Secondo i dati del Comité Champagne è il numero più alto degli ultimi 15 anni. Valore totale pari a 6 miliardi di euro. Fa da traino lo spumante con +4,3% sul 2021.
Lo champagne chiude un 2022 da record: 326 milioni le bottiglie spedite in tutto il mondo nell’anno da poco trascorso, numero più alto degli ultimi 15 anni (+2% sul 2021 chiuso a 320 milioni) e terzo valore assoluto dall’impennata pre-Millennium del 1999 (allora le bottiglie furono 327 milioni). Un exploit che ha fruttato complessivamente 6 miliardi di euro e che evidenzia una crescita progressiva dell’export, passato dal 45% di 10 anni fa al 57% di oggi.
L’aumento delle spedizioni è trainato dallo spumante con 187,5 milioni di bottiglie (+4,3% nel 2022 sui mercati internazionali). Sul fronte interno, le bottiglie distribuite in Francia sono state invece 138,4 milioni, con un calo dell’1,7% rispetto al 2021.
I dati, rilevati dal Comité Champagne, sono però inferiori alle stime, che prevedevano una chiusura a 331 milioni, sulla scia della crescita degli ultimi mesi dell’anno. La causa risiede principalmente nell’offerta limitata, piuttosto che in una riduzione della domanda di champagne a fine anno, con i maggiori produttori e i marchi più forti della denominazione che si sono trovati impreparati e hanno dovuto limitare le spedizioni nel periodo che precede il Natale a causa della carenza di scorte.
OTTIMISMO PER IL 2023
Il Comité Champagne esprime fiducia sulla quantità di scorte future dopo la vendemmia 2022, che, grazie a un alto numero di giornate soleggiate, è stata “notevole per quantità e qualità“, superando del 45% la media quinquennale, con dati ufficiali che mostrano anche un raddoppio delle rese rispetto al 2021, quando i vigneti furono devastati dal gelo e muffa.
Per quanto riguarda il fatturato totale, il dato riferito al 2021 è di 5,7 miliardi di euro, superiore di oltre il 12% rispetto al picco precedente del 2019.