Secondo una ricerca SGW per Carrefour, l’80% lo preferisce alle altre bevande alcoliche. Solo il 3% si dice esperto ma quasi uno su cinque cerca la qualità. Acquisti soprattutto al supermercato e in cantina.
Il vino? È la bevanda alcolica preferita dai giovani italiani, al primo posto tra le scelte dei Millennials e al secondo per la Generazione Z.
È la tendenza sui consumi di vino dei nativi digitali che emerge da una ricerca di SWG per Carrefour Italia (indagine svolta su un campione rappresentativo di un migliaio di soggetti maggiorenni consumatori di vino).
VINO COME CULTURA E STORIA
Per gli italiani, si sa, il vino è da sempre molto di più di una semplice bevanda. E questa è una tradizione che si tramanda anche alle nuove generazioni: per l’80% il vino si conferma un’eccellenza tutta italiana, mentre l’87% lo considera un vero e proprio mix di cultura, storia e tradizione.
L’amore per questa bevanda sembra essere trasversale, indipendentemente dall’età. Per Millennials e adulti il vino risulta la bevanda alcolica più consumata, mentre nella Gen Z occupa il secondo posto dopo la birra: il 60%, infatti, lo beve più volte al mese.
3 giovani su 5 bevono vino soprattutto per creare l’atmosfera giusta nei momenti di convivialità, associandolo a un clima allegro e intimo in compagnia di amici e famiglia, e considerandolo non solo un prodotto, ma un mood.
SETE… DI CONOSCENZA
I giovani lo amano, ma non sono particolarmente informati (44%): solo il 3% degli intervistati si ritiene esperto. Il 16%, però, dimostra interesse e attenzione verso i prodotti che sceglie, affidandosi, in primis, alla qualità del prodotto (87%), ai consigli di parenti e amici ‘intenditori’ (79%) e al territorio in cui è stato prodotto (79%).
Dalla ricerca emerge dunque il desiderio delle nuove generazioni di conoscere a fondo un mondo che, tradizionalmente, è sempre stato trattato e raccontato come complesso ed elitario.
Tra i diversi driver di scelta, l’estetica e la notorietà della bottiglia ricoprono l’ultima posizione. Quando si tratta di vino, la Gen Z invece è particolarmente attenta alla naturalità, al legame con il territorio dove viene prodotto e alla tradizione che incarna. Tutte caratteristiche che, ove presenti, per loro sono sinonimo di qualità.
Parlando di gusti, il 12% si lascia conquistare dal rosé e dai rosati, mentre il vino bianco resta il preferito da quasi 1 giovane su 3. Con l’avanzare dell’età i gusti oscillano: il 38% dei Millennials preferisce infatti un buon calice di vino rosso.
ACQUISTI TRA GDO E CANTINE
Se il 69% dei giovani acquista molto spesso il vino nei supermercati, quasi uno su due si affida direttamente ai produttori vinicoli. Ma, pur essendo consumatori 2.0, solo il 18% della Gen Z acquista vino su internet. Un trend inverso per i Millennials, che comprano online per il 27%.
Il 20% dichiara infatti di preferire il confronto diretto con i venditori, consigli sull’acquisto e spiegazioni sulla lavorazione e la tradizione del prodotto.
Un servizio che i più giovani cercano (e non trovano) quando comprano nei supermercati (73%), dove riscontrano anche la mancanza di vini prodotti da aziende artigianali e piccoli produttori (51%) e di vini tipici a km 0 (50%).