Oltre 15 milioni di quintali di uva prodotta e +7,44% di raccolto sul 2021 per quasi 12,6 milioni di ettolitri di vino. Export oltre i 2 miliardi, ma estero in difficoltà a livello nazionale.
La vendemmia 2022 in Veneto ha prodotto oltre 15 milioni di quintali di uva, in gran parte DOC (72,05%), DOCG (10,54%) e IGT (14,52), per quasi 12,6 milioni di ettolitri di vino (contro gli 11.746.774 del 2021). Nel contempo, la superficie vitata ha superato quota 100mila ettari.
Numeri che collocano il Veneto al primo posto tra le regioni vitivinicole italiane, spinta anche da un export proiettato verso i 2,08 miliardi (36% del totale in Italia), a fronte di un andamento in flessione a livello nazionale.
Il bilancio è nel focus di fine anno curato da Veneto Agricoltura e Avepa per la Regione del Veneto.
Nonostante alcune problematiche alle viti (flavescenza dorata, siccità), che la Regione del Veneto sta monitorando e arginando, “la viticoltura veneta si colloca davanti a quella di Puglia (10,6 mln hl), Emilia-Romagna (7,4 mln hl) e Sicilia (4,3 mln hl)”, sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner.
I NUMERI PER PROVINCE
Quando si parla di vigneti, uva e vino, in Veneto è d’obbligo iniziare dalle provincie di Treviso e Verona, due “sistemi vitivinicoli” tra i più importanti al mondo, con il Prosecco, l’Amarone e il Valpolicella sugli scudi. Basti pensare che dei 101mila ettari di vigneto veneto, ben 43.417 si trovano nella Marca e 30.289 nel veronese. Seguono Venezia (10.523), Vicenza (8.197), Padova (8.168), Belluno (285) e Rovigo (284).
A Treviso prevalgono i vigneti a bacca bianca (88%), come il Glera (Prosecco), mentre a Verona le uve a bacca bianca si “fermano” al 53%. A livello regionale le uve a bacca nera raggiungono appena il 26%.
La graduatoria delle superfici vitate in base alle varietà di uva vede al primo posto il vitigno Glera (36.713), seguito da Pinot Grigio (15.987), Garganega (8.779), Corvina (6.984), Merlot (5.990), Chardonnay (5.478).
In Veneto, le aziende vitivinicole attive sono 27.513 con una superficie media di 3,6 ettari.
ALLARME EXPORT ITALIANO
Per quanto riguarda l’export del vino, al terzo trimestre 2022 l’Italia presenta un fatturato di circa 5,8 miliardi di euro, con un rialzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del +12,2%, aumento dovuto alla crescita del prezzo medio, vista la stabilità dei quantitativi.
Numeri che però non devono ingannare, visto che per i principali mercati di destinazione del vino italiano, in volume di vino fermo in bottiglia, risulta un -3% verso gli Stati Uniti e -4% verso la Germania, alla quale si associa anche un -6% alla voce “vini frizzanti”. Togliendo l’effetto inflattivo, che sta spingendo i prezzi, la crescita dell’export si smorza in modo evidente.
In questo contesto, il Veneto si pone comunque al comando della classifica dei maggiori esportatori di vino in Italia, con una quota del 36% sul totale nazionale. La regione, con circa 2,08 miliardi di euro (dato consolidato alla fine del 3° trimestre 2022), presenta una crescita maggiore rispetto a quella globale italiana, visto che registra un rialzo del +16,6% rispetto al terzo trimestre 2021.