Secondo le proiezioni sul 2023 di Catawiki e Ipsos, la Generazione Y spingerà verso il bere creativo e sostenibile puntando su prodotti alternativi come grappe, cognac e vini poco noti.
Un ritorno ai gusti dei primi anni 2000, ma non solo per moda, auto, arte e arredamento: i trend dei consumi 2023 saranno guidati dai Millennials anche nel settore dei vini e liquori. I membri della Generazione Y – nati tra il 1981 e il 1996 – grazie ad un maggiore reddito disponibile si sono affermati come i nuovi consumatori dominanti, e l’anno prossimo detteranno le regole all’insegna di un bere creativo e sostenibile, orientandosi soprattutto su prodotti alternativi (cognac, grappe, vini e birre poco noti).
A tracciare questo quadro sono Catawiki, la piattaforma leader in Europa per le aste di oggetti speciali, e Ipsos, istituto leader nelle ricerche di mercato, che hanno unito le forze con l’obiettivo di prevedere le tendenze di consumo che definiranno il prossimo anno.
EROI E INVESTIMENTI ALTERNATIVI
Nel settore dei vini e liquori, i macro trend individuati sono due.
Nuovi eroi, più narrazioni: maggiore creatività e sostenibilità nella produzione del vino che proviene da regioni meno tradizionali come Regno Unito, sud-est asiatico, Giappone, Taiwan e India.
Investimenti alternativi: alternative al whisky per spostarsi su bottiglie più convenienti quali cognac, armagnac, grappa e birre prodotte con metodi antichi.
Mattia Garon, esperto di vini di Catawiki, spiega che i produttori di vino “vogliono essere liberi di seguire il proprio modo di pensare, senza dover aderire a regole stabilite da altre persone molto tempo fa. Producono su scala ridotta, ma sfruttano la qualità del clima e del terreno a loro vantaggio senza ambire a una denominazione specifica“. Sempre per Catawiki, l’esperto di liquori Enrico Gaddoni sottolinea invece che “un buon cognac degli anni ’50 o ’60 è ancora accessibile oggi, ma si prevede che il loro valore raddoppierà o quadruplicherà. Mi ricorda quello che era il whisky 10-15 anni fa. Quindi è il momento di investire“.