Vini d’Abruzzo: nel 2022 crescono export e prezzo medio

di redazione

I dati dell’Osservatorio di Nomisma segnalano un valore delle esportazioni nei nove mesi del +10% e un costo della bottiglia più alto del 7,8%. I consumatori puntano alla qualità.

L’export dei vini abruzzesi va verso un risultato positivo in valore mettendo a segno nel periodo gennaio-settembre 2022 un +10% rispetto alla stessa tranche del 2021. È il dato principale che emerge dall’analisi dei primi nove mesi del 2022 dell’Osservatorio permanente Wine Monitor Nomisma, attivato nel 2019 dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo per rilevare i trend dei vini regionali sui principali mercati e attuare una strategia di promozione e comunicazione efficace.

Per quanto riguarda invece il prezzo dei prodotti, anche nella Gdo si registra un incremento del prezzo medio dei vini abruzzesi. Per il Montepulciano d’Abruzzo le vendite in bottiglia (da 0,75 l), che rappresentano due terzi delle vendite in valore e il 40% in volume, sono infatti cresciute del 2,6% a valore e del 2,4% a volume, con un aumento del prezzo medio del 7,8%.

EXPORT: GERMANIA SOLIDA, RALLENTA LA CINA
I primi cinque mercati di destinazione, dove si concentra il 60% di tutto l’export, sono per ordine di importanza Germania (+12% il valore delle vendite rispetto al 2021), Stati Uniti, Canada, Svizzera e Regno Unito. Exploit per il mercato francese, che mette a segno un +57%, e dell’Austria con il +53%. In Asia, la Corea del Sud cresce del 25% e il Giappone del 19%. In lieve arretramento la Cina, dove ancora permane l’emergenza coronavirus con un rallentamento economico che condiziona l’import di vino in generale.

IL MERCATO ITALIANO
In Italia il ritorno alla socialità, con la ripresa dei consumi fuori casa, ha fatto registrare uno switch tra le vendite nella distribuzione organizzata, cresciute nel 2020 e 2021, e il consumo diretto in ristoranti, bar, locali notturni, enoteche.

Dopo il Montepulciano d’Abruzzo, nella Gdo positivo anche l’andamento per il Pecorino d’Abruzzo, che nei primi nove mesi del 2022 è cresciuto del 4,6% in valore e del 3,9% in volume (sempre per le bottiglie da 0,75 l), con un leggero incremento del prezzo medio (+0,7%).

Da segnalare l’aumento per le fasce di prezzo più alte, anche se con un peso percentuale in volume ancora ridotto: nella fascia 6-6,99 euro l’incremento è stato dell’84% (per un peso totale del 3,5% sul totale della denominazione) e del 9% nella fascia oltre 7 euro. Anche il Cerasuolo d’Abruzzo registra un aumento del valore nella Gdo, seppure più contenuto e pari all’1,6%.

“Il ritorno delle grandi fiere Vinitaly e Prowein – evidenzia Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo – ha permesso di mettere in vetrina il ‘Modello Abruzzo’, che punterà su una più forte identità regionale dei vini e su un’offerta più chiara e specifica, con l’intento di far crescere ulteriormente i nostri prodotti sui mercati”.

 

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