Il nuovo CdA dei Colli Bolognesi, nominato il 30 marzo, ha eletto Capelli dell’azienda agricola Corte D’Aibo che succede a Francesco Cavazza Isolani per il prossimo triennio.
Rinnovo delle cariche per il Consorzio Vini Colli Bolognesi, una realtà che raccoglie circa 90 aziende e che guarda al prossimo triennio con nuovi progetti volti a promuovere i vini che nascono sulle rive intorno a Bologna e valorizzare le due denominazioni di questo territorio: la Docg Colli Bolognesi Pignoletto e la Doc Colli Bolognesi. A guidare il Consorzio verso le prossime sfide sarà Antonio Capelli, che prende le redini subentrando al presidente uscente Francesco Cavazza Isolani.
A eleggerlo è stato il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da Daniele Borsari, Marco Caliceti, Giorgio Chiarli, Cristiana Galletti, Federico Orsi, Carlo Piccinini, Maria Pironti, Federico Vallona, Alessandro Zanardi e Alberto Zini.
“Dal 2008 a oggi i vini dei Colli Bolognesi hanno fatto tanta strada – commenta il presidente uscente Cavazza Isolani – In questi quindici anni i produttori hanno prestato grande attenzione alla qualità, con un conseguente netto miglioramento da questo punto di vista. Tra i principali traguardi non posso che ricordare l’ottenimento della Docg Colli Bolognesi Pignoletto, ulteriore conferma della vocazione delle nostre colline alla viticoltura, così come la crescita della presenza delle nostre etichette nei ristoranti bolognesi. Un elemento su cui ci sarà ancora da lavorare è invece la redditività per i produttori, tuttora troppo bassa per una produzione di collina. Faccio i miei migliori auguri al nuovo presidente, con l’auspicio che tra i diversi obiettivi riescano anche in questo intento”.

il paesaggio vitato dei Colli Bolognesi
FOCUS REDDITIVITÀ IN CAMPAGNA
Modenese, 62 anni, socio dell’azienda agricola Corte D’Aibo, Capelli si è laureato in economia e commercio e da Modena si è trasferito a Monteveglio dove, insieme ad altri soci, ha dato vita a un agriturismo e cooperativa agricola che produce vini biologici.
Il nuovo presidente coglie pienamente lo stimolo del suo predecessore. “La redditività sarà proprio il punto da cui partire per lavorare nel mio mandato – annuncia – L’obiettivo è quello di consolidare e radicare un’agricoltura di collina che rappresenta un fondamentale elemento di tradizione e paesaggio, senza la quale il nostro territorio rischia di essere abbandonato. Mi impegnerò affinché il Consorzio possa esprimere al meglio il ruolo di tutela e conservazione di questo areale, lavorando soprattutto sul rafforzamento del senso di appartenenza, ma anche sulla crescita della collaborazione e della comunicazione tra tutti gli attori dei Colli Bolognesi, una zona ricca in termini culturali ed enogastronomici”.