La cantina trevigiana raddoppia il valore dal 2018. 9 milioni di bottiglie prodotte lo scorso anno e apertura verso nuovi mercati. Investimenti nella rigenerazione del territorio e in progetti sostenibili.
Cantina Pizzolato, azienda trevigiana che dal 1981 opera nell’ambito della produzione e distribuzione di vino biologico, chiude il 2022 con un fatturato pari a 26 milioni, raddoppiando il valore negli ultimi 4 anni (nel 2018 era 13 milioni). In crescita anche la produzione di bottiglie, 9 milioni lo scorso anno, mentre è stata consolidata la rete distributiva oltre i confini nazionali, che costituisce il 93% del totale della distribuzione, suddivisa in 40 paesi nel mondo. Il primato spetta ai mercati scandinavi per le bollicine con la linea M-use di rosato e Pinot Grigio.
Per il 2023 sono in cantiere aperture su nuovi mercati. “Nel 2022 abbiamo fatto il nostro ingresso in realtà come Vietnam, Filippine e Thailandia – dichiara Sabrina Rodelli, export manager e direttore commerciale – È un primo passo per affacciarci progressivamente ai Paesi asiatici, con l’obiettivo di espanderci in Corea del Sud e Cambogia”.
L’azienda è già presente da due anni in Medio Oriente, nello specifico in Israele, grazie alla vendita di vini kosher, per i quali è stato creato per il mercato italiano un progetto made to order che consente di calcolarne la produzione in base alle reali richieste.

i vigneti di Pizzolato Winery
NUOVA BEVANDA ZERO ALCOL NEL 2023
La diversificazione della produzione porterà quest’anno al lancio di una bevanda con zero contenuto di alcol, realizzata per andare incontro alle esigenze delle nuove generazioni, abbracciare culture diverse e aprire a nuovi mercati. “La sostenibilità ambientale e sociale sono sempre stati l’asset di riferimento della nostra filosofia – spiega il presidente Settimo Pizzolato – fin da quando, nel 1991, abbiamo deciso di portare avanti un modello di agricoltura biologica. Dal 2021 siamo stati riconosciuti ufficialmente Società Benefit e puntiamo quest’anno alla certificazione Equalitas”.
OBIETTIVO RIGENERAZIONE DEL TERRITORIO
Per il nuovo anno La Cantina Pizzolato proseguirà i progetti di rigenerazione del territorio e miglioramento in termini di sostenibilità, di cui è simbolo la produzione dei vini PIWI. Una gamma di prodotti che va ad aggiungersi ai vini rossi, vini bianchi e all’M-use, realizzato con una bottiglia riutilizzabile. La linea Back to Basic, 100% sostenibile, si amplierà invece con un Pinot Grigio Rosè.
La struttura aziendale di Cantina Pizzolato è stata inoltre ampliata a circa 38 dipendenti, con l’inserimento di tre nuove figure, una nel reparto delle risorse umane, un responsabile di produzione e un export manager a supporto del progetto di espansione commerciale.
La Settimo Pizzolato Holding è oggi composta dai quattro membri della famiglia Pizzolato (Settimo Pizzolato, Sabrina Rodelli, Federico e Stefania Pizzolato). Oltre che per la crescita della Cantina di Villorba (86 ettari di terreno), verranno effettuati investimenti per il Casale III, la tenuta in Toscana con circa 41 ettari dove vengono prodotti nuovi vini come il Chianti DOGC Colli Senesi e un rosso Toscano IGP, oltre all’olio.