Only wine, l’incontro tra nuove generazioni del vino e dei calici

di Eugenia Torelli

Spunti di degustazione dai banchi d’assaggio del “salone dei giovani produttori e delle piccole cantine” di Città di Castello.

A cavallo tra fine aprile e inizio maggio, Only Wine ha portato a Città di Castello (PG) oltre 3mila visitatori, di cui circa 200 operatori di settore, per degustare le etichette di 150 cantine da tutta Italia.

Tra Aree Tematiche, masterclass e altre attività – con qualche punto da migliorare sul fronte dell’organizzazione per le attività b2b -, il “salone dei giovani produttori e delle piccole cantine” ha avuto soprattutto il ruolo del punto di incontro di una nuova generazione di vignaioli, meno facile da individuare in manifestazioni più ampie e blasonate, con i consumatori, in larga parte anch’essi giovani. Un’occasione per dare spazio a un gusto “contemporaneo”, fatto di bevibilità e di tanti vini snelli, ma non necessariamente semplici.

Tra gli appunti di degustazione, scoperte e anche alcune conferme. Spunti di assaggio interessanti, da riassaggiare o da usare come trampolino per la ricerca di altri vini delle stesse cantine o di territori meno conosciuti.


APPUNTI DI DEGUSTAZIONE

Masseria Piccirillo – Terre del Volturno Igp pallagrello 2020
Naso lieve, tra le erbe essiccate e il ribes bianco. Un sorso compatto e fresco, dalla vena salina, che si espande e resta sul palato lasciandosi dietro una sensazione calcarea, molto lunga.

Viticoltori Lenza – Vale, Fiano Colli Salerno Igp 2021
Naso minerale e di erbe officinali, balsamicità di mentuccia. Un bel sorso, fresco e compatto al centro del palato, in cui il frutto emerge più che all’olfatto. Porta sale ai lati della lingua e una lieve velatura tannica finale. Elegante.

Barone Beneventano della Corte – Radici, Etna Bianco Doc 2018
Naso ampio e minerale, sulfureo, polvere di pirite, coriandolo, ribes bianco, pesca bianca. Corpo e pacatezza, volume e un finale in cui si rivela una sapidità intensa, che avvolge tutto il palato, lasciando riemergere il frutto. Eleganza.

Vitivinicola Bagella – Millenovecento64, Isola dei Nuraghi Bianco Igt 2019
Calice giallo dorato, quasi aranciato. Naso ampio. Toni di frutta secca, mandorla, nocciola, albicocca, e un po’ in composta, folata di iodio, timo e mentuccia. Al palato niente dolcezze: secco, di calore e morbidezza glicerica, dal finale lungo, polvere di gesso e mandorla amara.

Rovegliano – Mino, Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico 2020
Naso di mandorla, pesca bianca, rosmarino. Un bel sorso composto, dalle morbidezze sinuose, che non frenano la scorrevolezza. Il palato è voluminoso ma non pesante, la freschezza resta tesa e il finale riporta in bocca il frutto, lasciandosi seguire da una sapidità aggraziata. Buono.

Vigne al Colle – Origini, Veneto Igt Bianco 2020
Naso dolce di frutta in composta, susina Claudia, succo di mela, richiami di cotognato e di vinaccia. Il sorso è un’altra cosa. Secco e compatto, il ricordo della macerazione, tannicità ben percettibile, ma non in eccesso. Un buon calice per gli amanti dei macerati.

Villa Ligi – Fiori, Pergola Doc Rosato
Rosa salmone delicato. Naso piacevole di bacche di rosa canina, peonia, sbuffi gessosi. Sorso, bilanciato. Freschezza non spinta, un tocco di morbidezza, velata tannicità finale, per un palato davvero gradevole. Finale fruttato.

Villa Ligi – Vernaculum, Pergola Doc Aleatico 2020
Rosso rubino, quasi porpora, denso e scuro. Naso fragrante e invitante, melograno, ribes, cassis, mirto, tocchi di viola, glicine, una punta di ginepro. Sorso di tensione acida e frutto, ma anche sapidità, chiude riportando la bacca di ginepro, le erbe e il pepe. Il tannino interviene con scioltezza e grip, quel tanto che basta. Buono, da bere e ribere.

Fosso degli Angeli – Voscu, Sannio Dop Sciascinoso 2020
Bouquet delicato di piccoli frutti scuri e sottobosco, tocchi di tè nero. Un sorso dal profilo tattile piacevole. Scorre sul palato con un tannino docile, buon bilanciamento di freschezza e chiusura pepata.

Vinzas Artas – Sa Lahana, Rosso di Barbagia Igt 2019
Rosso rubino scuro, materico già alla vista. Naso di frutto in composta e tanta balsamicità, visciola, mentastro, sfumature più verdi di assenzio, iodio. Il sorso più che carnoso è carnale. Materia e polpa, goloso, molto sapido e teso, dal tannino polverso e levigato. Un insieme di abbondanza e leggerezza col carattere di quelle cose che non soddisfano abbastanza, per farsi desiderare. Lascia al palato il richiamo del tannino e il ricordo del frutto. Dio, che buono.

Rondelli – Dolceacqua Doc – Marne Blu 2019
Roso granato lucente. Il naso è particolare, tra toni di cuoio e di sandalo, ricordi ematici e rugginosi. Piacevole il palato, scorrevole, molto sapido. Il tannino increspa il sorso, per poi lasciare con ricordi di sale ed erbe aromatiche, timo e tè nero.

Menichetti – A Carisio, Toscana Rosso Igt (Manciano) 2017
Naso accogliente, tra il frutto asprigno e la macchia mediterranea. Prugna, ciliegia. Un colore rubino scuro e profondo. Il sorso è sapido fin dall’attacco. Un insieme di distensione e sapidità. Polposo, dal profilo tattile vellutato, ben bilanciato dalla freschezza. In chiusura lascia iodio da vendere e ricordi di tè nero. Il tannino che frena suggerisce attese, ma anche così è un vero piacere.

Le Banchette – Valpolicella Doc Classico Superiore 2018
Rosso rubino scarico e lucente. Naso di pepe, ginepro essiccato, una punta di cacao amaro, un tocco ematico. Molto scorrevole e beverino. Il volto “da merenda” del Valpo Superiore. Tagliente, sufficientemente rotondo e vivace. Calore sul finale, ma senza eccessi. Buono.