Vino, entro fine 2023 legge quadro europea su sostenibilità

di redazione

Lo annuncia il capo dell’unità vino della Dg Agri della Commissione Europea, Mauro Poinelli. Tra gli interventi legislativi, zero emissioni entro il 2050 e investimenti in innovazione. Soddisfazione da Uiv, Castelletti, segretario generale: “serve continuare a lavorare su riciclo vetro“.

Entro la fine del 2023 sarà approvata una legge quadro europea per definire la sostenibilità sotto il punto di vista normativo anche per il settore vino. Dovrà chiarire cosa è la sostenibilità, come si misura, quali sono i criteri e i requisiti minimi di commercializzazione. Lo ha annunciato il capo dell’unità vino della Dg Agri della Commissione Europea, Mauro Poinelli. La norma, che non riguarderà solo il comparto enologico, potrebbe rappresentare un punto di partenza fondamentale in direzione di uno standard unico europeo sulla sostenibilità.

Se finora le etichette hanno riportato i criteri igienico-sanitari, in futuro dovranno iniziare a includere anche le informazioni di natura ambientale. Sempre in un’ottica di armonizzazione legislativa per il comparto, Poinelli ha dichiarato che “la Commissione Europea intende regolamentare le diciture relative alla sostenibilità in etichetta. Ci sarà a breve una proposta per eliminare le menzioni generiche”.

Per il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti: “l’apertura della Commissione per un’armonizzazione delle pratiche nazionali sulla sostenibilità attraverso un quadro normativo Ue va nella direzione auspicata da Uiv: la percentuale di riciclo del vetro in Italia è tra le più alte in Europa e su questo serve continuare a lavorare”. E proprio in materia di riutilizzo, il funzionario della Dg Agri ha confermato l’esclusione del vino tra i comparti che saranno soggetti alla revisione legislativa che prevedrà, entro il 2030, il riciclo e riutilizzo degli imballaggi.


ZERO EMISSIONI E SPINTA ALL’INNOVAZIONE
Tra gli interventi legislativi ricordati da Poinelli, l’impegno a portare tutto il sistema economico-sociale a zero emissioni entro il 2050, la riduzione del 50% del rischio nell’utilizzo dei prodotti fitosanitari entro il 2030, con la proposta di un nuovo regolamento che incentivi l’innovazione, oltre alla riduzione dell’eccesso di nutrienti che defluiscono nelle acque di falda e alla promozione delle superfici coltivate ad agricoltura biologica.

Queste misure si inseriscono nel quadro generale degli interventi strategici della nuova Pac, in cui è incorporato il settore enologico, che saranno operativi a partire dal prossimo anno con parti di bilancio dedicate esclusivamente ad ambiente e clima. In particolare, il 5% del budget dedicato al settore vino dovrà essere destinato a sostenere misure a supporto del clima e dell’ambiente.