La storica azienda del Campidanese presenta quattro nuove etichette – tessute dall’artista Maria Jole Serreli – che valorizzano vermentino, nuragus, monica e cannonau.
Soprasole, Milleluci, Oltreluna e Centosere. Sono i nomi delle quattro nuove referenze lanciate da Pala, storico produttore di Serdiana (CA), ciascuna dedicata a un vitigno autoctono sardo – da sempre un patrimonio imprescindibile per la cantina.
I protagonisti sono vermentino, nuragus, monica e cannonau, frutto delle vendemmie 2020 e 2021. Vini che si sostituiscono alla linea ‘I Fiori’ e che testimoniano il rinnovamento in corso in azienda, tanto nel contenuto quanto nella veste delle bottiglie.
DIVERSA LA MANO, DIVERSA LA TRAMA
Mettere l’accento sul vitigno e sulle caratteristiche del territorio, portando nuova vitalità nei vini di un’azienda storica. Da più di due anni il compito è affidato all’enologo toscano Lorenzo Landi (ne avevamo parlato qui) e le quattro nuove etichette sono di fatto le prime interamente seguite da lui, dalla raccolta delle uve fino all’imbottigliamento. Per introdurle sul mercato si è scelto di rinnovare anche la veste grafica, curata per l’occasione dall’artista Maria Jole Serreli, tra le maggiori giovani esponenti della fiber art, corrente artistica che impiega fibre tessili, tessuti e filati. Per le etichette, Serreli ha ideato quattro opere realizzate con fili e stoffe, che intrecciano tradizioni, territorio e modernità della Sardegna.
“Con Soprasole, Milleluci, Oltreluna e Centosere abbiamo dato grande personalità ed eleganza artistica ai principali vitigni della Sardegna che da sempre sono al centro della nostra produzione – racconta Fabio Angius, direttore commerciale di Pala – Desideriamo che i nostri vini siano portatori nel mondo di memorie, profumi e colori della nostra incredibile isola”.
Così in Milleluci, un sottile filo di ferro racconta la scena di due pescatori, padre e figlio, sulla propria barca nel momento in cui il sole e il mare si fondono nell’alba. È l’immaine dedicata al nuragus, uva molto cara alla famiglia Pala, che in questo caso proviene da vigne di circa 45 anni, nelle località Is Crabilis (Ussana) e S’Acquasassa (Serdiana). Nelle stesse zone è raccolto il cannonau, coltivato su terreni collinari argilloso-calcarei e ricchi di scheletro. L’eleganza del vitigno è rappresentata come una veste di seta sospesa tra mille fili di cotone, nell’etichetta del Centosere. Con richiamo a un’installazione che l’artista ha esibito in alcune sue importanti personali in Italia e all’estero. Sull’etichetta di Soprasole, un filo si intreccia a ricordare un aquilone – il riferimento scelto per il vermentino dei vigneti di Is Crabilis – mentre per Oltreluna la protagonista è la bottiglia stessa, formata da un filo che scende dall’alto, come fosse un oggetto magico. È questa la veste perfetta per la delicatezza del monica, raccolto dalle viti ad alberello di Su Staini Saliu a Serdiana.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Soprasole, Vermentino di Sardegna Doc 2021
Uvaggio: 100% vermentino
Vinificazione: pigiatura soffice delle uve, innesto di lieviti selezionati, fermentazione in tini di acciaio a un temperatura costante di 15° e, a seguire, leggera chiarifica
Affinamento: alcuni mesi in acciaio e imbottigliamento
Il bouquet parla di frutta matura e sale marino: pesca bianca, timo, un velo d’ananas e tratti iodati. Al palato tanto corpo, sapidità che si mescola a un calore intenso e, sul finale, toni calcarei che ricordano le pietre bagnate sotto al sole.
Milleluci, Nuragus di Cagliari Doc 2021
Uvaggio: 100% nuragus
Vinificazione:
Affinamento:
Da un calice dai riflessi dorati si apre un bouquet di ananas, carambola, tocchi mentolati e iodati. Un sorso fatto di frutto e di sale, freschezza moderata e tanta sapidità, che riempie il palato e permane a lungo mentre il calore emerge sul finale.
Centosere, Cannonau di Sardegna Doc 2021
Uvaggio: 100% cannonau (resa 80 q/ha)
Vinificazione: pigiadiraspatura delle uve, macerazione con l’innesto di lieviti selezionati per circa 6/7 giorni e fermentazione a temperatura controllata.
Affinamento: in cemento e inox per circa 6 mesi, poi altri 2/3 mesi in bottiglia
Naso di ciliegia ed erbe officinali, ginepro. In bocca è un frutto succoso, che si amplia sul palato portando calore e un tocco tannico delicato e fuligginoso, per lasciare dietro di sé una sensazione che richiama il tabacco essiccato.
Oltreluna, Monica di Sardegna Doc 2020
Uvaggio: 100% monica
Vinificazione: pigiadiraspatura delle uve, macerazione con l’innesto di lieviti selezionati a temperatura controllata di 20° C per almeno 5 giorni. Dopo la svinatura, fermentazione a temperatura controllata in tini in acciaio e leggere chiarifiche
Affinamento: circa 6 mesi in vasche di cemento sotterranee e sosta in bottiglia per 2/3 mesi
Il colore è un rosso rubino scuro e lucente. Aromi di more essiccate, rabarbaro e tamarindo, accenni d’anice, sottobosco bagnato dalla pioggia. Al palato il vino si amplia con una sapidità profonda, mentre il sorso distribuisce sensazioni fruttate e calore. Il sale si fa sentire a lungo, sfumando in gradevoli toni erbacei.