Nasce l’Osservatorio economico sulla denominazione grossetana, che continua a investire su un Vermentino in procinto di diventare ‘Superiore’.
Prosegue l’ascesa della Doc Maremma Toscana, che nel 2022 ha visto crescere a 174mila i quintali di uva rivendicata a denominazione, confermando al contempo le circa sette milioni di bottiglie prodotte nell’anno precedente. “Mantenere tali livelli – commenta il presidente del Consorzio Maremma Toscana, Francesco Mazzei – è certamente un dato positivo, perché significa che la crescita è solida”. A guidare questa crescita è stato il Vermentino, che in attesa di vedere approvata dal Comitato vini la versione Superiore, ha raggiunto quota 43,3 mila quintali rivendicati nell’ultima vendemmia, pari al 34% del totale.
Secondo il direttore del Consorzio Luca Pollini, “i produttori della provincia di Grosseto sono sempre più attratti dalla nostra Denominazione che, lo ricordo, è ancora relativamente giovane, essendo stata riconosciuta alla fine del 2011. Lo dimostrano i dati sugli ettari e i quintali di uve rivendicati nel 2022, con il nuovo massimo raggiunto di 2.578 ettari contro i 2.364 ettari del 2021 e quasi 174.000 quintali di uva vendemmiata contro poco meno di 128.000 (+26,5%)”.
Guardando invece ai mesi a venire, il presidente Mazzei ricorda l’attivazione dell’Osservatorio del Vino Maremma Toscana DOC – OssEc, che consentirà di “sostenere la promozione e l’elaborazione delle strategie più adatte al posizionamento che immaginiamo per i nostri vini, monitorando il posizionamento della nostra Denominazione nei vari canali di vendita sui diversi mercati di destinazione. I primi dati così ottenuti – continua – sono più che soddisfacenti, ed evidenziano un aumento del valore del fatturato del 2022 sul 2021, con un posizionamento sui canali di vendita horeca e distribuzione sostanzialmente equivalenti (rispettivamente 25% e 27%) e un peso della gdo intorno al 18%. La quota export è intorno al 40%, in aumento rispetto al 2021”.