La seconda edizione dell’asta solidale organizzata dal Consorzio langarolo si arricchisce di dieci lotti comunali e punta a superare i 660mila euro raccolti l’anno passato.
Torna a fine ottobre l’appuntamento con Barolo en primeur, asta solidale promossa dalla Cassa di Risparmio di Cuneo con la collaborazione, tra gli altri, del Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani per raccogliere fondi da destinare a progetti di valenza sociale. A essere battute, oltre alle quindici barriques prodotte con le uve di Vigna Gustava, circa 1.200 bottiglie raggruppate in dieci lotti comunali, la cui base d’asta varia dai 2mila euro del lotto dei Comuni di Treiso e Alba ai 18mila euro di quello del Comune di Barolo.
È questa la novità più importante di un edizione che vuole superare i già confortanti risultati economici del 2021, quando sono stati raccolti circa 660mila euro, segno di una positiva comunanza di intenti tra Consorzio e filiera produttiva. “L’entusiasmo delle oltre 70 cantine che hanno aderito all’iniziativa – commenta Matteo Ascheri, presidente del Consorzio – conferma che siamo sulla strada giusta, ovvero la partecipazione dell’intero Sistema Barolo e Barbaresco a un progetto innovativo che, grazie alla reputazione del Barolo e del Barbaresco a livello nazionale e internazionale, assicura risorse significative a progetti di interesse collettivo, entrando al contempo in maniera strutturata nel comparto dei fine wines“.
L’appuntamento è per venerdì 28 ottobre al Castello di Grinzane Cavour, dove Christie’s batterà quattordici barriques della vendemmia 2021, che finanzieranno altrettanti progetti di interesse sociale. Alla Scuola enologica di Alba andranno invece i proventi ricavati dalla vendita dei lotti comunali. A guidare l’intero percorso tecnico è stato chiamato Donato Lanati, tra i più importanti enologi nazionali, che dopo aver suddiviso Vigna Gustava in quattro macro-particelle ha iniziato la raccolta distinguendo tra ceppi storici, impiantati oltre 50 anni fa, e giovani e tra le microzone interne, individuate in base al differente dialogo delle radici delle viti con i microorganismi, i microelementi e le sostanze organiche presenti nelle diverse porzioni di terreno. La quindicesima e ultima barrique sarà invece astata nel corso della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba.
Confermata anche la presenza di Antonio Galloni, CEO di Vinous, che ha assegnato un range, mediamente attestato tra i 92 e i 94 punti, a ciascuna delle quindici barrique, per le quali ha anche coniato un NFT, certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain. Completa il progetto un’etichetta d’artista, quest’anno realizzata da Giuseppe Penone con l’opera “Rosa del Terzo Paradiso – 2022”.