Il Distretto del vino di qualità pavese lancia un corso dedicato a vignaioli e tecnici per migliorare la gestione di suoli e vigneti.
Consapevole dell’importanza che temi quali cambiamento climatico e preservazione dell’ambiente hanno per le aziende vitivinicole, Il Distretto del vino di qualità Oltrepò Pavese ha presentato il progetto ‘Biodivigna’, con il quale mira a instillare in viticoltori, agronomi, tecnici ed enologi conoscenze teoriche e pratiche utili a rispondere a un quadro produttivo in continua evoluzione. Si tratta di un percorso formativo composto da 12 seminari informativi, fruibili anche online, e 5 attività in campo. Riguardo ai primi gli argomenti trattati spaziano dal global warming al concetto di resilienza, dalle certificazioni di sostenibilità alla difesa fitopatologica. Le seconde avranno invece carattere dimostrativo e prevedono, tra l’altro, rilievi sui suoli, mappature del vigore e osservazione sulla diffusione delle malattie.
Gli obiettivi del corso Biodivigna sono molteplici: accrescere le competenze di viticoltori e tecnici del settore vitivinicolo al fine di trasferire informazioni e buone abitudini; introdurre pratiche agronomiche vantaggiose per gli operatori agricoli e ambientalmente rilevanti per la biodiversità; razionalizzare l’utilizzo dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari per mitigarne l’impatto sulle acque e sul suolo; far comprendere, grazie all’integrazione tra azioni informative e dimostrative, gestualità, manualità e prassi operativa per gestire il vigneto in modo sostenibile e, infine, puntare sul concetto di economia circolare per ridurre costi e spreco di risorse.
Così il presidente del Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese, territorio che conta 13.000 ettari vitati e 2000 aziende vitivinicole attive, Fabiano Giorgi “Sappiamo tutti ormai, infatti, che tra i filari non basta più solo produrre: occorre creare qualità e sostenibilità. Innovazioni e nuovi metodi di produzione più sostenibili devono e possono essere trasferiti ai viticoltori. Si tratta di un’esigenza che riguarda sì l’Oltrepò Pavese, ma anche molti altri territori del vino italiani. Siamo infatti convinti che nessuna politica di conservazione della biodiversità possa essere portata avanti in maniera locale o isolata ma debba essere il risultato di un lavoro collettivo: da qui l’idea del progetto Biodivigna, accessibile anche in streaming da tutti, oltre padani e non”.
Programma completo e materiali disponibili sul sito www.distrettovinooltrepo.com/biodivigna.