2021? “Dopo un 2020 di forte crescita, nel 2021 con l’acquisizione di Enoitalia abbiamo di fatto raddoppiato il nostro fatturato, che a livello consolidato dovrebbe essere attorno ai 400 M di Euro. A fine dicembre, infine, abbiamo annunciato una nuova acquisizione, questa volta negli USA, che aggiunge altri circa 30 M $ di fatturato aggregato. Tutto questo ci rende il primo gruppo vinicolo privato italiano per fatturato”.
Quali sono le attese per il 2022? “Ci aspettiamo un andamento positivo del fatturato nel 2022, avendo acquisito un portafoglio ordini consistente. L’inflazione generalizzata, dall’altra parte, probabilmente impatterà sulla capacità di spesa dei consumatori. E questo è un elemento di incertezza”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Abbiamo tanti nuovi progetti, per diversi segmenti di mercato, sia in ambito di e-commerce che di wholesale. La capacità di innovare, di comprendere le esigenze dei clienti, di posizionare i prodotti dove i clienti vogliono acquistare, sono gli elementi che fanno la differenza”.

Mosnel – LOMBARDIA
Risponde Lucia Barzanò

Come si è chiuso il 2021? “Fatturato in crescita del 22 % rispetto al 2019 (non è un errore è proprio rispetto al 2019)”.
Quali sono le attese per il 2022? “Difficilissimo fare pronostici dopo un anno così “sopra le righe”, ci auguriamo di mantenere i numeri del 2021 sull’Italia e potenziare ulteriormente l’export”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Continuare a lavorare sui lunghi affinamenti dei nostri Franciacorta”.

Tenuta Mazzolino – LOMBARDIA
Risponde Francesca Seralvo

Come si è chiuso il 2021? “+20% sul fatturato 2019 avendo noi volutamente omesso il 2020 dalle statistiche”.
Quali sono le attese per il 2022? “Positivo perché nonostante gli aumenti delle materie prime e le difficoltà di reperimento, ci siamo organizzati con largo anticipo e, a parte un po’ di sofferenza iniziale, ci aspettiamo finalmente di lavorare a regime sia in Italia sia all’estero, condizione che manca ormai da due anni”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Io non vedo nulla di veramente game-changing; aspettiamo solo che si possa tornare a fare quello che facciamo da 40 anni dopo un paio di anni di stand-by in cui abbiamo sfruttato una quota bonus di tempo “libero” inaspettata per organizzarci ancora meglio in Italia, con i nostri piccoli ma numerosi (27) importatori e nell’ormai consolidata attività di incoming aziendale”.

Terra Moretti – LOMBARDIA
Risponde Massimo Tuzzi

Come si è chiuso il 2021? “È stato un anno straordinario, abbiamo chiuso al 31 dicembre con un fatturato di 78.5 Mil euro, più 21% sul 2019; più 48% sul 2020, con un Ebitda che segnerà il risultato migliore di sempre. Non potevamo fare meglio in termini di risultati, siamo molto soddisfatti e motivati”.
Quali sono le attese per il 2022? “L’obiettivo 2022 è di consolidare i risultati 2021. Il bilancio preventivo prevede il superamento degli 80 milioni di fatturato. Per il resto sappiamo che le previsioni designano una domanda sempre maggiore. Laddove abbiamo margini di crescita, lavoreremo per soddisfare le richieste dei clienti, ricalibrando la produzione. Per le aziende franciacortine, ove la crescita quantitativa è difficile, ci concentreremo sul posizionamento e sull’offerta nei diversi canali”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Messa a terra di progetti sugli Stati Uniti, la cui fattibilità sarà finalizzata nel 2022. Efficientamento nei processi di gruppo, con la finalità di poter generare più mol. Valorizzazione della superficie vitata: è fondamentale adeguare la viticultura ai cambiamenti del nostro tempo, da quelli climatici a quelli legati alla ricerca. Puntiamo su un’enologia ‘leggera’ a fronte di un’agricoltura sempre più di precisione”.


Cantina Toblino – TRENTINO

Risponde Carlo De Biasi

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 è un anno che ha vissuto fasi alterne, dopo un inizio difficile legato all’emergenza Covid-19 a partire dal mese di giugno abbiamo assistito ad una ripartenza forte con ordini da parte del canale horeca Italia ed estero, spinta che è continuata fino a fine anno. Questo andamento ci ha portato a chiudere l’anno 2021 in maniera più che positiva, registriamo un + 49,7% di fatturato vino in bottiglia sul 2020 ma il dato più interessante è il + 20,3% sul 2019 e +30,9% sul 2018”.
Quali sono le attese per il 2022? “Ci attendiamo un 2022 di conferma degli ottimi risultati ottenuti nel 2021, non sarà facile perché gli incrementi dei costi di vetro, etichette, cartoni impatteranno sul prezzo di vendita ma stiamo ampliando i nostri mercati e dobbiamo consolidare per poi continuare la nostra crescita. Rimane sempre il focus principale la qualità dei nostri vini e l’impegno a una produzione identitaria e rispettosa”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “È ancora fresco il lancio della linea di vini Vent per cui lavoreremo per migliorarne ulteriormente la qualità, ogni anno come in un complesso mosaico cerchiamo di aggiungere le giuste tessere per crescere nella qualità dei nostri vini, tessere che sono frutto di esperienza, conoscenza e passione. Senza svelare molto ma nel corso dell’anno presenteremo una novità spumeggiante”.

Cavit – TRENTINO
Risponde Enrico Zanoni

Come si è chiuso il 2021? “Siamo molto soddisfatti di come si è concluso quest’anno. Il fatturato consolidato del Gruppo Cavit è cresciuto del 29% passando da 209,7 milioni di euro dello scorso esercizio a 271 milioni di euro. Un risultato ottenuto sia per crescita organica che per effetto del consolidamento a 12 mesi delle società di recente acquisizione. Il Gruppo è oggi, infatti, composto dal Consorzio Cavit Sc a cui fanno capo le società Cesarini Sforza SpA, Casa Girelli SpA e GLV Srl (quest’ultima all’80%) acquisite nel dicembre 2019, oltre che la società tedesca Kessler Sekt controllata al 50,1%”.
Quali sono le attese per il 2022? “La strategia che negli anni ci ha consentito di definire la forza della nostra struttura e di consolidare il nostro posizionamento sul mercato, è quella di orientarci a una diversificazione di prodotti, canali e Paesi cogliendo nuove opportunità e difendendo le posizioni raggiunte. Una direzione che porteremo avanti anche nel 2022, tenendo conto della situazione globale attuale, sempre in evoluzione. Come anticipato, siamo estremamente soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2021, ma al contempo siamo consapevoli delle sfide che ci attendono nel 2022 che prospettano uno scenario complesso da diversi punti di vista. L’aumento rilevante dei costi, che spazia dal rincaro sulle materie prime agli incrementi su energia e gas, oltre a causare pressioni sui margini e sulla reddittività dei prodotti, sta generando significative spinte inflattive, con possibili ripercussioni sui consumi”.

Pojer & Sandri – TRENTINO
Risponde Mario Pojer

Come si è chiuso il 2021? “Chiuso il 2021 con i fuochi d’artificio +42,6% rispetto al 2020 e +29,6% rispetto al 2019”.
Quali sono le attese per il 2022? “Per il 2022 grosso punto di domanda”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Prossime novità: uscita sul mercato del primo agresto Verjus (succo acido da uve immature) prodotto da varietà piwi (progetto zero infinito= zero chimica esogena) ingrediente per bibita, condimento o base per cocktail e cucina. Inoltre dalla distilleria 2 nuovi prodotti per gli amanti del full proof, alto grado. Una grappa dalle vinacce del pinot nero (selezione rodel pianezzi) e un brandy artigianale italiano da una cuvee con età media di 20anni”.

San Leonardo – TRENTINO
Risponde Anselmo Guerrieri Gonzaga

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 si è chiuso in maniera straordinaria con una crescita di più del 90%”.
Quali sono le attese per il 2022? “Un outlook estremamente positivo; per scarsità di vino non si potranno replicare i medesimi fatturati raggiunti nel 2021 ma l’ebitda sarà comunque molto positivo”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Lavoreremo alla certificazione di sostenibilità oltre a quelle già ottenute di azienda agricola Biologica e Friends of Biodiversity, entrambe ottenute nel 2018”.

Villa Corniole – TRENTINO
Risponde Maddalena Nardin
Come si è chiuso il 2021? “Abbiamo segnato una crescita del 20% a valore, un incremento ancora più soddisfacente se consideriamo le chiusure causa Covid. Molto interessanti le performance di e-commerce e punto vendita, che rappresentano il 15% del fatturato e sono cresciute del 30%. In crescita anche l’estero, passato dal 30 al 40%. Le bolle sono in incremento, anche se in valore assoluto pesano ancora di più i vini fermi”.
Quali sono le attese per il 2022? “L’obiettivo è mantenere gli ottimi risultati del 2021, incrementando di un ulteriore 10-15%. Punteremo soprattutto sui nostri Trentodoc Salísa, a cui presto si aggiungerà una terza referenza. Grandi aspettative per la nuova annata della novità, il Pinot Nero Sagum, che ha ricevuto apprezzamenti dalla stampa e dalla ristorazione”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Nell’anno del ventennale puntiamo a implementare vigneti e incrementare l’estero, per cui saremo presenti a Prowein e Vinitaly. Lavoreremo per ampliare la nostra presenza sull’online e sui social, strategica per raggiungere nuovi pubblici e mercati e per stimolare le visite in cantina, in costante aumento”.


Cantina Bolzano – ALTO ADIGE
Risponde Klaus Sparer

Come si è chiuso il 2021? “Con la riapertura dei settori ristorativi e con un turismo meno titubante, il 2021, in particolare dal mese di agosto ha fatto registrare un incremento delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2020 pari a circa il 10%. Tale crescita coinvolge più o meno nella stessa misura i diversi mercati: horeca, gdo, export”.
Quali sono le attese per il 2022? “Nonostante la precarietà dettata dalle contingenze pandemiche siamo spinti da un cauto ottimismo ad ipotizzare un mantenimento del trend di crescita registrato nell’ultimo quadrimestre 2021 in una forbice compresa tra 8 e 14%”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Attenzione particolare all´ambiente, in collaborazione anche con l´Ökoinstitut in relazione alla viticoltura ecosostenibile unita ai processi di lavorazione che vanno ad aggiungersi alla certificazione “casa clima wine” già ottenuta con la nuova struttura”.

Cantina Kaltern – ALTO ADIGE
Risponde Andrea Moser

Come si è chiuso il 2021? “Inteso come anno solare, si è chiuso in maniera molto positiva. Partito con moltissime incertezze dovute alla pandemia e all’insicurezza sulle aperture di ristoranti ed enoteche (che sono il nostro mercato target) si è poi sviluppato in maniera costante e in positiva salita da maggio/giugno in poi, diventando da agosto a dicembre l´annata con il fatturato più alto di sempre, facendo segnare un +5,35% rispetto all´anno 2019 (considerato normale per l´assenza o quasi del Covid) ed un +25,72% rispetto al 2020”.
Quali sono le attese del 2022? “Sono segnate ancora da una certa insicurezza dovuta alle reazioni del mercato alle nuove restrizioni e inoltre alla contingente situazione economica. L’iniezione di capitale da parte dell’Europa che ha stimolato il mercato arriverà a conclusione. C’è da dire che la percezione attuale è molto ottimistica, ma rimane sempre lo spettro dello scoppio di una “bolla di felicità” provocata da un inverno passato “quasi” normalmente dopo due chiusure pressoché totali. Quindi l’effetto “luce in fondo al tunnel” potrebbe essere positivo ma da prendere con la dovuta cautela”.
Quale nuovo progetto per il 2022? “L’obiettivo 2022 è quello di uscire dai mercati consolidati verso nuovi orizzonti ed aumentare la percezione qualitativa del nostro marchio, Cantina Kaltern. Il nostro mercato è infatti ‘troppo’ legato all’Alto Adige e all’Italia, saturati da innumerevoli prodotti di qualità. Abbiamo preparato tutti i trampolini necessari al nostro sviluppo in nuovi paesi ed aspettiamo anche la possibilità di poterci muovere in maniera fisica per dare una bella ‘spallata’ in questo senso”.

Cantina Kurtatsch – ALTO ADIGE
Risponde Andreas Kofler

Come si è chiuso il 2021? “Abbiamo chiuso l’anno finanziario 2020/21 con un aumento molto positivo dell’11% e negli ultimi 4 mesi abbiamo visto un ulteriore aumento del 30%. Questi risultati positivi, visibili in quasi tutti i mercati, superano le nostre aspettative”.
Quali sono le attese per il 2022? “Siamo molto positivi per il 2022, ma consapevoli che ci sarà una stagione invernale debole nell’importante mercato nazionale. Soprattutto nell’ export, i segnali sono molto positivi e contiamo molto su questo mercato. Tuttavia, l’inflazione e il progresso della pandemia rimarranno certamente delle incertezze anche nel 2022”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Negli ultimi anni abbiamo concentrato la nostra azienda e la nostra filosofia sulla produzione di vini terroir che riflettono le nostre zone uniche. Ora siamo curiosi dei prossimi sviluppi a livello generale: se l’introduzione delle future menzioni geografiche aggiuntive (mga) nella Doc Alto Adige sarà approvata dal Ministero, il lavoro che abbiamo fatto finora sarà confermato anche a livello giuridico”.

Cantina Tramin – ALTO ADIGE
Risponde Wolfgang Klotz

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 è stato un anno positivo, dove la crescita rispetto al 2020 si è attestata sul +30%. Rispetto al 2019 abbiamo avuto un balzo in avanti in termini di mercato estero del +35% e in Italia del +10%. Per quanto riguarda i vitigni il più performante è stato lo chardonnay, seguito dal gewürztraminer”.
Quali sono le attese per il 2022? “L’attesa per il 2022 è sicuramente positiva in termini di qualità dei vini. Tuttavia saremo limitati dalla quantità inferiore di prodotto, dovuta alla scarsità della vendemmia”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Negli ultimi anni stiamo esplorando le grandi potenzialità dello chardonnay di montagna: proseguiremo il percorso di crescita di volumi di Glarea Chardonnay, l’ultimo nato, e nella distribuzione di Troy Chardonnay Riserva. L’argomento principale dell’anno sarà, dopo un anno di assenza, l’uscita di Epokale 2015”.

Cantina Valle Isarco – ALTO ADIGE
Risponde Armin Gratl

Come si è chiuso il 2021? “Abbiamo chiuso l’anno con un +23% in confronto all’anno 2020 e un +5% in confronto all’anno record 2019: un risultato molto soddisfacente”.
Quali sono le attese per il 2022? “È presto per fare delle previsioni, ma visto l’andamento degli ultimi mesi siamo molto fiduciosi e speriamo di chiudere l’anno con un fatturato maggiore di quello del 2021, forse anche con un incremento percentuale a 2 cifre”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Quest’anno potremo presentare due nuovi vini a cui stiamo lavorando da tempo: un blend in barrique e un monovarietale affinato in botte di granito. Continueremo il lavoro di posizionamento della nostra linea Aristos nella gastronomia medio/alta, passando anche attraverso la promozione del territorio”.

Nals Margreid – ALTO ADIGE
Risponde Gottfried Pollinger

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 si è chiuso in maniera assolutamente positiva per Nals Margreid, che vede un aumento del fatturato con una percentuale a doppia cifra che ci lascia molto soddisfatti”.
Quali sono le attese per il 2022? “Ci auguriamo che il 2022 prosegua bene: i consumatori, di cui moltissimi internazionali, ricercano i nostri prodotti perché in essi riconoscono l’autenticità dell’Alto Adige, ci aspettiamo di conseguenza un mantenimento di questa tendenza e possibilmente un ulteriore miglioramento”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Qualità e innovazione, queste le parole chiave del nostro 2022. Ci interessa innovare ed eccellere in ogni fase della lavorazione, partendo dal vigneto, passando per la vinificazione e concludendo con le vendite sul mercato. Abbiamo poi in serbo alcuni nuovi prodotti la cui uscita è prevista proprio per il 2022”.

Tenuta J. Hofstätter – ALTO ADIGE
Risponde Martin Foradori Hofstätter

Come si è chiuso il 2021? “Le vendite nel corso del 2021 ci hanno sorpreso e l’horeca a giugno, luglio, agosto e settembre ha raggiunto picchi di vendita mai raggiunti fino ad ora, oltrepassando qualsiasi nostra aspettativa anche per le nostre bollicine senza alcol, presenti sul mercato italiano con il marchio Dr. Fischer Selection. Le vendite hanno superato ogni aspettativa, anche se il mercato nazionale è stato un po’ titubante”.
Quali sono le attese per il 2022? “Dopo la prima produzione di 21mila bottiglie di Steinbock Alcohol Free Sparkling, ad oggi abbiamo aggiunto altre tre produzioni. I volumi in futuro aumenteranno, poiché mercati come Stati Uniti, UK, Russia, Giappone stanno partendo solo ora. Sicuramente con il 2022 e l’apertura delle grandi fiere ci sarà la possibilità di presentare questo prodotto a molti operatori”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Per il 2022 abbiamo in mente di lanciare anche un bianco fermo, senza Alcol, a base di riesling della Mosella”.

Tenuta Kornell – ALTO ADIGE
Risponde Florian Brigl

Come si è chiuso il 2021? “Oltre le aspettative, sia in termini economici (parliamo di una crescita di ca. il 10% del fatturato annuale) grazie ai tanti clienti storici dell’azienda che ci hanno dato il loro supporto, e grazie alla splendida annata 2021 che abbiamo potuto portare in cantina”.
Quali sono le attese per il 2022? “Le aspettative per quest’anno sono molto alte perché abbiamo avuto un ottimo feedback da parte dei clienti che rispecchia l’incremento in termini qualitativi del lavoro svolto soprattutto nei vigneti negli ultimi anni. Inoltre, siamo davvero molto soddisfatti per l’annata che si trova attualmente in cantina”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “È difficile parlare di un unico progetto: abbiamo investito tanto tempo nella comunicazione e nelle pubbliche relazioni, nei social media e in generale nel marketing, abbiamo intensificato il contatto con i clienti, in modo da poter sopperire agli eventi disdetti. Infine, abbiamo fatto importanti investimenti in vigna e in cantina, come già anticipato”.

Bellenda – VENETO
Risponde Umberto Cosmo

Come si è chiuso il 2021 in termini di risultati? “Il 2021 si è chiuso con una crescita del 33% rispetto al 2020, e circa il 5% in più rispetto al 2019”.
Quali sono le attese per il 2022? “Riteniamo probabile una ulteriore crescita, specialmente sul mercato asiatico”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Continueremo a investire sul nostro progetto di Valdobbiadene Prosecco superiore Metodo Classico che si sta dimostrando sempre più qualificante per l’immagine dell’azienda e per la sua crescita commerciale nel segmento alto del mercato”.

Bortolomiol – VENETO
Risponde Elvira Bortolomiol

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 si è chiuso con dei risultati che hanno superato di molto le aspettative e le previsioni fatte a inizio anno. Abbiamo superato abbondantemente i 14 milioni di fatturato, chiudendo l’anno con un +19.20% di crescita rispetto all’anno precedente”.
Quali sono le attese per il 2022? “L’attesa ambiziosa per il 2022 è quella di riuscire a riconfermare la crescita, sia relativamente ai risultati del 2021, sia al posizionamento di prodotto, altro asset commerciale strategico, oltre che ad una maggiore diffusione nei mercati internazionali rilevanti”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Il progetto chiave per l’anno che ci attende è sicuramente riferito alla sfera della sostenibilità. Nel 2018 abbiamo iniziato un percorso con Indaco2 – Spin off dell’Università di Siena sull’analisi del Life Cycle Assesstment e della Carboon Footprint per arrivare nel 2021 ad ottenere la prima Certificazione Ambientale di Prodotto (EPD) con il nostro Ius Naturae Biologico Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Quest’anno ci affacceremo ad un progetto ancora più ampio, che ha come obiettivo la certificazione dell’intera cantina”.

Brigaldara – VENETO
Risponde Antonio Cesari

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 si è chiuso particolarmente bene per noi con un +20% sul 2020 e +15% sul 2019. Un dato particolarmente rilevante è quello del punto vendita aziendale che ha visto un incremento di oltre 30% sul punto vendita dal 2020”.
Quali sono le attese per il 2022? “Positive, stiamo programmando un aumento dei prezzi a causa dell’aumento globale dei prezzi dei fornitori sul mercato e su questo si incentreranno le discussioni con i clienti e le analisi del prossimo anno”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Sicuramente l’agriturismo che apriremo a Case Vecie, prima nostra esperienza in questo campo”.

Ca’ di Rajo – VENETO
Risponde Simone Cecchetto
Come si è chiuso il 2021? “Nel 2021 abbiamo registrato un incremento del 40% dei ricavi rispetto al 2020 per le nostre aziende di famiglia”.
Quali sono le attese per il 2022? “Le aspettative per il 2022 sono buone e l’outlook è positivo. Prevediamo di confermare i ricavi dell’ultimo anno con un leggero aumento del fatturato”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “All’orizzonte si profila per noi un importante progetto nel territorio friulano, ma non possiamo anticipare di più”.


Cantina Pizzolato – VENETO

Risponde Sabrina Rodelli

Come si è chiuso il 2021? “La Cantina Pizzolato SRL ha confermato il trend positivo degli ultimi 5 anni con un aumento del 24% che porta l’azienda ad una produzione di più di 9 ml di bottiglie tutte certificate biologico. Un settore quello del vino biologico che sembra essere un trend consolidato specialmente in alcuni mercati come quello americano dove la scelta di consumare organic wine è sempre più privilegiata”.
Quali sono le attese per il 2022? “Riteniamo che il 2022 sarà in primis l’anno del consolidamento ma anche l’anno delle opportunità che concretizzerà alcuni progetti di distribuzione del nostro vino in alcuni nuovi mercati con partner affidabili”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Indubbiamente dobbiamo il nostro successo alla fiducia e alla volontà dei nostri clienti che hanno creduto nei nostri prodotti e che hanno avuto in alcuni casi la forza di resistere alle difficoltà del periodo. Nell’incertezza di poter partecipare alle fiere di settore più prestigiose di settore, nel mese di maggio organizzeremo un evento speciale proprio per loro, una reunion che oltre a darci finalmente la possibilità di ricontrare i buyer e di presentare le novità degli ultimi anni, avrà finalmente lo scopo di creare un nuovo ricordo condiviso che è all’origine nonché scopo principale del vino”.

Carpenè Malvolti – VENETO
Risponde Domenico Scimone

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 ha fatto registrare una crescita totale del 10% seppur con dinamiche e performance differenti nei vari canali distributivi. Segnali incoraggianti li abbiamo avuti con il recupero di volumi sul canale horeca – che nel periodo di piena pandemia era stato fortemente penalizzato dalle chiusure; i risultati più significativi li abbiamo invece registrati sul canale gdo di tutti i Mercati dove si sono avuti incrementi a due cifre”.
Quali sono le attese per il 2022? “Al netto di eventi scongiurati straordinari legati all’evoluzione del Covid, le aspettative sono positive. La pandemia ha indotto un cambiamento nelle modalità di consumo e per i primi sei mesi dell’anno prevediamo che il consumatore continuerà a servirsi ancora del canale moderno. Ed inoltre, nonostante la forte deriva inflattiva, il 2022 dovrebbe essere un anno di ulteriore ripresa e crescita su tutti i canali e mercati”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “La nostra strategia, che ha come presupposto assoluto la creazione di valore – peraltro riconfermata anche in tempo di Covid – è sempre più orientata verso prodotti Super Premium e su questa orizzonte continuerà ad evolversi e a consolidarsi”.

Casa Paladin – VENETO
Risponde Francesca Paladin

Come si è chiuso il 2021? “L’annata 2021 si è chiusa con una vendita di 2 milioni e mezzo bottiglie per un valore di 10.6 M, questo rappresenta un risultato molto positivo per l’azienda, con un incremento percentuale delle quantità di + 25,63% sul 2020 e + 7% sul 2019, a valore + 32% sul 2020 e + 11% sul 2019. Visto l’andamento dell’anno e la pandemia che ancora affligge in maniera persistente le vendite e tutto il settore horeca possiamo considerare questi risultati più che positivi”.
Quali sono le attese per il 2022? “Per il 2022 contiamo di continuare a crescere seguendo il trend di quest’anno, focalizzandoci nella crescita sia in Italia che nei mercati esteri. Ovviamente il risultato dipende molto anche da quello che sarà l’andamento della pandemia, speriamo di poter riprendere a viaggiare, affiancare i nostri clienti, partecipare a fiere e speriamo vivamente di lasciarci la pandemia alle spalle”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Nel 2022 festeggiamo i 60 anni di Casa Paladin quindi sarà sicuramente un anno molto importante, denso di valore per noi e abbiamo già pianificato diverse attività. Tra i progetti più importanti che poteremo avanti c’è Il Tempo della Vite, il parco e laboratorio a cielo aperto che racconta la vite e l’esperienza del vignaiolo dal passato al futuro”.

Cielo e Terra / gruppo Collis – VENETO
Risponde Pierpaolo Cielo

Come si è chiuso il 2021? “Fatturato +17% circa, raggiungendo quota 57 milioni, superando anche il 2019 grazie soprattutto alla forte ripresa dell’estero, che ha registrato un +24%”.
Quali sono le attese per il 2022? “Positive sempre, ma i primi tre mesi potranno essere lenti a causa pandemia e poi gli aumenti delle materie prime potranno comprimere molto margini”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Il lancio di Maia nel canale horeca, una bollicina alternativa”.

Ferro13 – VENETO
Risponde Alberto Buratto

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 é stato l’anno della ripresa, complice una maggiore gestione a livello globale dell’emergenza molti paesi hanno ripreso i consumi regolari attestandoci nuovamente sul trend pre pandemia, il canale B2C ha confermato il trend positivo dell’anno scorso (+148%) segnando un +98%”.
Quali sono le attese per il 2022? “Il 2022 la speranza é che si ritorni finalmente ad una normalità dopo anni particolarmente intensi; agli eventi in presenza e, soprattutto a viaggiare in tutto il mondo per tornare ad incontrare i nostri clienti”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Stiamo lavorando su diversi fronti, tra nuovi prodotti e ad alcune limited edition; non possiamo rivelare troppo ma non possiamo prescindere da come andrà il periodo che stiamo vivendo”.

Follador Prosecco – VENETO
Risponde Cristina Follador

Come si è chiuso il 2021? “Nonostante la situazione particolarmente difficile abbiamo registrato un +20% di fatturato”.
Quali sono le attese per il 2022? “A causa di un aumento generalizzato dei costi avrà probabilmente luogo una contrazione nelle vendite nei prossimi mesi, ci auguriamo che la categoria del Prosecco possa in ogni caso sostenere il contraccolpo dovuto al rincaro prezzi, mai così significativo come quest’anno”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Guardiamo al futuro con il lancio di un nuovo DOCG Valdobbiadene, che ha l’obiettivo di raggiungere un pubblico ancor più giovane (20-30 anni). Vogliamo infatti contribuire a diffondere la cultura dell’eccellenza vitivinicola italiana a tutte le fasce della popolazione, offrendo una soluzione che non tralascia la massima qualità”.

Gruppo Italiano Vini – VENETO
Risponde Roberta Corrà

Come si è chiuso il 2021? “Sono molto soddisfatta di come abbiamo chiuso il 2021. Il nostro fatturato ha registrato un aumento del 10% e questo miglioramento si è registrato anche nel risultato d’esercizio finale”.
Quali sono le attese per il 2022? “Il 2022 si preannuncia un anno molto impegnativo. L’aumento dei prezzi delle materie prime, dei materiali accessori e dei costi di stabilimento saranno sicuramente una sfida. Se la situazione attuale migliorerà, sia in Italia che all’estero, ritengo che saremo in grado di affrontare i costi maggiori non intaccando il fatturato e mi auguro di poter chiudere anche in 2022 con segno positivo”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Da un lato assisteremo al lancio del progetto Vigne di Montagna della cantina Nino Negri con un importante nuovo concept di comunicazione. Rapitalà, la nostra cantina siciliana, sarà protagonista di un importante operazione di rilancio che interesserà on e off Trade. Infine il marchio Bolla, continuerà il proprio percorso di valorizzazione a livello mondiale come marchio Global del nostro Gruppo. Per ciascuno di questi marchi prevediamo un importante piano di comunicazione a supporto”.

Il Filare – VENETO
Risponde Stefano Sutto

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 ci ha mostrato dei segnali positivi, con una crescita del 30% rispetto al 2020, che è stato un anno davvero avverso per attività come la nostra. Questo dato ci porta a sperare di poter tornare presto a una situazione quantomeno vicina alla normalità a cui eravamo abituati fino al 2019, prima del dilagare della pandemia”.
Quali sono le attese per il 2022? “Vista l’attuale situazione, ci risulta davvero difficile fare dei piani concreti per il 2022. Al momento c’è sicuramente l’intenzione di mantenere i numeri che siamo riusciti a raggiungere con una piccola ripresa nel 2021, e possibilmente aumentare sia il fatturato sia la forza del nostro brand. D’altra parte siamo ben consapevoli che il ritorno alla normalità si prospetta come un processo lento, che vedrà l’alternarsi di fasi più o meno favorevoli”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Nel 2022 daremo il via a una collaborazione con l’Università Iuav di Venezia per proporre agli studenti di architettura un bando per la creazione di un progetto che preveda il recupero di un edificio, e dell’area circostante, situato a Noventa di Piave. Sarà l’occasione per dare spazio a menti giovani e creative, che ci aiuteranno a promuovere e rinnovare il nostro territorio”.

Inama – VENETO
Risponde Alessio Inama

Come si è chiuso il 2021? “Si è chiuso estremamente bene, con una crescita delle vendite del 29%, che ci ha portato ad avere molti prodotti esauriti prima dei 12 mesi. L’Italia, il nostro primo mercato, ha performato particolarmente, con una crescita del +34%. Questo significa che, nonostante la ristorazione singhiozzante, il pubblico ha cercato e bevuto i nostri vini attraverso tutti i canali disponibili. Certamente il settore delle enoteche è tornato ad essere molto forte, un settore in cui continuiamo a credere molto, perché pone ancora il rapporto umano al centro dell’acquisto, con la possibilità di raccontare e consigliare un prodotto anziché un altro. In generale quasi tutto il mondo ha performato molto bene, tranne alcuni paesi che hanno visto misure molto severe, tipo Giappone o Tailandia”.
Quali sono le attese per il 2022? “Cerchiamo di tenere i piedi per terra. Il mercato potrebbe contrarsi a causa degli aumenti di prezzo che tutti noi produttori siamo costretti portare avanti. L’obiettivo primario è riuscire a replicare il fatturato di questo anno, se riusciremo a fare meglio ne saremo felici”.
Un nuovo progetto game-changing nel 2022? “Siamo in fase di rilascio di alcuni vini che cambiano stile, frutto di un lungo percorso di studio, investimenti e miglioramenti. Poniamo sempre il vino al centro del nostro progetto, e speriamo che il palato dei consumatori confermerà le nostre sensazioni. La comunicazione del lavoro che c’è dietro è poi fondamentale. Abbiamo strumenti fantastici che ci permettono di spiegare il nostro mestiere e i nostri progetti direttamente agli appassionati: sviluppare l’audience e la consapevolezza è il miglior modo per aumentare la percezione del brand”.

La Collina dei Ciliegi – VENETO
Risponde Massimo Gianolli

Come si è chiuso il 2021? “Con un incremento del fatturato maggiore del 100% rispetto al 2020 che invece aveva chiuso con segno negativo rispetto all’esercizio precedente. Particolare significato positivo ha avuto l’evoluzione del trend del mercato italiano, nell’ordine: en primeur, regalistica aziende, persone fisiche e horeca hanno registrato tutti incrementi a doppia/tripla cifra. Ottimi risultati si riscontrano anche sui mercati esteri”.
Quali sono le attese per il 2022? “Per il 2022 è previsto un ulteriore incremento del fatturato del 50% figlio dei risultati del 2021 e dell’affievolirsi degli effetti negativi legati alla pandemia che hanno colpito la nostra azienda in particolare nell’esercizio 2020”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Il progetto Supervalpantena: dalla vendemmia 2021 arriveranno finalmente sul mercato i frutti del progetto più innovativo della nostra storia. Dai prossimi mesi gli amici de La Collina dei Ciliegi potranno godere in esclusiva delle prime degustazioni derivanti dalle micro-vinificazioni dei nostri grandi cru rossi e bianchi”.

La Farra – VENETO
Risponde Innocente Nardi

Come si è chiuso il 2021? “Con un incremento del fatturato del 18% sul 2019 mentre i volumi sono aumentati del 15%. Faccio riferimento al periodo pre-Covid poiché non ritengo significativo il confronto con il 2020 per le vicende legate al lockdown. Abbiamo incrementato la presenza del Valdobbiadene Prosecco Superiore docg e Prosecco doc Rosé La Farra sia nel mercato italiano che in diversi paesi esteri, consolidando la quota export al 72% mentre quella nazionale si attesta al 28%”.
Quali sono le attese per il 2022? “Attribuisco al 2022 un outlook positivo anche se sono consapevole che l’aumento dei costi di produzione, sia delle uve dell’ultima annata che dei prezzi dei materiali di confezionamento (vetro, tappi, capsule, energia elettrica ecc.), farà certamente emergere nel corso dell’anno alcune difficoltà commerciali”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Sono convinto che nei momenti difficili come quello attuale sia importante mantenere la barra dritta sui valori della nostra azienda: qualità dei prodotti, sostenibilità ambientale e sociale. Riteniamo fondamentale consolidare anche il progetto volto a dare l’opportunità ai nostri partner commerciali ed ai consumatori finali di visitare e vivere i luoghi ove produciamo le nostre uve, ovvero le colline di Conegliano Valdobbiadene”.

Le Colture – VENETO
Risponde Alberto Ruggeri

Come si è chiuso il 2021? “Possiamo dire che il 2021 è stato un anno di ripresa che, dopo la difficile parentesi del 2020, ci ha riportati sui livelli del 2019. In particolare grazie all’attivazione di due nuovi importatori esteri abbiamo chiuso l’anno con una produzione che si attesa sulle 645 mila bottiglie, registrando quindi un calo di produzione contenuto intorno al -15%”.
Quali sono le attese per il 2022? “Siamo sicuramente fiduciosi. Ci auguriamo che la crisi legata alla pandemia non comprometta le attività produttive e consenta invece una progressiva ripresa delle relazioni e dei contatti sia sul fronte interno che rispetto alla possibilità di incontrare personalmente i nostri clienti e importatori all’estero”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Vogliamo impegnarci ad ampliare l’offerta ricettiva affinché winelover e addetti al settore abbiano modo di trascorre delle esperienze nel nostro territorio, comprendendo che il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg è ancora oggi attenzione, cura al dettaglio, lavoro certosino di famiglie del vino che vivono questa attività con reale passione e autentico coinvolgimento”.

Le Tenute del Leone Alato / Genagricola – VENETO
Risponde Francesco Domini

Come si è chiuso il 2021? “Nel 2021 le aziende del Gruppo hanno riscosso un importante apprezzamento sul canale horeca, con una crescita del 31% in valore – risultato in linea alle aspettative, in particolare sui mercati esteri. Possibile grazie ai vini di fascia alta di Costa Arènte in Valpantena e Torre Rosazza nei Colli Orientali del Friuli, oltre che dal traino del nostro Prosecco a marchio V8+”.
Quali sono le attese per il 2022? “Al netto di altri rallentamenti dovuti alla pandemia, ci aspettiamo un ulteriore balzo in avanti nel 2022, forti di un elevato potenziale di crescita sui mercati internazionali; al momento utilizziamo infatti solo il 50% della capacità produttiva dei 780 ettari di proprietà. Ci struttureremo maggiormente anche sul canale gdo, con le proposte di Tenuta Sant’Anna”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Stiamo concentrando l’attenzione sullo sviluppo delle attività enoturistiche nelle tenute Costa Arènte in Valpantena e Torre Rosazza a Manzano del Friuli. Stiamo strutturando in maniera articolata una rete di partnerships distributive con produttori delle zone in cui non siamo presenti con le nostre aziende di proprietà, con l’obiettivo di differenziare ed ampliare il ventaglio delle etichette”.

Maculan – VENETO
Risponde Angela Maculan

Come si è chiuso il 2021? “Per Maculan, il 2021 è stato un anno positivo con una crescita del +18% rispetto al 2019. Confermiamo la nostra attenzione verso il mercato italiano che ad oggi rappresenta i quasi 2/3 del fatturato aziendale. Dopo un 2020 sfidante, il 2021 segna la ripartenza dei mercati esteri, ritornati sui numeri pre-pandemici”.
Quali sono le attese per il 2022? “Per il 2022 puntiamo a superare i numeri ottenuti nel 2021, prevedendo un andamento stabile e positivo”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Risale ad alcuni anni fa la nostra scelta di dedicare alcuni ettari ai vitigni PIWI e, proprio nella seconda metà del 2022, presenteremo sul mercato i vini ottenuti da queste uve resistenti alle malattie fungine e attente all’ambiente. Un importante passo avanti verso la gestione sostenibile del vigneto”.

Maeli – VENETO
Risponde Elisa Dilavanzo

Come si è chiuso il 2021? “È stato un anno super positivo, che ha visto un incremento del fatturato italiano (+23%) ed estero (+34%). Ma si sono rivelate provvidenziali soprattutto le attività di accoglienza enoturismo e ospitalità, che hanno portato a quadruplicare il fatturato generato da attività come degustazioni, accoglienza ed ospitalità”.
Quali sono le attese per il 2022? “Il 2022 per noi è l’anno del cambiamento. Dopo aver acquisito 11 ettari di vigneto e 20 di bosco, che facevano originariamente parte della nostra tenuta, ci stiamo trasferendo in una nuova sede più grande, da dove si gode una vista meravigliosa sulla dorsale vulcanica più antica dei Colli Euganei. Il progetto è di continuare a sviluppare le attività di degustazione, accoglienza e tutto quanto è collegato all’ enoturismo e far vivere la cantina 365 giorni l’anno”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Il progetto Maelistappalarte in particolare, che ha posto al centro dell’attenzione la degustazione del Vino all’interno delle performance di artisti, musicisti, attori e scrittori che si sono esibiti nel giardino davanti alla cantina, ha richiamato gente da tutto il Veneto“.

Masi Agricola – VENETO
Risponde Federico Girotto

Come si è chiuso il 2021? “Nonostante la ristorazione chiusa o limitata causa Covid e il lavoro a scartamento ridotto del duty free, nei primi nove mesi 2021 i ricavi si sono attestati a 45,5 milioni di euro, in crescita del 28% sul 2020 e in linea con il 2019. Abbiamo conseguito un Ebitda consolidato di circa 8 milioni, più che raddoppiato rispetto all’anno precedente e migliore anche rispetto al pre-Covid: un buon risultato. Masi Agricola apre il 2022 forte di riconoscimenti del 2021. Parallelamente il titolo, quotato all’Euronext Growth Milan, ha registrato un incremento del 55% circa sul gennaio dell’anno precedente”.
Quali sono le attese per il 2022? “Osserviamo una persistente ed elevata imprevedibilità, accompagnata però da un’attitudine degli operatori nei mercati ritornata moderatamente positiva nei confronti del medio termine, nonostante la quarta ondata della pandemia in corso. Nel generale clima di incertezza che riguarda tanti settori merceologici stiamo riscontrando incrementi, attuali o prospettici, del costo delle materie prime e di alcuni costi operativi”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Continueremo a lavorare sui nostri pilastri strategici: crescita organica del business più tradizionale unita a quella per linee esterne, oltre alla Masi Wine Experience. Rispetto alla volontà di dare differenti significati di brand, è in edificazione il nuovo Masi Operations and Visitor Center in Valpolicella, una struttura di immagine, di comunicazione e di contatto con il consumatore finale, che celebrerà i 250 anni della storia parallela di Masi e della famiglia Boscaini: 1772-2022”.

Masottina – VENETO
Risponde Federico Dal Bianco

Come si è chiuso il 2021? “La chiusura è stata positiva. Siamo tornati a un fatturato superiore ai 35 mln di euro come nel 2019. Un ottimo risultato in piena pandemia, considerando che l’anno fiscale per le nostre aziende si chiude al 31 luglio e che quindi non ha beneficiato dell’ulteriore spinta delle vendite di fine anno. I risultati del 2021 ci hanno dato ragione e ancora una volta il mercato italiano è stato premiante dal punto di vista qualitativo. A livello internazionale si registra un trend positivo, in linea con i risultati raggiunti dal fenomeno Prosecco negli ultimi anni”.
Quali sono le attese per il 2022? “L’outlook ci attendiamo sia riconfermi positivo, soprattutto per consolidare e sviluppare il nostro posizionamento sul mercato. Sebbene il 2022 si apra con tutte le incertezze dovute alla quarta ondata Covid e all’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, si apre per noi anche con l’importante riconoscimento di Wine of The Year Decanter”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Ci sarà un ulteriore sviluppo delle attività e della comunicazione volte alla valorizzazione della collezione R.D.O. Stiamo studiando un progetto rivolto al canale horeca, dedicato alla promozione della longevità questi vini, ancora poco conosciuta. Questo progetto vedrà una declinazione destinata al consumatore finale grazie alla creazione di un club dedicato”.

Monte del Frà – VENETO
Risponde Marica Bonomo

Come si è chiuso il 2021? “Il fatturato 2021 è aumentato sull’annata 2020 del 22%, mentre 2021 su 2019 del 5%”.
Quali sono le attese per il 2022? “Le previsioni del 2022 sono in linea con l’anno appena concluso. Il mercato pandemico ha portato nell’annata 2021 a cali sensibili nei primi tre mesi dell’anno e a un’esplosione delle vendite da aprile in poi. Il cambiamento che si è notato è che, se nel 2020 vi era stato un aumento dei vini del quotidiano, nella pandemia del 2021 il consumatore ha preferito bere vini di fascia medio alta. Monte del Frà lavora solo con l’horeca in Italia e in 64 Paesi nel mondo, e la diversificazione del rischio, operando con diversi mercati e implementandone di nuovi, ha portato a un aumento delle vendite. Per il futuro l’unica incognita sarà quella di capire come il consumatore finale assorbirà gli aumenti che l’inflazione e i rincari hanno portato sul prodotto finale”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Incrementare i mercati internazionali e completare la ristrutturazione aziendale, che porta a un’ottimizzazione dei tempi, sarà un supporto agli esercizi di trasformazione a cui stiamo assistendo. Abbiamo inserito da poco una nuova linea di imbottigliamento più veloce. A breve prenderanno forma nuovi spazi di stoccaggio e una nuova cantina sperimentale che ci permetterà di poter concentrare le energie sulla ricerca e maggiore espressione territoriale nelle Doc che produciamo. Alta qualità, identità territoriale ed efficienza produttiva saranno le chiavi con cui ci approcceremo al nuovo anno”.

Montelvini – VENETO
Risponde Alberto Serena

Come si è chiuso il 2021 ? “Il 2021 è stato un anno positivo, andando ben oltre le aspettative. Infatti il fatturato 2021 ha superato quello del 2019, che rappresentava il nostro anno target per record di performance di vendite. Abbiamo lanciato alcuni nuovi prodotti quali FM333 Asolo Prosecco Superiore Docg Brut Millesimato, primo cru della denominazione Asolo Prosecco, e il Rosé Serenitatis che ci hanno dato molte soddisfazioni dal punto di vista qualitativo e il mercato ne ha riconosciuto il valore aggiunto”.
Quali sono le attese per il 2022? “Ci aspettiamo un anno altrettanto soddisfacente, in particolare nel mercato estero, dove ci presentiamo con obiettivi ambiziosi per consolidare la nostra presenza soprattutto in Russia e America. Inoltre abbiamo voluto rinnovare completamente la linea Plumage dedicata alla gdo per supportare la nostra strategia multicanale”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Da sempre, nel DNA di Montelvini, è presente un forte senso di responsabilità sociale, ambientale ed economica e questo ha portato l’azienda ad essere tra le prime realtà in Italia ad ottenere la Certificazione di Sostenibilità Equalitas da parte dell’ente certificatore CSQA. Intendiamo continuare questo importante percorso di crescita sostenibile”.

Monte Zovo – VENETO
Risponde Mattia Cottini

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 per Monte Zovo si è chiuso in modo soddisfacente con una crescita di fatturato pari a circa il 15%. Tale risultato va visto anche alla luce di una ripresa generale delle vendite dopo un anno e mezzo in cui il settore horeca ha sofferto per le chiusure dettate dalla pandemia”.
Quali sono le attese per il 2022? “La grande sfida per il 2022 sarà mantenere il ritmo di crescita del 2021, anche se pensiamo che la situazione si stabilizzerà su trend di crescita probabilmente minori. La grande speranza è che la situazione pandemica non imponga cali nei consumi o restrizioni che impediscano alle persone di andare al ristorante”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Il nostro grande progetto per il 2022 è il lancio di un nuovo spumante metodo classico Durello dei Monti Lessini. Questo è il risultato di un lavoro iniziato 36 mesi fa con la prima raccolta di uva nel nostro vigneto in località Finetti a Tregnago che ci proietterà nel fantastico mondo degli spumanti italiani di alta qualità”.

Pasqua Cantina e Vigneti – VENETO
Risponde Riccardo Pasqua

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 è stato un anno record per ricavi e marginalità, in crescita sia sul 2020 che sul 2019, a fronte di una riduzione del numero di bottiglie prodotte (13,2 milioni). Nello scenario molto complesso di quest’anno il margine dell’azienda è cresciuto in maniera robusta nonostante gli investimenti in risorse umane e nuovi progetti. I vini iconici hanno giocato un ruolo fondamentale, i premium hanno registrato +45% in termini di fatturato sul 2020”.
Quali sono le attese per il 2022? “Pasqua conferma gli investimenti e le stime di crescita del giro d’affari. Abbiamo lavorato per trasformare le criticità in occasioni per esplorare nuovi territori come il digitale e abbiamo continuato a investire in ricerca e qualità, per rispondere con dinamicità alle aspettative dei mercati. Comprensione del terroir, sostenibilità, ricerca e innovazione saranno ancora le parole chiave di questo 2022. Il recente risultato ottenuto dall’amarone Mai Dire Mai inserito da Decanter tra i vini best of the best del 2021 è una conferma che lo sforzo in ricerca e qualità sono riconosciuti dal mercato e dalla critica”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Abbiamo numerosi progetti da presentare al mercato, ma senz’altro un focus molto importante per noi sarà la sostenibilità, progetto avviato già da qualche anno ma che solo negli ultimi mesi ha avuto un’accelerazione, sia in termini di lavoro in cantina che in vigneto”.

Perlage Winery – VENETO
Risponde Ivo Nardi

Come si è chiuso il 2021? “In termini di fatturato, rispetto ad un anno ordinario di riferimento, ovvero il 2019, abbiamo chiuso il 2020 con -15% ed il 2021 con un + 21%. Siamo quindi molto soddisfatti del risultato”.
Quali sono le attese per il 2022? “Nel corso del 2021 abbiamo dedicato molte energie e risorse per rafforzare i mercati horeca Italia, Stati Uniti – che dovrebbero garantire la nostra crescita per i prossimi 5 anni, dato che abbiamo lavorato molto per ponderare prezzi e condividere con gli importatori le strategie – ed e-commerce che è piccolo ma in continuo, forte, sviluppo”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Nei territori del prosecco siamo attualmente sotto il 5% di superficie bio. Condivideremo la nostra quasi quarantennale esperienza di coltivazione e trasformazione biologica con altre aziende, facendo rete su tematiche quali rispetto dell’ambiente e rigenerazione del pianeta, principio imprescindibile del nostro essere Società Benefit e B-Corp; perseguire la sostenibilità è strategicamente indispensabile per crescere sui mercati futuri”.

Ruggeri – VENETO
Risponde Laura Mayr

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 è stato un anno molto positivo, trainato a partire da maggio sia dalla ripresa post lockdown dei consumi sia dal grande appeal che sta vivendo il Prosecco in questi anni. La chiusura del fatturato si attesta a + 60% verso il 2020”.
Quali sono le attese per il 2022? “Nonostante un atteggiamento prudenziale, la nostra visione per il 2022 è sicuramente positiva considerando che i governi dei principali Paesi vanno verso misure non restrittive di lockdown e anche a grazie al trend in continua crescita della categoria, soprattutto nella fascia premium in cui si posiziona Ruggeri”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Stiamo lanciando a livello globale una nuova linea, Orizzonti, declinata in Extra Dry, Rosé e Cartizze, che rispecchia il nostro modo unico di vedere e interpretare il prosecco. Infatti è la perfetta rappresentazione del Metodo Ruggeri incentrato su qualità, distintività e sostenibilità in linea con il protocollo SQNPI”.

Santa Sofia – VENETO
Risponde Luciano Begnoni

Come si è chiuso il 2021? “Un anno per noi positivo, che nonostante il clima di incertezza si è chiuso con il +25% del fatturato. Siamo soddisfatti soprattutto per l’aumento delle vendite in Italia, con un +64% rispetto al biennio 2020-2021. Le difficoltà maggiori sono causate dalla scarsa reperibilità delle materie prime, con un rallentamento significativo nella produzione”.
Quali sono le attese per il 2022? “Le previsioni per il 2022 sono al momento incoraggianti, tuttavia siamo consapevoli che purtroppo non è possibile fare delle stime concrete. Questa crisi ci ha dato la possibilità di valutare il quadro generale da una prospettiva diversa e studiare nuove strategie (es. e-commerce) fornendoci strumenti necessari per affrontare in modo molto più performante future situazioni di difficoltà”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Oltre al progetto relativo alla costruzione della nuova cantina, che si troverà sempre qui a Pedemonte, il protagonista del 2022 sarà la seconda vendemmia dell’Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva, un vino che rappresenta il percorso di ricerca e progresso per Santa Sofia, pur rimanendo coscienti della nostra eredità e identità”.

Tedeschi – VENETO
Risponde Sabrina Tedeschi

Come si è chiuso il 2021? “Molto bene, con un fatturato in crescita del 23% raffrontato con il 2020 e del 12,5% sul 2019. Sono aumentate del 14% le vendite all’estero e del 4% in Italia rispetto all’anno 2019. In tanti hanno scelto di visitare e di scoprire il territorio, quasi raddoppiate le vendite dirette in azienda rispetto al 2020 e in crescita del 22% rispetto al 2019. Insomma, accanto ai numerosi riconoscimenti ricevuti, siamo più che soddisfatti”.
Quali sono le attese per il 2022? “Si parte con molto entusiasmo per crescere ulteriormente nel 2022; ci sono dei mercati ancora inesplorati, altri da consolidare per migliorare il valore del brand o aumentare i volumi di prodotto distribuito. L’euforia è accompagnata però anche dalla preoccupazione per gli aumenti di materie prime ed energia, e le difficoltà nei trasporti”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Negli anni ci siamo certificati sostenibili secondo il protocollo Equalitas. Ora lavoreremo per la sostenibilità economica con un sistema di contabilità analitica e di costificazione dei prodotti, che ci permetterà di tenere sotto controllo la redditività. Continueremo a lavorare sulla comunicazione del prodotto, come abbiamo fatto in questi anni”.

Tommasi – VENETO
Risponde Pierangelo Tommasi

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 è stato un anno complicato a causa della carenza di materie prime e conseguente difficoltà a programmare il futuro. Al contempo è stato anche un anno di ripresa, chiuso più positivamente del 2020 grazie alla ripresa dell’horeca in Italia e nel mondo, ai solidi rapporti con i nostri partner commerciali, alla collaborazione dei nostri stakeholder e, soprattutto, alla grande capacità di adattamento e flessibilità dimostrata”.
Quali sono le attese per il 2022? “Almeno fino alla prima metà dell’anno ci aspettiamo incertezze e difficoltà nel reperire le materie prime, il cui costo è aumentato in modo spropositato. Questo influirà sui costi e sui tempi di consegna della merce, altro tema scottante dato il problema mondiale dei trasporti e nel reperire container. Detto ciò, i nuovi progetti che abbiamo lanciato, come Casisano a Montalcino e De Buris, hanno avuto un buon riscontro come posizionamento nel mercato. Per essi ci aspettiamo un’ulteriore crescita nel 2022. Quest’anno ricorre inoltre il 120. anniversario dalla fondazione della nostra azienda, che festeggeremo con un progetto molto importante incentrato sull’Amarone”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Abbiamo diversi cantieri e nuovi progetti in corso e stiamo definendo un ampio programma in termini di sostenibilità. Questo significa, in concreto, dedicare grande attenzione al nostro lavoro in vigna, in cantina e nelle varie fasi di produzione”.

Valdo – VENETO
Risponde Pierluigi Bolla

Come si è chiuso il 2021? “Fatturato +20% a circa 80 milioni su 2020”.
Quali sono le attese per il 2022? “Per il 2022, causa pandemia e aumento costi, ci aspettiamo una crescita marginale”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “L’apertura di un ufficio Valdo di rappresentanza a Mosca”.

Villabella (azienda vinicola Cristoforetti & Delibori) – VENETO
Risponde Franco Cristoforetti

Come si è chiuso il 2021? “Nel 2021 le vendite dell’azienda vinicola Villabella sono state sostanzialmente uguali a quelle registrate nel 2020: abbiamo registrato un calo nel primo e nel quarto trimestre, poi pareggiato dall’aumento del secondo e terzo trimestre”.
Quali sono le attese per il 2022? “Per l’anno 2022 prospettiamo la crescita delle vendite, sia in Italia che all’estero, sperando chiaramente che gli effetti della pandemia vadano via via scemando a partire dalla primavera di quest’anno. Soprattutto, ci auguriamo che il fine anno corrente non risenta di un riacutizzarsi dei contagi com’è successo lo scorso anno”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Auspichiamo che il 2022 possa essere la stagione della svolta ‘rosa’, riuscendo a tradurre in numeri positivi i tanti apprezzamenti ricevuti con il nostro Chiaretto di Bardolino, divenuto ormai ambasciatore del nostro territorio e sempre più importante per la nostra realtà”.

ZAI – VENETO
Risponde Gabriele Stringa

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 è stato il nostro primo anno e ci ha visto sicuramente protagonisti nell’essere ambasciatori di questo formato nel mondo. In pochi mesi abbiamo aperto più di 15 mercati e molto ancora dev’essere fatto. Il dato più significativo è stato che da gennaio a Settembre abbiamo prodotto 1.200.000 lattine”.
Quali sono le attese per il 2022? “Nel 2022 le attese sono più conferme sul lavoro finora qui svolto. Il nostro intento è continuare a crescere attraverso l’apertura di nuovi mercati e consolidare la nostra posizione, nonché essere riconosciuti livello internazionale come top player del settore, soprattutto in virtù della qualità del prodotto che proponiamo”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “La lattina sarà sempre più game-changing data la sua fruibilità e praticità; oltre all’incredibile impatto positivo che può portare all’ambiente”.

Zeni1870 – VENETO
Risponde Fausto Zeni

Come si è chiuso il 2021? “In maniera positiva, con una ripresa di un po’ tutti i mercati esteri. Il fatturato è cresciuto del 15% sul 2020, arrivando quasi a raggiungere i valori del 2019”.
Quali sono le attese per il 2022? “Le previsioni al momento sono in linea con un outlook positivo di qualche percentuale sul 2021, ma molto dipenderà dalla sviluppo della pandemia che potrebbe avere ripercussioni negative sul fatturato, soprattutto dei primi mesi del nuovo anno”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Nell’ultimo trimestre 2021 abbiamo iniziato un ampliamento aziendale che dovrebbe concludersi verso la fine dell’estate 2022, sia per la parte di affinamento dei grandi rossi in legno sia per il magazzino di stoccaggio che ci darà la possibilità di fornire al meglio i nostri clienti e invecchiare al meglio i grandi rossi di Verona quale l’Amarone della Valpolicella”.

Zenato – VENETO
Risponde Nadia Zenato
Come si è chiuso il 2021? “È stato un anno con risultati inaspettati. La riapertura dalla primavera e la voglia di ripartenza hanno portato in Italia ad un forte incremento nella domanda e dall’estero abbiamo visto una corsa all’approvvigionamento, in parte dovuta anche alla paura dei rincari dovuti all’aumento delle materie prime e dei trasporti. Abbiamo chiuso il 2021 con un incremento del 20% rispetto al 2020 e del 10% rispetto al 2019, che consideriamo come anno di riferimento”.
Quali sono le attese per il 2022? “Contiamo in una ripresa del turismo, fondamentale per far decollare tutto il sistema enogastronomico e dell’ospitalità, e nella possibilità di poter riprendere a viaggiare liberamente, convivendo con i sistemi di sicurezza”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Continueremo ad investire sugli strumenti digitali, sull’accoglienza e sul nostro progetto della Zenato Academy, che si propone di esplorare l’intimo nesso tra tradizione vitivinicola e arte fotografica, creando sinergie che portano valore”.


Aquila del Torre – FRIULI VENEZIA GIULIA

Risponde Michele Ciani

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 è stato un anno di test per capire come il mercato reagisse dopo il critico 2020. Gli appassionati hanno affinato la loro ricerca e si sono rivolti a rivenditori specializzati o direttamente ai produttori, di solito di piccole dimensioni e artigianali. Noi non abbiamo subito una decrescita né beneficiato di una crescita, ma abbiamo percepito come il nostro cliente target sia differente rispetto a quello di pochissimi anni fa: vuole ricevere maggiori informazioni sul territorio di origine, sui processi di produzione e sulle caratteristiche dei vini. Un approfondimento maggiore sulla sostenibilità della produzione e sui vignaioli che fanno la storia dei vini”.
Quali sono le attese per il 2022? “Personalmente spero che il 2022 possa essere un anno di rilancio per il mercato estero, rimasto alla finestra a capire l’evoluzione della situazione. Inoltre, prevediamo un rafforzamento delle vendite dirette e una maggiore presenza di enoturisti in caso di miglioramento della situazione sanitaria durante la primavera e l’estate”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “L’elemento di rottura riguarderà la comunicazione più vicina al consumatore finale, colui che stappa veramente la bottiglia. Probabilmente dovremo affrontare un mercato molto più parcellizzato, ma che nel lungo termine può dare migliori risultati nella continuità e affiliazione. Investiremo sulla vendita online attraverso il nostro e-shop per offrire non soltanto le nostre bottiglie, ma una esperienza da portarsi a casa”.

Castello di Spessa – FRIULI VENEZIA GIULIA
Risponde Loretto Pali

Come si è chiuso il 2021? “Nonostante quanto ci siamo lasciati alle spalle, la risalita dell’economia italiana è stata più forte delle attese così anche Castello di Spessa ha registrato risultati interessanti e in crescita rispetto al 2020”.
Quali sono le attese per il 2022? “Abbiamo buone speranze che il trend positivo si protragga anche per il 2022, ciò grazie anche all’efficacia e capillarità delle vaccinazioni in Italia, che hanno reso possibile l’allentamento delle misure di contenimento. Anche la robusta ripartenza del PIL pare riporterà la nostra economia sopra i livelli pre-crisi e ci aspettiamo riflessi positivi anche per il nostro settore”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Se nel 2021 avevamo fatto importanti investimenti in tecnologia (nuova macchine in cantina etc..), nel 2022 investiremo sulle risorse umane, altrettanto importanti per lo sviluppo dell’azienda”.

Le Monde – FRIULI VENEZIA GIULIA
Risponde Massimo Furlan

Come si è chiuso il 2021? “Nonostante una situazione difficile mei mercati, oltre ogni aspettativa il 2021 si è chiuso con un risultato positivo sia per il mercato domestico, con una crescita che si è attestata sul 9%, sia per l’ export con un balzo del un 15% comparati all’anno 2019”.
Quali sono le attese per il 2022? “Essendo di indole ottimistica le previsioni per il 2022 le vedo decisamente con un outlook positivo”.
Nuovo progetto game-changing nel 2022? “L’acquisizione di una nuova realtà vinicola nella zona del Collio Friulano con coltivazione biologica di alta gamma che farà da apripista a un nostro nuovo progetto futuro”.

Piera Martellozzo – FRIULI VENEZIA GIULIA
Risponde Piera Martellozzo

Come si è chiuso il 2021? “Nel 2021 il mondo dell’horeca ha superato abbondantemente i fatturati del 2019. I canali alternativi sono cresciuti in maniera significativa, in particolare rispetto al 2019 e al 2020. Guardando all’estero, in alcuni Paesi si è lavorato al consolidamento dei risultati, in altri abbiamo maturato un deciso aumento, a seconda delle differenti situazioni interne legate alla pandemia”.
Quali sono le attese per il 2022? “Senza ombra di dubbio consolidare i fatturati in essere, ma non solo. Le aspettative e gli obiettivi dell’azienda sono una presenza più marcata all’estero rispetto all’Italia, in relazione sempre all’andamento dei costi delle materie prime”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Qualità, Sostenibilità e Territorialità, con un occhio di riguardo al mondo del biologico. Focus che nasce da una forte cultura aziendale e dalla volontà di rispondere alle richieste del mercato che vede un consumatore sempre più legato al mondo del Bio, attento ai prodotti naturali e soprattutto alla sostenibilità ambientale e sociale”.

Ronco dei Tassi – FRIULI VENEZIA GIULIA
Risponde Enrico Coser

Come si è chiuso il 2021? “Il 2021 si è concluso positivamente con un fatturato in crescita rispetto al 2019 (pre covid) del 10%. Purtroppo è stato però anche l’anno più complicato come gestione, a causa delle tante riaperture a singhiozzo e soprattutto dei tanti ritardi riguardo le consegne per le materie prime (cartoni, etichette, bottiglie e tappi), oltre che a tutti gli aumenti subiti che ci hanno causato un importante calo della marginalità”.
Quali sono le attese per il 2022? “Siamo fiduciosi anche per il nuovo anno e guardiamo con ottimismo la riapertura e ripresa di tutti i nostri mercati. Nel 2021 alcuni ancora non erano ripartiti e tornati a regime, cosa che ci auguriamo succeda fin dai primi mesi del 2022. Inoltre l’uscita in commercio delle nuove selezioni ‘Collezione di Famiglia’ ci sta aiutando con l’apertura di nuovi paesi”.
Quale nuovo progetto game-changing nel 2022? “Il nostro obiettivo è di riuscire a migliorare il nostro servizio e l’immagine della nostra azienda proprio nei paesi dove siamo meno presenti. Questo per aiutarci sempre di più, grazie alla frammentazione del mercato, a non trovarci vincolati a pochi singoli paesi. L’export è sempre stato molto importante per la nostra azienda: nel 2021 è un po’ calato (assestandosi al 50%), ma nel 2022 le previsioni sono di tornare al 60/65%”.