Canada, nuove linee guida sul consumo di alcolici

di Antonio Tosi

La pubblicazione del Canadian Centre on Substance Use and Addiction raccomanda di non superare i due drink a settimana: ogni bibita aggiuntiva aumenta del 15% la possibilità di sviluppare tumori.

Sopra i due drink a settimana aumenta del 15% la possibilità di sviluppare un tumore. Arrivano dal Canada le nuove, scioccanti linee guida sul corretto consumo di alcolici, pubblicate dal Canadian Centre on Substance Use and Addiction (CCSA) dopo due anni di ricerca, una revisione di quasi 6.000 studi e un sondaggio tra circa 1.000 consumatori.

Con la premessa che “qualsiasi quantità di alcol non fa bene alla salute“, il rapporto, finanziato in parte da Health Canada, afferma che bere più di due drink “standard” (una bottiglia di birra, un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore) a settimana può portare allo sviluppo di malattie importanti e vari tipi di cancro. Ogni drink aggiuntivo aumenta infatti le possibilità di sviluppare tumori, soprattutto della testa e del collo, del 15% dopo la terza bibita e di una percentuale ancora superiore dalla quarta in poi.

Questa nuova ricerca aggiorna quella del 2011 intitolata Canada’s Low-Risk Alcohol Drinking Guidelines, che raccomandava un massimo di 10 drink a settimana per le donne e 15 per gli uomini. Poco più di 10 anni dopo, le quantità consentite si riducono dunque drasticamente.

Le persone hanno il diritto di sapere che ‘meno è meglio’ e che esistono strategie per ridurre la quantità di bevande alcoliche assunte al fine di migliorare la propria salute e il proprio benessere”, spiega Peter Butt, co-responsabile del progetto di ricerca.

L’industria canadese degli alcolici, nel frattempo, sta tentando di respingere le richieste di avvertenze sanitarie obbligatorie sulle etichette di bottiglie e contenitori (un po’ come avviene per le sigarette) affermando che alcuni produttori hanno già provveduto a imprimere messaggi di avvertenza.

I LIMITI NEL MONDO
La nuova guida nazionale sull’alcol rende il Canada il paese più conservatore in materia: le linee guida pubblicate dall’Australia nel 2020, ad esempio, raccomandavano un massimo di 10 drink a settimana, così come in Francia, mentre il Regno Unito suggerisce non più di sei bevande “standard” a settimana.

I DATI INVERSI SUL VINO ROSSO
Un altro studio, invece, condotto da Interstroke, ribalta in parte la questione: in particolare il vino rosso, se assunto con moderazione, sembrerebbe avere effetti benefici sulla salute, prevenendo il rischio di ictus.

Anche una ricerca dell’Università di Napoli Federico II afferma che bere due bicchieri di vino al giorno riduce il rischio di malattie cardiovascolari del 32%. Tuttavia, un consumo più elevato avrebbe effetti opposti, esponendo maggiormente al rischio di sviluppare malattie al cuore rispetto a un non bevitore.