Gavi Docg sopra quota 14 milioni di bottiglie

di redazione

Numeri e valori in crescita per il Cortese alessandrino, che guarda all’estero per celebrare i trent’anni dalla fondazione del Consorzio Gavi Docg.

Il Consorzio del Gavi si prepara a festeggiare i suoi trent’anni chiudendo il 2022 con oltre 100mila ettolitri di vino rivendicati e 14 milioni di bottiglie prodotte, di cui circa l’85% sono vendute all’estero. Una denominazione che i numeri descrivono dunque in salute, tanto che “nonostante un’annata difficile e la complessità della situazione internazionale, abbiamo già imbottigliato il 92% della produzione 2021 e dato fondo alle scorte; mantenendo in crescita i prezzi delle uve e del vino sfuso, che sono costantemente aumentati fino ad oltre il 100% dal primo accordo interprofessionale nel 2010, grazie ad un’efficace governo della denominazione che ha garantito equilibrio tra domanda e offerta” commenta soddisfatto il presidente del Consorzio Maurizio Montobbio.

Guardando al prossimo futuro, durante il quale la denominazione piemontese sarà protagonista di un tour di promozione che farà tappa a Copenaghen, Londra, New York e Phoenix, lo stesso presidente ritiene che si debba mirare alla crescita in valore del Gavi, “mettendo l’identità di questo vino al centro dei nostri progetti di promozione, puntando sul territorio, valorizzandolo, cogliendo l’opportunità di un potenziale naturale che rappresenta un unicum nel mondo”. Per riuscirci – secondo Montobbio – è indispensabile “scommettere maggiormente sulla tipologia Riserva, che esalta la straordinaria capacità del Gavi di evolvere nel tempo. I produttori stanno seguendo questa strada offrendo carte del vino in cantina più profonde, mettendo a disposizione dei consumatori e dei clienti annate diverse, non solo l’ultima vendemmia”.

 

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