Le Rughe guardano al futuro, tra vigneti vista Dolomiti e vitigni resistenti

di Eugenia Torelli

Degustazione dalle bollicine al rosso dell’azienda con ‘tre cuori’ tra Treviso, Conegliano e la Valbelluna.

di Eugenia Torelli e Gian Omar Bison

Tre appezzamenti ad altitudini diverse, la tradizione del Prosecco e la scelta di investire in varietà resistenti e in terreni ‘di montagna’ ai piedi delle Dolomiti.

Quella de Le Rughe è una storia di imprenditoria e anche di famiglia, che inizia nel 1961 quando Gaetano Sandro fonda l’azienda a Gaiarine (TV). Oggi lo affiancano i figli Roberto e Francesco, che assieme a lui affrontano il futuro con nuovi stimoli e sfide green.

TRE TERROIR E UNA STORIA LEGATA AL PROSECCO
“Un’azienda con tre cuori”, è così che si definiscono a Le Rughe, perché gli appezzamenti di proprietà – in totale circa 80 ettari – sono localizzati in tre zone distinte del Veneto, ciascuna con le proprie peculiarità. Il nucleo originario dei vigneti aziendali si trova nella pianura che circonda Gaiarine, nei pressi della cantina. A questo si aggiungono le rive di Ogliano, nella zona del Valdobbiadene Docg e i vigneti di più recente acquisizione in Valbelluna che guardano le montagne.

Dai vigneti aziendali provengono sette referenze, per un totale di circa 500mila bottiglie l’anno. Protagoniste assolute le bollicine, tra cui Prosecco Doc e Docg, oltre a un rosso Igt Marca Trevigiana da uve raboso.

CORPO E AROMATICITÀ, IL MICROCLIMA DELLE RIVE DI OGLIANO
Oltre ai terreni ‘storici’ di Gaiarine, il secondo appezzamento ‘chiave’ per l’azienda si trova sulle rive di Ogliano, alle porte della cittadina di Conegliano (TV). Qui le argille donano pienezza ai vini e le marne calcaree esaltano i profili aromatici, mentre da un punto di vista climatico le viti di glera godono della protezione della prima fascia di montagne, a circa 30 km dai vigneti. Da questi terreni proviene il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg in versione brut ed extra dry.

TENUTA DI COR, PROSECCO E VITIGNI RESISTENTI AI PIEDI DELLE DOLOMITI
Il ‘cuore’ di più recente acquisizione tra le proprietà de Le Rughe si chiama proprio Tenuta di Cor, 20 ettari con vista Dolomiti a 400 metri sul livello del mare, non lontano da Belluno, in località Castoi (in via Cor, appunto). Un investimento che guarda al futuro. “Questa scelta è stata fatta per far fronte ai cambiamenti climatici – spiega Roberto Sandro, titolare ed enologo dell’azienda -. Il Prosecco è un vino che vive della sua naturale acidità per mantenere freschezza e fragranza aromatica. I vigneti ad alta quota ci permettono di tutelare questa caratteristica”. Un’intuizione che si sta rivelando efficace. L’elevata escursione termica tra il giorno e la notte contribuisce infatti a equilibrare le sostanze all’interno degli acini e il corredo olfattivo dei vini. A giovarne, le uve glera e pinot nero da cui si producono Prosecco Doc e Prosecco Doc Rosé Millesimato Brut. A queste si aggiungono anche alcuni vitigni che chiamano in causa un preciso obiettivo di sostenibilità. “Vogliamo realizzare il miglior prodotto in assoluto nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo – dice Roberto Sandro -. Proprio per questo abbiamo deciso di piantare anche altri vitigni oltre a quelli classici”. E la scelta è ricaduta sui PIWI, nel specifico Johanniter, Aromera e Solaris, che non necessitano di molti trattamenti e permettono di limitare gli interventi in vigna, in linea con una filosofia che Le Rughe portano avanti da anni. Contemporaneamente infatti, sta giungendo a compimento l’iter di conversione a biologico, avviato nel marzo 2019.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Tenuta di Cor – Prosecco Doc Brut
Uvaggio: 100% glera
Vinificazione: in bianco con pressatura soffice, decantazione statica e fermentazione a temperatura controllata. Rifermentazione con metodo Martinotti con durata di almeno 90 giorni

Un perlage fine e omogeneo e un colore giallo paglierino dai riflessi verdolini. Aromi di giuggiola, mela e fiori di campo oltre a un’interessante scia minerale. In bocca è fresco e abbastanza sapido, di discreta persistenza e leggermente amaricante. Fine ed equilibrato, si esalta con un aperitivo gustoso a base di arancini di riso, mozzarella in carrozza, tartellette formaggio e speck, verdure pastellate. Accompagna fritture miste di pesce, risotto alle cozze e alle vongole.

Tenuta di Cor – Prosecco Doc Rosé Millesimato Brut 2020
Uvaggio: 85% glera, 15% pinot nero
Vinificazione: in bianco per entrambe le uve, con pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata. Presa di spuma secondo metodo Martinotti per una durata di minimo 60 giorni

Il perlage è fine e delicato. Il colore è un bel rosa tenue vivo e brillante. Il bouquet è elegante e verte sul fruttato, dalle fragoline di bosco ai lamponi, con lievi sentori agrumati. Note delicate di fiori, tra il gelsomino, la viola e il ligustro. In bocca è fresco, minerale e leggermente tannico. È un vino fine ed equilibrato. Ottimo per aperitivi accompagnati da verdure pastellate, salumi o in abbinamento a zuppe di pesce, salmone e trota affumicata.

Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg
Uvaggio: 100% glera
Vinificazione: in bianco, con pressatura soffice, decantazione statica e fermentazione a temperatura controllata. Presa di spuma in autoclave per minimo 90 giorni

Calice di un giallo paglierino cristallino, con perlage fine e persistente. Aromi intensi di mela cotogna, pera williams e cedro, con note di erbe aromatiche e balsamiche. Il sorso è secco, fresco, con sentori di agrume e di crosta di pane, sapido. È fine ed equilibrato, di buona persistenza. Si abbina a insaccati, speck altoatesino, formaggi di media stagionatura, primi piatti a base di frutti di mare, impepata di cozze, frittura di pesce.

Treviso – Rosso della Canonica Vecia, Igt Marca Trevigiana 2016
Uvaggio: 100% raboso del Piave
Vinificazione e affinamento: fermentazione a temperatura controllata, poi 12 mesi di invecchiamento in barrique di rovere francese e 12 mesi in bottiglia

Di colore rosso rubino intenso con sfumature aranciate. Al naso emergono toni fruttati, dalla mora alla ciliegia e frutti di bosco. Qualche nota boisé con sentori di tabacco dolce e liquirizia. È un vino abbastanza persistente, robusto, equilibrato, con una trama tannica ancora giovane. Si accompagna a carni rosse alla griglia, ma anche piatti più strutturati come spezzatino di cinghiale e umidi.

 

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