Mosnel ‘remastered’, l’eleganza del tempo

di Giambattista Marchetto

Degustazione dei nuovi Franciacorta EBB 2010 e Parosé 2010 (dégorgement originario del 2015) a confronto con le “Riedizioni 2020”, con 9 anni e mezzo sui lieviti e dégorgement nel 2020.

I più forti tra tutti i guerrieri sono il tempo e la pazienza”. Questa citazione attribuita a Lev Tolstoj potrebbe saggiamente attagliarsi ad ogni progetto enoico, ma può esser presa a prestito per dare la misura di un percorso che storicamente caratterizza il lavoro di Mosnel per dare forma ai propri vini.

Per Mosnel il tempo rappresenta infatti un valore prezioso, dato che il trascorrere dei mesi e degli anni forgia uno stile peculiare.

Lungo questa via accompagnata dai due ‘guerrieri’, la tenuta franciacortina ha lanciato il progetto Riedizioni. Nello specifico, dieci anni separano il momento della raccolta delle uve dalla presentazione delle Riedizioni 2020 dei Franciacorta EBB 2010 e Parosé 2010, con nove anni e mezzo di affinamento sui lieviti e un anno di riposo dopo il dégorgement.

TEMPO ALLEATO
Abbiamo sempre considerato il tempo come il nostro più grande alleato – spiega Lucia Barzanò, che assieme al fratello Giulio guida l’azienda di Camignone – convinti che il susseguirsi degli anni giovasse ai nostri vini. Ed è proprio guardando il tempo da un altro punto di vista che è nato il progetto Riedizioni: Franciacorta che tornano dopo lunghi, lunghissimi affinamenti sui lieviti e che diventano vini di grande complessità e sorprendente freschezza. I due vini, dunque, tornano oggi dal passato per compiere un vero e proprio viaggio nel calice, dimostrando come il tempo lavori e affini il carattere dei nostri Franciacorta e sia capace di regalare nuove emozioni”.
Il progetto nasce dall’esperienza sorprendente di bottiglie rimaste in archivio per lungo tempo e stappate nel loro momento più affascinante. I vigneti da cui arrivano le uve hanno quasi quarant’anni e dalla cantina confermano come le piante più vecchie risultino le migliori per i vini da lunghi affinamenti.

VINI DI PROFONDITÀ
L’annata 2010, presentata originariamente nel 2015 dopo quattro anni sui lieviti, è tornata quindi nel 2021 con un dégorgement fatto a fine 2020. EBB 2010 Riedizione 2020 è un omaggio all’eleganza di Emanuela Barzanò Barboglio, fondatrice di Mosnel e figura importante per la storia recente della Franciacorta, prodotto con uve chardonnay vinificate in piccole botti.
Parosé 2010 Riedizione 2020 invece combina mosto fiore di chardonnay e di pinot nero che domina l’assemblaggio, vinificato con un delicato contatto con le bucce che gli dona un tenue colore oro rosa dai riflessi ramati.

Il risultato di questo viaggio affascinante sono vini di splendida eleganza, complessi, affilati eppure sinuosi, persistenti e pure divertenti.

NOTE DI DEGUSTAZIONE
EBB 2010
Uvaggio: chardonnay 100%
Vinificazione: interamente in barrique, dalla fermentazione fino all’assemblaggio

Riedizione, dégorgement ottobre 2020
L’evoluzione del vino gioca nel rapporto con l’ossigeno. Giallo dorato, nel calice ha un perlage raffinato e persistente. Il naso croccante di crosta di pane gioca tra mandorla e miele di rododendro, mentre emergono sfumature vegetali e di foglia di malva, che si arrotondano per la tostatura che rimane sullo sfondo. In bocca è intrigante perché entra verticale, allargandosi e spingendosi in una prolungata persistenza molto elegante, in un gioco di pirite lieve e toni ammandorlati dolci.

dégorgement giugno 2015
Giallo paglierino intenso, con perlage persistente, al naso ha la freschezza di fiori bianchi e le dolcezze di frutta tropicale (ananas). Più ampio e goloso rispetto alla sboccatura recente, ha un bouquet ricco di aromi e in bocca ha una spinta avvolgente, che però rimane più superficiale.

Parosé
Uvaggio: 70% pinot nero, 30% chardonnay
Vinificazione: il pinot nero fermenta e affina in barrique, lo chardonnay viene lavorato in acciaio

Riedizione, dégorgement ottobre 2020
Il calice elegante ha sfumature di un aranciato leggero e il perlage gioca su spirali sofisticate. Al naso dolce e fresco parla di albicocca, vaniglia e aromi di pane (forse la barrique nella base pinot noir). Il sorso è pulito e questo fa emergere una mineralità che non persiste, perché nonostante un corpo arrotondato in bocca chiude secco e asciuga nel finale leggermente metallico. È godibile in profondità.

dégorgement 2015
Molto simile nel calice, il vino nella versione “normale” ha un naso profumato di rosa canina e mela, mentre il sorso è più piatto rispetto alla Riedizione, con un finale aromatico che si scioglie in bocca.

 

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