Degustazione di tre annate dell’etichetta (in limited edition) proposta da Tenuta Sette Ponti per raccontare l’essenza del territorio.
Una vigna piantata nel 1935 dalla famiglia reale di Savoia, allora proprietaria della tenuta, e passata di proprietà alla famiglia Moretti Cuseri negli anni ’50, dal 2012 diventa la rappresentazione in bottiglia della storia di un territorio e delle sue potenzialità.
Con una svolta pensata e fortemente voluta, Antonio Moretti Cuseri ha lanciato infatti dalla vendemmia 2012 l’etichetta Vigna dell’Impero 1935 come una selezione speciale (in limited edition) nella proposta di Tenuta Sette Ponti, in Toscana.
Sangiovese in purezza prodotto solo nelle annate migliori, il Vigna dell’Impero è vino potente eppure elegante, complesso, intenso, persistente, eppure armonico. Un vino che può affrontare con spalle robuste il tempo.
VOCE DEL TERROIR
Dotato di grande struttura e predisposizione a lunghi invecchiamenti, questo Sangiovese in purezza nasce dalla Vigna piantata nel 1935 da Amedeo di Savoia Duca d’Aosta. Tre ettari terrazzati a mano, a circa 300 metri s.l.m., coltivati con vigneti le cui radici affondano in terreni sassosi ricchi di galestro e sali minerali e che producono uve cariche, complesse, strutturate.
“Un’etichetta che esprime al meglio il suo territorio – evidenziano dall’azienda – fatto dalla grande opera della natura, dal duro lavoro dell’uomo e dallo scorrere del tempo. Il Sangiovese, utilizzato in purezza per la produzione di questo vino, è infatti un vitigno caratterizzato da una grande longevità e da spiccate qualità organolettiche. Coltivato in suoli argillosi e calcarei, come quelli che contraddistinguono Tenuta Sette Ponti, dà origine a vini di grande carattere e prestigio, adatti all’invecchiamento”.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Vigna dell’Impero 1935, Valdarno di Sopra Doc Sangiovese
2016 – Nel calice si presenta di un rosso rubino scuro e profondo, quasi impenetrabile. Il naso è un intenso insieme di ciliegia e prugna sotto spirito, note di cacao, mon chéri, toni tostati di caffè e tabacco. Il sorso è fresco e caldo, accarezzato da un tannino dalla grana fine. Sul finale, ricordi di foglie di tabacco e caffè.
2015 – Rosso rubino scuro tendente al granato. Al naso un frutto ancora succoso, prugne sciroppate e sotto spirito, sottobosco, cacao. Il sorso è fresco e con una parte alcolica molto ben integrata. Il tannino si diffonde in una carezza omogenea, che intensifica la presa verso il finale, lasciando emergere sfumature vegetali, di tabacco e balsamicità.
2013 – Rosso granato scuro e concentrato. Appena versato, il vino si apre adagio, passando dagli accenni di gommalacca a un frutto in composta, tra sentori terziari, foglia di tabacco e tostature di caffè e fave di cacao. Il sorso è fresco e caldo, dalla morbidezza vellutata, ben bilanciato tra un tannino rotondo e un’acidità ancora in tensione. Un calice strutturato e di grande presenza, da assaporare lentamente.