Secondo il monitoraggio di Intesa Sanpaolo, nel primo semestre del 2022 le esportazioni food & beverage hanno totalizzato quasi 12,5 miliardi di euro. Il vitivinicolo a 3,2 miliardi.
L’agroalimentare italiano gode di buona salute: secondo il monitoraggio di Intesa Sanpaolo su 51 distretti, il volume di affari è cresciuto del 15% nel primo semestre 2022 sullo stesso periodo del 2021, per un totale di quasi 12,5 miliardi di euro di esportazioni.
Una crescita in cui si distinguono i distretti vitivinicoli, che superano i 3,2 miliardi di euro di export in valori correnti, 361 milioni in più rispetto al primo semestre del 2021(+12,6%). Il distretto più importante in termini di valori esportati, con oltre un miliardo nei primi sei mesi del 2022, è quello dei vini di Langhe, Roero e Monferrato, che ha registrato un progresso del 5,7% rispetto allo stesso semestre del 2021. Registrano un’ottima evoluzione anche i vini del Veronese (+11,6%) e dei Colli fiorentini e senesi (+15,8%), ma la migliore performance viene dal prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+32,6%).
Nel complesso, sono in crescita le esportazioni dei distretti agro-alimentari verso tutti i principali mercati di destinazione. Aumentano i flussi verso la Germania, primo mercato di sbocco (+7,4% nel primo semestre del 2022); in incremento i flussi verso gli Stati Uniti (+14,7%), buoni risultati anche verso la Francia (+16,7%), e riprendono a crescere anche le vendite sul mercato britannico (+15,8%, dopo il calo del 9,6% nel 2021). Continuano a incrementarsi le vendite verso le economie emergenti, che nel complesso raggiungono la soglia del 20% sul totale delle esportazioni distrettuali agro-alimentari.
LE INCERTEZZE
I rincari energetici e le tensioni geopolitiche non sembrano dunque avere effetti sulle vendite oltre confine, dove i prodotti italiani sono sempre più apprezzati come sinonimo di qualità e sicurezza.
L’evoluzione positiva riflette quella dell’export agro-alimentare italiano nel suo complesso che, dopo il record del 2021 (oltre 50 miliardi di euro di esportazioni), segna nel primo semestre del 2022 una crescita del 18,9%. Il risultato risente in parte della dinamica inflattiva: l’indice dei prezzi praticati sul mercato estero dall’industria alimentare italiana è cresciuto infatti nel primo semestre del 2022 del 10,8% rispetto allo stesso periodo del 2021, con punte del 22% per oli e grassi, mentre per le bevande l’incremento è stato più contenuto (+3,9%; +4,1% per i vini).
Sulla seconda parte dell’anno pesano però le incognite relative all’evoluzione dei costi energetici e dei consumi, e agli effetti dei cambiamenti climatici come siccità ed eventi estremi che stanno interessando molti settori produttivi dell’agricoltura e della trasformazione alimentare.