Valpolicella, frena export Amarone (-13%), ma cresce a valore

di redazione

L’indagine Nomisma Wine Monitor realizzata per il Consorzio Valpolicella e presentata in occasione di Amarone Opera Prima evidenzia una contrazione delle esportazioni del grande rosso a volume, ma il valore cresce dell’1,8%. Tiene invece il mercato Italia (+1,5% a volumi).

Dopo il boom del 2021, quando l’Amarone era cresciuto del 24% sul 2020 (con performance in recupero soprattutto sul mercato nazionale), nel 2022 calano i volumi e crescono i valori per le vendite in Italia e nel mondo nel 2022.

Secondo l’indagine realizzata per il Consorzio tutela vini Valpolicella da Nomisma Wine Monitor – e rilasciata in occasione di Amarone Opera Prima – il re della Valpolicella fissa la propria ultima performance con una contrazione in volume del 7,2%, a fronte di un valore in crescita del 4%, a circa 360 milioni di euro franco cantina. Meglio il mercato interno (che incide per il 40% circa sulle vendite totali) rispetto all’export: in positivo sia i volumi (+1,5%) che i valori (7,4%) per la piazza italiana, mentre perde terreno l’esportato in volume per un consistente -13%, a fronte di una crescita valoriale dell’1,8%.

Il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella Christian Marchesini guarda al bicchiere mezzo pieno, offrendo una lettura positiva dei dati. “Il 2021 è stato un anno eccezionale sul piano delle vendite – precisa – mentre il 2022 è servito per consolidare la crescita, con risultati meno eclatanti ma comunque significativi. Lo testimoniano anche gli imbottigliamenti, che registrano un incremento del 12% rispetto al precovid (2019) per un’annata commerciale che è stata comunque la seconda migliore del decennio, con oltre 17 milioni di bottiglie immesse sul mercato. La denominazione si conferma in equilibrio, grazie anche a una stabilizzazione finalmente raggiunta sul fronte della superficie vitata dopo il blocco degli impianti del 2019”.

Gli Stati Uniti sono sempre più mercato estero di riferimento, dato che hanno messo la freccia e superato gli altri 2 top buyer (Canada e Svizzera). Il mercato a stelle e strisce guida infatti la classifica in valore dell’export con un incremento del 24% e un’incidenza sulle vendite oltre frontiera del 14%. Seguono, a ruota, Canada – che sale in valore del 16% – e Svizzera (+2%). Tra i mercati di sbocco, Uk in leggera decrescita (-2%); male la Germania che perde quota (-15%), mentre incrementa ancora la Svezia (+6%). Riparte l’emergente Cina con +22% mentre frena la Danimarca, a -7%.

La crescita dell’Amarone sul mercato nazionale è legata soprattutto al recupero dei consumi fuori-casa e in particolare presso la ristorazione che ha potuto beneficiare del ritorno dei turisti stranieri, aumentati nei primi dieci mesi del 2022 di oltre il 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente“, sottolinea Denis Pantini responsabile Wine Monitor di Nomisma.

 

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