La cantina veneta, focalizzata sulle bollicine di Asolo, ha registrato un incremento del 39,5% rispetto al 2020. Leader in Russia, ora punta sui mercati emergenti.
Fatturato 2021 a 28,5 milioni di euro per Montelvini. La cantina veneta, focalizzata sulle bollicine di Asolo, ha registrato un incremento del 39,5% rispetto al 2020 e del 3% rispetto al 2019, raggiungendo così il record storico di vendite con una costante crescita all’estero (ricavi superiori del 42% rispetto al 2020 e del 10% rispetto al 2019). La cantina ha inoltre festeggiato l’avvio del nuovo anno con la certificazione di sostenibilità Equalitas e con il varo di una nuova ala produttiva per la produzione degli spumanti per un investimento di 2,5 milioni di euro.
“Il 2021 è stato un anno complesso – rimarca Alberto Serena, ceo di Montelvini – ma ha dimostrato la nostra resilienza. Dopo un 2020 estremamente difficile, in cui il settore horeca è stato duramente colpito, abbiamo assistito, dal mese di maggio in poi, a una ripresa vertiginosa dei consumi. Questo ci ha permesso di recuperare in 7 mesi tutto il fatturato del 2019, raggiungendo il nostro record di vendite”.
OBIETTIVO NUOVI MERCATI
Nel corso del 2021 la cantina veneta ha consolidato la propria presenza all’estero, in particolare nel mercato russo – dove oggi Montelvini si attesta come primo prosecco a livello di distribuzione – e sui fronti americano e tedesco, puntando ora ad espandersi anche negli Emirati Arabi, in Africa e in Sudamerica.
Il 2022 si apre con alcune novità. Dal restyling della linea Plumage – rinnovata nel design, nel packaging e nel concept – con cui l’azienda punta a un posizionamento premium nella GDO, fino alla certificazione di sostenibilità, ma nel 2022 sono previsti ulteriori investimenti per 2 milioni di euro finalizzati alla digitalizzazione e al miglioramento qualitativo della produzione.