La più antica cooperativa del Veneto si chiamerà Cadis1898, acronimo che racchiude Cantina di Soave, Cantina di Montecchia, Cantina di Illasi e Terre al Lago.
Cantina di Soave, la più antica cooperativa del Veneto con 125 anni di storia e 2mila soci viticoltori, chiude il 2022 con un fatturato di 143,8 milioni (+16% sul 2021) costituito per il 66% dal mercato domestico e per il 34% da quello estero. Un risultato che bilancia il calo dei volumi del 6% e che accompagna il valore di liquidazione delle uve salito a 66,5 milioni di euro con una redditività media per ettaro di oltre 10.300 euro.
Novità del 2023, la cantina cambierà nome in Cadis 1898, acronimo che riprende le iniziali del nome e che identifica l’anno di fondazione del gruppo, sotto il quale vanno a confluire le quattro cantine principali: la stessa Cantina di Soave, Cantina di Montecchia, Cantina di Illasi e Terre al Lago.

il direttore generale di Cadis 1898 Wolfgang Raifer
FOCUS SUI TERRITORI
“Negli ultimi anni – spiega il direttore generale Wolfgang Raifer – ci siamo accorti di una certa difficoltà dei clienti che si trovavano ad acquistare, ad esempio, una bottiglia di Valpolicella con la dicitura Cantina di Soave. Da qui è nata l’esigenza di essere più specifici e soprattutto di dare risalto ad ogni singola realtà territoriale”.
Sul mercato ora si troveranno i vini Soave marchiati Cantina di Soave, i Valpolicella di Cantina di Illasi, i Lessini Durello di Cantina di Montecchia di Crosara e i Bardolino e Custoza di Terre al Lago, tutti sotto l’unico cappello Cadis1898.
“L’obiettivo – aggiunge Raifer – è dare un’identità precisa ad ogni nostra etichetta e al territorio dove nasce, portando allo stesso tempo avanti quella che è da sempre una nostra missione: mettere in primo piano le denominazioni scaligere e il loro territorio”.