Conosciuto da 2 consumatori su 3, soprattutto big spender e 60enni, con 7 milioni di bottiglie vendute nei primi nove mesi del 2022 precede Chianti e Prosecco.
Con 7 milioni di bottiglie vendute nei primi nove mesi del 2022, il Brunello di Montalcino si conferma il vino più famoso d’Italia, conosciuto da 2 consumatori su 3, precedendo Chianti DOCG, Prosecco DOC e Chianti Classico DOCG (conosciuti dal 63% dei wine lovers) e Montepulciano D’Abruzzo (60%).
Apprezzato in egual misura da maschi e femmine, il Brunello è un vino che intercetta consumatori big spender e maturi, sia sotto il profilo anagrafico (il 30% sono younger Boomers tra i 55 e i 64 anni) che delle competenze. È quanto emerge dal report annuale di Wine Intelligence, che ha analizzato forza e riconoscibilità delle 46 principali denominazioni made in Italy. Celebre a fronte di una “nano-share” di superficie vitata pari allo 0,3% del vigneto Italia, il principe dei rossi toscani si dimostra un vero e proprio brand territoriale.
“Ci fa piacere essere in cima ad una top 5 che vede presenti ben 3 denominazioni toscane – ha commentato Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino – un risultato che premia una politica produttiva volta a preferire la qualità sulla quantità. Le nostre etichette raccontano un territorio, una storia, un’identità: il Brunello è un interprete, un vino protagonista”.
SOPRA TUTTO, IL GUSTO
Come rileva l’indagine, che ha studiato anche le abitudini dei wine lovers italiani, l’experience tra coloro che acquistano Brunello si basa infatti quasi sempre sul piacere della degustazione (95%) e sul gusto (94%). Tra coloro che lo conoscono registra un tasso di conversione all’acquisto del 20% (in crescita sullo scorso anno), che si verifica principalmente al centro (29%) e al sud (29%). Sul fronte degli acquisti domina la classifica il Prosecco, che vede quasi un consumatore su 2 (47%) mettere mano al portafoglio.