Un futuro sintetico per gli acolici?

di redazione

Un team dell’Imperial College di Londra sta lavorando al prodotto Alcarelle, alternativa all’etanolo priva di effetti collaterali. Forse in commercio tra cinque anni.

E se il futuro degli alcolici fosse sintetico? Un team guidato dall’esperto di neuropsicofarmacologia dell’Imperial College di Londra David Nutt sta lavorando a un nuovo prodotto di sintesi chiamato Alcarelle, un’alternativa all’etanolo che permetterebbe alle persone di provare le stesse sensazioni delle bevande alcoliche tradizionali senza però incorrere in effetti collaterali e problemi alla salute.

L’alcool sintetico è attualmente in attesa di approvazione da parte delle autorità di regolamentazione e potrebbe essere utilizzato entro cinque anni.

Secondo quanto dichiarato da Nutt a inews, l’alcol è più pericoloso dell’ecstasy e dell’LSD. “L’alcol – spiega – imita una sostanza chimica chiamata Gaba che viene prodotta nel cervello. Sappiamo che ci sono 15 sottotipi di recettori GABA presenti in molte parti diverse del cervello e che l’alcol, legandosi ad essi, provoca molti effetti collaterali. Con il nostro alcol sintetico si possono invece selezionare solo i recettori Gaba ‘utili’, stimolando quelli che causano l’ebbrezza senza incorrere in mal di testa, disturbi della memoria, aggressività o problemi al fegato a lungo termine”.

Nutt sostiene di non voler suggerire di eliminare l’alcol, ma di proporre un’alternativa. “Io sono un amante delle bevande alcoliche – dichiara – ma oggi ci sono ancora solo due scelte: bere o non bere. Alcarelle può invece dare alle persone la socialità che vogliono dall’alcol senza danni e senza diventare ubriachi; questo prodotto di sintesi crea infatti al massimo una leggera ebbrezza”.

Il piano è quello di mettere Alcarelle a disposizione dell’industria delle bevande assistendo i proprietari di marchi nello sviluppo della propria gamma di bevande.