Allegrini presenta Camera dei Giganti, il vino che celebra bellezza e gusto

di redazione

Edizione limitata del Valpolicella Classico Superiore Villa della Torre per Fondazione Palazzo Te di Mantova, nel nome della storia, dell’arte e del territorio.

Arte e architettura, letteratura e storia, tradizione e produzione del territorio si incontrano nel nome del vino. Nasce così Camera dei Giganti, l’edizione limitata di Valpolicella Classico Superiore DOC Villa della Torre (edificio cinquecentesco di Fumane di proprietà della famiglia Mastella Allegrini) per Palazzo Te di Mantova, che sancisce l’alleanza estetica e concettuale di questi due gioielli rinascimentali italiani, progettati dall’architetto Giulio Romano.

LA GRANDE BELLEZZA ITALIANA
Il vino è stato scelto come custode e simbolo del patrimonio storico-culturale italiano, del quale esso stesso fa parte, per celebrare una nuova collaborazione tra pubblico e privato. Da un lato Palazzo Te a Mantova, dimora dei Gonzaga pensata su imitazione delle antiche ville romane e riconosciuta come uno dei più significativi esempi di villa rinascimentale suburbana manierista; dall’altro Villa della Torre a Fumane, poco distante da Verona, costruita dalla omonima famiglia tra il quattro e cinquecento in omaggio alla civiltà di Roma, diventata un esempio unico di “domus antiqua romana” e che oggi accoglie la cantina di proprietà della famiglia Mastella Allegrini tra i vigneti della Valpolicella.

“Entrare a Villa Della Torre – dice Marilisa Allegrini – significa immergersi nella storia dell’arte e dell’architettura del nostro Paese ed entrare a contatto con quel mondo straordinario del vino che rende l’Italia, e la Valpolicella in particolare, un punto di riferimento internazionale in termini di cultura enoica. Estendere questo connubio a Palazzo Te diventando insieme portavoce della Grande Bellezza di cui l’Italia è emblema è motivo di grande orgoglio”.

L’ARTE CHE SEGNA LA BOTTIGLIA
Il vino Camera dei Giganti è stato prodotto appositamente per la Fondazione Palazzo Te con le uve dei vigneti che circondano la Villa e vestito con le immagini dell’affresco della Volta della Camera dei Giganti del monumento mantovano.

Il risultato è un gioco di sovrapposizioni – visibile fin dal logo che ritrae le due facciate una adiacente l’altra tracciando le linee di un unico immaginario palazzo – che diventa il fil rouge di un racconto che rappresenta un punto di vista alternativo con cui ammirare i due splendidi monumenti.

Un’iniziativa che mira alla valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze unendo il bello dell’architettura con il buono del “saper fare italiano”.

Il patrimonio culturale italiano è una risorsa generosa per la cultura, capace di coinvolgere la sensibilità estetica, l’educazione a vivere i piaceri e lo sviluppo stesso delle civiltà. Quella tra Palazzo Te, capolavoro del Rinascimento italiano, meravigliosa sintesi di architettura, letteratura e visionarietà, e Villa Della Torre, rappresentazione di un mondo enoico fatto di passione e terroir, è un’alleanza felice e fertile”, sottolinea Stefano Baia Curioni, direttore della Fondazione Palazzo Te.

 

 

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