Si conclude dopo tre anni la collaborazione tra l’ad e l’azienda dei Marzotto: “decisione condivisa con la proprietà. Lascio una realtà in crescita”. Verso i 260 milioni il fatturato 2022 con ebitida a oltre 85 milioni.
Dopo tre anni, il 31 dicembre 2022 si conclude la collaborazione tra Beniamino Garofalo e il gruppo vinicolo Santa Margherita. L’amministratore delegato lascia di comune accordo con la famiglia Marzotto, proprietaria del marchio, “dopo tre anni intensi che hanno rafforzato e consolidato i brand del Gruppo nei mercati di riferimento e creato le condizioni per un’ulteriore fase di crescita”, come dichiarato dal manager.
Crescita che, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, sta proiettando il Gruppo verso un consolidato 2022 vicino ai 260 milioni, con ebitda oltre gli 85 milioni, in un periodo di crisi e incertezze geopolitiche. Al suo arrivo nel 2020 – si legge – Garofalo aveva trovato una realtà in buona salute ma con ricavi a 189 milioni e con ebitda a 53 milioni. In tre anni si è dunque concretizzato un incremento di fatturato, ma soprattutto della marginalità prodotta. Come evidenziato dalla testata economica, il manager si dichiara soddisfatto per aver indotto una crescita netta in un periodo tutt’altro che facile, iniziato quando l’Italia era bloccata dal Covid e il team doveva essere gestito in videocall. Garofalo, che aveva raccolto l’eredità di Ettore Nicoletto (passato nel 2020 al gruppo Angelini), ha sottolineato anche l’efficacia di un progetto che ha portato a una chiara valorizzazione dei brand nel portafoglio di Santa Margherita, da Ca’ del Bosco a Kettmeir, da Mesa a Terrelíade, da Lamole di Lamole a Cà Maiol: “credo che possa esser riconosciuto da chiunque il posizionamento più qualificato di Santa Margherita sul mercato rispetto al 2019”, le sue parole.
La separazione avviene dunque di comune accordo, tra motivi personali e il desiderio di intraprendere nuove sfide: “desidero esprimere a tutti i collaboratori di Santa Margherita Gruppo Vinicolo la mia gratitudine e il mio personale ringraziamento per l’impegno, la qualità professionale e la dedizione profusi in questi anni di lavoro comune. Ringrazio la famiglia Marzotto per avermi dato la possibilità di guidare una delle realtà più importanti del panorama vinicolo italiano”, il saluto di Garofalo, condiviso dalla proprietà, che evidenzia come “grazie ad un efficace gioco di squadra tra il team dei manager guidati da Garofalo, e sotto l’indirizzo strategico proveniente dagli azionisti, sono stati incrementati i risultati economici del Gruppo”.
Gaetano Marzotto, presidente di Santa Margherita: “ringrazio, a nome della famiglia, Beniamino per l’impegno profuso e per gli ottimi risultati ottenuti nell’ambito del suo mandato in un periodo socioeconomico complesso e formulo i migliori auguri per il suo futuro personale e professionale”.
Dal 1 gennaio le deleghe operative saranno conferite ad interim a Stefano Marzotto, presidente di Zignago Holding.