Cantina di Andriano, lo spirito cooperativo che spinge il successo del Pinot Nero

di Federica Borasio

Degustazione del Riserva Anrar, miglior referenza d’Italia al concorso nazionale del Pinot Nero.


È una bella storia di sodalità quella che traccia il percorso della Cantina di Andriano, prima realtà cooperativa dell’Alto Adige nata nel 1893 dalla volontà dei viticoltori locali, che scelsero di unire le proprie forze per potenziare l’espressività enoica del loro terroir, mostrando una progettualità votata alla collaborazione che oltre un secolo dopo – nel 2008 – ha portato anche alla sinergia con la Cantina di Terlano. Due realtà che negli anni hanno guardato insieme verso obiettivi comuni non perdendo mai di vista le rispettive identità, nell’ottica di un miglioramento qualitativo costante.

IL SUCCESSO DEL PINOT NERO

Tra i riconoscimenti della cantina, l’ultimo in ordine temporale ha visto protagonista il Pinot Nero Riserva Anrar 2019, vincitore alla 24^ edizione del concorso nazionale del Pinot Nero di Egna e Montagna. “È entusiasmante vedere come, anche sui pinot nero, siamo in grado di ottenere da questi suoli calcarei di alta quota dei grandi vini rossi, con spiccata tipicità e dall’importante potenziale evolutivo”, commenta il direttore commerciale della cantina Klaus Gasser, lasciando all’enologo Rudi Kofler il compito di svelare i particolari della vendemmia, che “si esegue nel momento della maturazione perfetta, in modo da conservare inalterate le caratteristiche più tipiche del Pinot Nero. Nella vinificazione una parte della raccolta viene lavorata a grappolo intero per estrarre un frutto più preciso e delicato. Questo procedimento e il successivo affinamento in barriques per 12 mesi permettono di ottenere un tannino estremamente delicato e raffinato. Una struttura elegante e un frutto netto e geometrico in bocca caratterizzano il dna del Pinot Nero di Cantina Andriano.”

Temperature fresche, buona ventilazione e terreni calcarei, sono tra i tratti distintivi dei vigneti di Andriano. A questi si aggiungono una tecnica di coltivazione, che guarda alla sostenibilità attraverso l’inverdimento dei filari, una lavorazione non aggressiva del suolo e trattamenti fitosanitari o antiparassitari naturali, con vendemmie svolte esclusivamente a mano. Un’attenzione che si riflette nei vini.

 

 

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Il Pinot Nero Riserva Anrar proviene dalle uve di un unico vigneto situato a Pinzon (comune di Egna), a 470 metri di altitudine, su suoli calcarei esposti a sud-sud/ovest. Il piccolo appezzamento è piantato ad alta densità – circa 8000 ceppi per ettaro – e per questo richiede un costante intervento umano al fine di ottenere una estrema selezione delle uve, con rese di conseguenza molto contenute (circa 35 hl per ettaro).

Alto Adige Pinot Nero Anrar Riserva 2019

Uvaggio: pinot nero in purezza

Vinificazione: tradizionale in rosso in serbatoi di acciaio inox con rimontaggi. Maturazione e malolattica in barrique.

Nel calice è di un bel rosso rubino intenso. Ha bouquet fine e complesso al contempo, da cui emergono note di frutti di bosco e marasche alternate a sentori balsamici e leggermente fumé. In bocca è fresco e ampio, fruttato, con un’acidità ben integrata al tannino che accompagna il sorso verso un finale lungo e profumato. Elegante.