Crescita a doppia cifra per entrambe le tipologie di moscato, che trasforma il logo consortile in marchio collettivo della Denominazione.
Un 2021 da incorniciare per la denominazione astigiana a base moscato, che chiude l’anno con numeri che fanno ben sperare per il futuro: oltre 102 milioni di bottiglie prodotte, con un incremento dell’11% rispetto al 2020, cui hanno contribuito sia il Moscato d’Asti (+10%) sia l’Asti Spumante (+12%). Lorenzo Barbero, presidente del Consorzio per la tutela dell’Asti Docg commenta “La chiusura dell’anno è stata molto positiva per entrambe le tipologie della nostra Denominazione. Questi numeri testimoniano la bontà del lavoro svolto insieme ai produttori del territorio e alle aziende consorziate e ci spronano a fare sempre meglio”.
Risultati che coincidono temporalmente con l’approvazione in via definitiva da parte del Mipaaf del nuovo testo del disciplinare di produzione, grazie al il logo del Consorzio diventa ufficialmente il marchio collettivo della Denominazione.