Tra prove di mediazione e strategie win-win, le giovani produttrici italiane mettono nel bicchiere vini solidi e capaci di raccontare (anche) l’Italia meno nota.
Sarà il fascino della gioventù o l’innata solidarietà a ogni forma di minoranza, in questo caso anagrafica e di genere, fatto è che Sbarbatelle rappresenta una scelta obbligata tra i tanti eventi che affollano questa calda estate (forse) post pandemica.
Ancora prima che i vini, a colpire è infatti la freschezza del messaggio lanciato dalle settanta produttrici under35 presenti, corposa rappresentanza di un ancora più nutrito gruppo organizzatosi attorno alla delegazione astigiana dell’AIS. Liberato da tanti orpelli dietro ai quali il vino da troppo tempo si nasconde, questo finisce con l’essere esemplificativo di una nuova generazione, quella dei millennials, alla ricerca di una sua legittimazione in un mondo restio alle novità.
E per riuscirci puntano decise verso nuove forme interazione, capaci di superare la vacuità di un evento per investire in rapporti stabili, dove lo scambio reciproco è fattore di sviluppo per ciascuna di loro. È così che si comprende l’uso, ambizioso, del termine Movimento, che le più audaci tra le Sbarbatelle utilizzano per descrivere un gruppo ben deciso a superare gli antichi pregiudizi secondo cui il parametro per giudicare una donna è la bellezza anziché la capacità.
Una sfida che, a ben guardare, è anche contro la loro stessa indole femminile, così abituata a contare solo sulle proprie forze da rinunciare spesso e senza fatica a quel compromesso alla base di qualsiasi società orizzontale.
Lasciando dunque al tempo il compito di dirci se il seme gettato dalle Sbarbatelle riuscirà a radicarsi nel difficile terreno della discriminazione e dell’individualismo, ciò che rimane dell’edizione 2022 sono vini tecnicamente solidi, apprezzabili soprattutto – causa clima – nelle versioni in bianco, con le aree meno note della geografia enoica capaci di dimostrare un potenziale ancora troppo poco celebrato da consumatori e critici.
Qui la playlist Youtube con le interviste alle Sbarbatelle